SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (lat. 39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il sole sorge alle 6:20 e tramonta alle 20:38.
Luna: Luna gibbosa crescente. Il primo di agosto sarà luna piena.
Onomastici: Tantissimi auguri a tutte coloro e tutti coloro che
portano il nome di: Marta, Felice e Serafina (29 luglio); Pietro,
Angelina, Massima, Orso, Terenzio (30 luglio); Ignazio, Calimero, Tertullino (31
luglio); Alfonso Maria, Buono, Friardo e Secondello, Leo (1° agosto); Eusebio, Alfreda, Massimo, Stefano (2 agosto); Martino,
Licinia, Leonzia, Ampelia e Flavia (3 agosto); Giovanni Maria, Ia, Crescenzione e Giustino (4 agosto); Nives
(Madonna della Neve), Paride, Nonna (5 agosto).
Il Santo: Inigo Yànez de Onàz
y Loyola, sant’Ignazio di Loyola, fu fondatore dei Gesuiti. La Chiesa lo
commemora il 31 di luglio. Si invoca contro i malefici. Inoltre è un potente
difensore dagli attacchi dei lupi. È anche patrono dei militari.
Il nome: Il nome di questa settimana è piuttosto raro in Italia, ma
famoso e legato alla classicità. Vi propongo, infatti, di prendere in
considerazione, per un vostro futuro pargoletto, di chiamarlo Paride. Sarà uno dei poco più di seimilaseicentosessanta italiani a
portarlo, che corrispondono a circa lo 0,009% della nostra popolazione. È al seicentoquindicesimo posto nella lista
dei nomi più comuni. Trovate parecchi Paride in Emilia Romagna (32,4%) e in
Lombardia (17,6%); decisamente pochi nel resto d’Italia. Vi ricordo che è un
nome greco (come tutti sappiamo Paride rapì Elena scatenando una bella guerra e
assegnò il pomo della vittoria alla dea più bella) e significa “battagliero”.
Compleanni storici: Buon compleanno a Elio (delle Storie Tese) ,
nato il 30 luglio 1961… uno dei “brutti musi” ispiratori delle nostre
compilations… ma comunque e sempre un grande!
Questa settimana accadde: Il 30 luglio 1971 l’Apollo 15 atterrò sulla luna.
La notizia del giorno… un anno dopo: Barrali. Dalla fontanella esce
acqua fresca (Unione Sarda, edizione del 1° agosto 2011, p. 14).
Feste e curiosità: Il 5 di agosto è la festa della Madonna della Neve, antico titolo di
devozione popolare con cui i cristiani invocano Maria, e della Dedicazione della Basilica si Santa Maria
Maggiore a Roma. La leggenda narra che un patrizio romano, non avendo
figli, decise con la moglie di dedicare una Chiesa alla Vergine Maria. La
Madonna apparve loro in sogno nella notte tra il 4 e il 5 agosto del 352,
dicendogli che un miracolo avrebbe indicato il luogo dove costruire la chiesa.
In quella stessa notte anche papa Liberio fece lo stesso sogno e, il giorno
seguente, si recò sull’Esquilino,
trovandolo coperto di neve. Egli stesso tracciò il perimetro dell’edificio,
dove i due coniugi fecero costruire la chiesa di Santa Maria “Liberiana” a
tutti nota come Santa Maria ad Nives.
Tutti gli anni avviene la rievocazione del “miracolo”: durante la celebrazione
viene fatta scendere dal soffitto una “nevicata” di petali bianchi.
Il Lama racconta: Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici. Uno
era molto bravo a suonare l’arpa; l’altro era dottissimo nella rara arte di
ascoltare. Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo
diceva: "Vedo la montagna come se l'avessimo davanti". Quando il
primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva:
"Sento scorrere l'acqua fra le pietre". Ma un brutto giorno, quello
che ascoltava si ammalò e morì. Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e
non suonò mai più. Esistiamo veramente solo se qualcuno ci ascolta.
(Bruno Ferrero. C’è qualcuno lassù)
Così parlò zio Gecob: La nostra vita deve essere piena di musica,
in modo che la melodia pervada tutte le nostre azioni.
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