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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

Stiletto sport - il calcio visto dai tacchi a spillo

La domenica dei Santi in Paradiso (o dell’inno a Casteddu)   Casteddu è un’incantevole città del sud Sardegna, posta a controllo di un ampio golfo ricco di approdi e per questo meta, dalla remota antichità, dei più strambi e coloriti personaggi che si possano immaginare. Tra loro come non menzionare Fenici, Cartaginesi, Romani, Pisani, Spagnoli, Gobbi, Interisti, Savoia, Milanisti? Nonostante ciò, i Casteddai da almeno 8000 anni vanno avanti tranquilli e serafici, armati di un bicchiere di vino bianco da consumarsi vista mare, grazie al prezioso aiuto di due potenti alleati: Efis e il Maestrale. La storia ci racconta di come la loro inscindibile alleanza già salvò la città da terribili eventi, quali lo sbarco di quel nanerottolo arrogante di Napoleone e altre simpatiche amenità. Bene, da oggi, anzi, da sabato, alla serie si unisce la grande Promozione del 2016. Abbiamo già detto di come Efis abbia evitato la matematica risalita in A alla vigilia della sua festa. Qualcuno si è an

Le Fate del Sole

È giunto il Vento. E mi trovo a volare leggera sulle sue ali. Volteggio, della Danza eterna. Mi lascio trasportare, chissà dove, separata dalle mie sorelle a cui stringevo forte le mani fino a poco fa. È giunto il Vento. È amico il vento in quest'Isola di Smeraldo, porta il profumo dell'Oceano. Lo diffonde, lascia che intrida ogni cosa: è salsa la terra e l'aria, la spiaggia e la brughiera, i prati e le pietre. È giunto il Vento. Reca mille voci. Parla molti linguaggi. Parla e racconta. Dell'oggi e di tempi lontani. Del perdersi l'uno negli altri e del ritrovarsi vicini, a guardarsi negli occhi e sfiorarsi, come uno specchio dell'Ora che rende presente l'Allora che fu. È giunto il Vento. E racconta. Racconta di quando i Folletti, gli Elfi e le Fate del Sole correvano liberi tra queste lande, non temendo i passi grevi dell'uomo e i suoi rozzi calzari. Racconta la fuga degli Elfi nei boschi più fitti. Racconta di come i Folletti cer

Stiletto Sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo

La domenica degli sfigati A volte mi capita che qualche superficiale conoscente si stupisca della mia incontenibile passione per il calcio. Stolto! Non pago dello stupore a volte mi capita che provi a redimermi con i soliti, giusti per carità, discorsi sull’immoralità di certi stipendi, sulla corruzione, gli interessi, l’inconsistenza, gli eccessi dei tifosi… Ma io se penso al calcio penso ad altro, vedo tutt’altra cosa. Se penso al calcio penso ai ragazzini. Penso a scene tipo…  “Eh, mi hanno cambiato di banco perché i professori volevano che socializzassimo tra ragazzi e ragazze. Io ho avuto culo, mi hanno messo con lei ed ero troppo contento e quando è arrivata a scuola io sono corso a dirglielo! Eh… però lei si è arrabbiata e mi ha detto che con me non ci vuole stare e che sono antipatico. Oh, ci sono rimasto malissimo, non è giusto… Però… oh, ho il pallone nello zaino, giochiamo a calcio?”.  Come si può non amare una cosa così, che fa tornare il sorriso nel pieno dell