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Stiletto Sport - le Olimpiadi nella storia

Anversa 1920


Dopo la Grande Guerra i Giochi della VII Olimpiade vennero assegnati ad Anversa. la cerimonia inaugurale si tenne il 20 aprile 1920. Fu la prima Olimpiade in cui venne data lettura del celebre giuramento degli Atleti che recitava: "Giuriamo di presentarci ai giochi olimpici come concorrenti leali, rispettosi delle norme che li regolano e desiderosi di partecipare con spirito cavalleresco, per la gloria dello sport e l’onore dei nostri paesi". Parteciparono 2626 atleti, tra cui 65 donne, di 29 paesi. Fu presentata per la prima volta anche la bandiera bianca con i cinque cerchi divenuti simbolo canonico dei Giochi e, sempre per la prima volta, alla fine della cerimonia d'apertura furono liberate le colombe in segno di pace. Durante una partita di tennis avvenne l'ammutinamento dei raccattapalle che, sfiniti per la durata del match, protestarono per la fame. 

L'atleta nella storia: Paavo Nurmi e Nedo Nadi. Il primo vinse tre ori nelle gare di fondo, il secondo ben 5 medaglie nella scherma infoltendo il bottino dell'Italia.  

Parigi 1924


Dopo 24 anni dalla prima volta, i Giochi della VIII Olimpiade ritornarono a Parigi e furono gli ultimi ad essere organizzati dal Barone De Coubertin. La cerimonia inaugurale si tenne il 4 maggio 1924 e poche settimane prima era terminata a Chamonix la Semaine des Sports d'Hiver, la prima Olimpiade invernale della storia. Gli atleti in gara furono 3089, tra cui 135 donne, provententi da 44 paesi. Fu la prima volta in cui partecipò l'Irlanda come nazione indipendente, mentre non partecipano la Germania, in segno di protesta per l'occupazione francese dell'area della Ruhr, e la Russia per problemi interni. Fu la prima volta anche del motto olimpico "Citius, altius, fortius" e alla fine della cerimonia di chiusura furono issate tre bandiere: quella olimpica, quella del paese che li aveva ospitati e quella del paese che li avrebbe ospitati nell'edizione seguente. La finale di rugby, vinta dagli Stati Uniti sulla Francia, termonò in una rissa clamorosa che coinvolse atleti e pubblico, tanto che il CIO decretò l'esclusione di questo sport fino all'edizione di Seoul del 1988. Si ricorda anche la scelta di un corridore scozzese che non volle gareggiare di domenica per rispettare il giorno di Dio, fatto che ispirò il film "Momenti di gloria" del 1981.

L'atleta nella storia: Johnny Weissmuller. Mentre si afferma definitivamente il mito di Paavo Nurmi, un giovane atleta americano si distungue nel nuoto. Nel 1931 firmerà un contratto con la Metro-Goldwin-Mayer e diventerà il Tarzan più famoso della storia del cinema.

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