Estate… col sole che ogni giorno ci scaldava, che splendidi tramonti dipingeva, ma adesso brucia solo di dolor…
Ci siamo di nuovo, luglio è bello che inoltrato e tra un po’ sarà agosto, l’estate è arrivata e galoppa trionfante tra sudate epiche e piedi gonfi. La speranzosa allegria di giugno, quando la primavera prometteva lunghe e rilassanti vacanze e giornate limpide e infinite è finita, mentre settembre con il suo mare stupenderrimo e finalmente solitario è ancora lontano: arrivati a questo punto dell’anno il dado è tratto, ci tocca sopravvivere. Ci sono due strade per affrontare questi mesi complicati: la prima e la migliore è quella di costringere giugno a mantere le promesse e passare un bel mese di vacanze armati solo di costume da bagno, pareo e asciugamano, scalzi, senza orologio e cellulare. In quel caso ci si può trasformare nei protagonisti di “summer on a solitary beach” e raggiungere altissime vette di felicità, grazie alle quali affrontare tutte le sventure che potranno capitare nel resto dell’anno. Se invece giugno è stato bugiardo, come lo è stato con me, armatevi di pazienza e ventaglio e preparatevi a “resistere, resistere, resistere!”.
Come prima cosa sorridete, che l’invidia fa male alla pelle più delle scottature che sarete tentati di augurare alle frotte di turisti vacanzieri, come seconda cosa armatevi di trucchi resistenti all’acqua, perché se non vi serviranno al mare vi serviranno in città quando non sopporterete addosso nemmeno gli occhiali da sole. È fondamentale rallentare i ritmi, altrimenti si finisce sgasati come una birra stappata e rimessa in frigo, ma è d’uopo farlo con nonchalance, per non apparire troppo pigri o anziani. Bisogna convincersi e convincere gli altri che le cose si fanno lentamente perché è chic così: un’ora di frenesia con quaranta gradi è una cosa che si può pagare molto cara, non abbiamo più quindici anni anche se non vogliamo che qualcuno se ne accorga!
Fatevi belli, stimolate la vostra allegria con colori vivaci, abbiate buon gusto, così quando desidererete fare a cambio con i turisti sbragati ai tavolini dei bar, guardando come vanno vestiti, cambierete immediatamente idea e vi sentirete felici e soddisfatti. Onorate i saldi, fate un pochino di shopping, la sera adagiatevi a bere quei due tre mojito che fanno bene all’anima, cercate tramonti, ascoltate buona musica e se nonostante tutto l’impegno per stare rilassati vi sentite ancora un filino isterici, mandate sentitamente a cagare la causa della vostra isteria: starete subito meglio.
Questo è quel che potete fare per voi stessi, passando invece alla missione filantropica di questo blog ecco cosa potete fare per gli altri. Lavatevi molto e tanto e ancora una volta: docce, bagni, passate di pompa, passaggi sotto gli impianti di irrigazione… fate voi, ma fatelo spesso. Investite in deodorante, ci sono diverse marche a basso costo molto efficaci! Fate una pedicure che nasconda alla vista unghie ispessite giallo limone, calli, funghi e altre cose ributtanti; se siete uomini provate a evitarci i bermuda con ciabatte e calzino beige. Se siete donne coprite per quanto possibile la cellulite, magari anche quella nelle braccia e raccogliete i capelli con grazia e cura, non solo con pinze di plastica verde acido da parrucchiera anni ottanta! Ricordate che non è detto che in estate tutti i tatuaggi debbano stare a vista: se ne avete uno sulle natiche in centro città si può coprire, non succede niente di grave! Quando bevete un caffè al tavolino è carino farlo tenendo le scarpe nei piedi, a meno che non siate così minimal da essere usciti di casa scalzi sfidando l’asfalto bollente.
Infine siate gentili. Tutti con tutti, sorridenti e pacati, perché il caldo fa saltare i nervi e non voglio inutili spargimenti di sangue!
Ora fate un respiro, passatevi un cubetto di ghiaccio sulla pelle, che è cosa anche sexy nel caso in cui, in assenza di vacanze, vogliate almeno ammaliare qualche bel giovane, fatevi fuori un caffè zero, pregate che arrivi il maestrale e portate pazienza: passeranno le promesse mancate di giugno, passerà la stanchezza di luglio, passerà l’afa di agosto… e... tornerà un nuovo inverno, cadranno mille petali di rose, le neve coprirà tutte le cose e forse un po’ di pace tornerà!
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