Oggi GIGGI compie gli anni, Gigi Riva intendo. Perché
compleanno in famiglia? Perché Gigi Riva per chi ama Cagliari e il Cagliari è
una persona di famiglia, che, probabilmente suo malgrado, fa parte della nostra
storia e della nostra vita.
Della nostra storia perché quello scudetto del 1970 è cucito
nell’anima calcistica di tutti i tifosi che l’anno vissuto e anche in quella di
chi non era ancora nato. Gli anni del grande Cagliari non furono però soltanto
calcio, furono un momento luminoso per tutta la Sardegna. E’ sciocco dare
troppa importanza allo sport, a me piace pensarlo come un semplice gioco, ma
Cagliari non è Roma, Milano o Torino. Siamo una piccola provincia in un’isola,
e tendiamo a sentirci sempre indietro, sempre disagiati, anche quando non lo
siamo. In quegli anni la fama della Sardegna era legata principalmente alla sua
essenza selvaggia, al banditismo, a un fascino difficile da portare per i suoi
cittadini, che come tutti gli Italiani di allora desideravano modernità e
progresso. In Sardegna i grandi personaggi sono sempre venuti in vacanza, e non
ci sono mai piaciuti. C’è stato solo un momento in cui uno dei più grandi
campioni al mondo, il più corteggiato dalle grandi squadre, il più amato dalle
donne, il più rispettato dagli uomini, è stato al Cagliari. Ora io non so come
siano i campioni nelle altre città, ma Gigi Riva ha voluto giocare nel
Cagliari, vivere a Cagliari, essere di Cagliari. E così ha valicato il confine
dell’appartenere alla storia di una squadra e del calcio in generale ed ha
iniziato a far parte della vita di una città. In questo modo del tutto naturale
Giggi, l’uomo più discreto sulla faccia della terra, è entrato, come persona e
non come calciatore, nelle leggende di ogni famiglia accanto alle storie dei
nonni, dei viaggi mitici, dei parenti lontani. Così è successo che i genitori
di Pink si siano conosciuti grazie a lui, e che la mamma di Red e Violet l’abbia
accompagnato agli allenamenti una volta, sulla sua fiat 500 caffellatte,
attraversata da una strisciolina rossoblù (Red, che non ha fatto in tempo a
conoscere cotanta meraviglia di automobile ne vorrebbe tanto una uguale un
giorno). Così capita ancora adesso che Giggi popoli con la sua presenza le
passeggiate in centro dei Cagliaritani, anzi, dei suoi concittadini, e sia, a
sua insaputa, il personalissimo e infallibile portafortuna calcistico di Red e
Violet (è due settimane che non lo incontriamo ndr).
E infine, sig Riva non se ne abbia se un giorno dovesse
leggere queste mie righe, lei è bello come il sole (classico dio greco in
short, come cantava la Carrà), scuro come la notte, scontroso di una timidezza
che a una donna sarda è tanto familiare da renderlo incredibilmente simpatico,
insomma Giggi, lei ci piace, ci piace tantissimo e incondizionatamente, e,
davvero ci perdoni lo slancio sentimentale, le vogliamo troppo bene.
Per questo i nostri auguri sono sentiti ed entusiasti, ma,
non si preoccupi, eviteremo comunque, nostro malgrado, di saltarle al collo o
di fare alcunché di imbarazzante in sua presenza: questo è il nostro piccolo
regalo!
Red, Pink (le giggi’s angels dello stiletto sport) Violet,
Black.
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