SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (lat.
39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il sole sorge
alle 7:42 e tramonta alle 17:08.
Luna: La luna è gibbosa
calante. Il 2 di gennaio avrà compiuto il suo terzo quarto.
Onomastici: Tanti auguri a tutte coloro e tutti coloro che portano
il nome di: Ermete, Eugenio (di Milano), Felice (I papa), Giocondo (di Aosta), Raniero
(30 dicembre); Silvestro, Barbaziano (di Ravenna), Caterina (Labouré), Melania, Paolina (31
dicembre); Maria (Santissima Madre di
Dio), Chiaro, Fulgenzio, Odilone (di Cluny),
Zdislava (1 gennaio); Basilio e Gregorio, Teodoro (di Marsiglia), Vincenziano
(2 gennaio); Antero, Daniele (di Padova), Fiorenzo (di Vienne), Neogene (3 gennaio); Abruncolo, Dafrosa, Libenzio, Rigoberto (di Reims), Rigomero (4 gennaio); Amata, Amelia, Edoardo (III il
confessore), Emiliana (5
gennaio); Epifania o Epifanio, Albo, Felice (di Nantes), Raimondo
(de Blanes), Pier Tommaso (6
gennaio).
Il Santo: Il 1° di gennaio la Chiesa,
accanto alla Madre di Dio, ricorda Fulgenzio
di Ruspe. Singolare la sua vicenda, infatti, come spesso accadeva ai suoi
tempi (visse tra il 460 e il 527) e dalle sue parti (Africa del Nord), a coloro
che combattevano l’eresia ariana, fu tra gli “eletti a soggiorno obbligato”
in Sardegna. Ma lui, al contrario
degli altri, ebbe tale privilegio per ben due volte!!!
Compleanni storici: Il 1° gennaio 1923 nacque Valentina Cortese. Uno splendido novantesimo compleanno ad una
delle più grandi attrici di cinema e teatro europeo!
Questa settimana accadde: Il 31 dicembre 1970 si sciolse legalmente
il gruppo dei Beatles.
La notizia del giorno… un anno dopo: Harry va a rotoli (Unione
Sarda, Edizione del 31 dicembre 2011, p. 47).
Feste e ricorrenze: Oltre Capodanno, il 1° di gennaio, dal 1968 in poi, è dedicato
anche alla Giornata Mondiale della Pace.
Il Lama racconta: Un giorno in un bosco alcuni arbusti secchi
presero fuoco. Le fiamme si alzarono rapidamente e si diffusero dappertutto. La
tribù si chiese come domare quell’incendio e uno di loro propose di chiedere
aiuto all’Uomo del Ghiaccio, che viveva in una lontana terra del Nord. Gli
inviarono dei messaggeri per cercarlo. Quando, finalmente, lo raggiunsero,
video un uomo molto vecchio, con i lunghi capelli bianchi legati in trecce.
Appena seppe quale fosse il problema, si sciolse le trecce e batté i capelli
tra le mani. Subito si alzò un forte vento. Batté di nuovo i capelli tra le
mani e scese la pioggia. Fece il gesto per la terza volta e caddero prima la
grandine e poi, lievi, i fiocchi di neve. Allora egli disse ai messaggeri di
avviarsi, promettendo di raggiungerli all’indomani. Tornati, essi portarono la
speranza ai compagni che erano sempre più spaventati dal grande incendio. Sul
far del mattino seguente si alzò il vento e tutti capirono che l’Uomo del
Ghiaccio stava arrivando. Il vento sollevò ancora di più le fiamme. Scese la
pioggia, ma non bastò a spegnere l’incendio. Venne la grandine, ma il fuoco
resistette. E poi la neve, e le fiamme furono vinte. Oggi, al posto della
radura incendiata, c’è un grande lago (La
leggenda dell’Uomo del Ghiaccio, Nativi d’America).
Così parlò zio Gecob: Lo spreco
della vita si trova nell'amore che non si è saputo dare, nel potere che non si
è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e
che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità.
Così aggiunse Violet: Cari amici, questa è l’ultima edizione dell’Anno
della mia rubrica. È tempo di bilanci, ma non è scontato farli. È tempo di
inverno, tempo di torpore, di apparente non-vita, ma tutte le tradizioni ci
insegnano che in realtà la vita esplode, nelle nascite più grandi, miracolose,
celebrate e in quelle nascoste, che dicono di pace e di candore, ma che
comunque salvano il nostro mondo. È stato un anno importante, per Violet e per la sua presenza in questo
blog, il 2012. L’anno della maturità, della presa di coscienza che il “dono” è
l’unica chiave e l’unica via, della volontà di esserci, di rivelarsi più
chiaramente. L’Almanacco è più personale, ora, più spirituale, in senso
amplissimo, perché permette al soffio di infinito che mi spira dentro di venire
a galla e di arrivare a tutti voi e ritorno; ha trovato una dimensione più
stabile, si è arricchito di rubriche, di lettori, di doni. L’ultimo quello
della settimana scorsa, che di spirito parla e di conoscenza amorosa della
natura. Chissà se è solo un’utopia da vecchio
Lama, ma mi piacerebbe ospitare (e ri-ospitare, naturalmente!) le visioni e
le storie di tanti di voi… Per ora umilmente
e orgogliosamente, tutto insieme,
come il mio spirito viola impone, vi dico Grazie
per le idee e le parole che sono passate tra noi in
questo 2012. E che i calici tintinnino per tutte quelle che saranno nel 2013…
il più sfavillante possibile per i lettori dell’Almanacco di Violet!
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