E finalmente siamo arrivati alla conclusione del nostro primo, e bellissimo, concorso! Come promesso oggi pubblichiamo la letterina vincitrice. Il suo autore, lo ricordiamo per tutti quelli che si fossero messi all'ascolto soltanto in questo momento, vince oltre alla pubblicazione sul nostro blog un cappuccino e un cornetto al Caffè Arsenale in compagnia di Red e Pink, con anche Violet e Black! Ma ora spazio alla letterina...
Caro
Babbo Natale, quest'anno 2011 è stato buono con me, quasi
sempre: anch'io quest'anno sono stato buono. Uhm, bé, quasi
sempre, ok, ci ho provato e almeno gli errori che ho fatto
sono stati, quasi tutti, per voglia di far bene e di non chiudere
la porta a dei tentativi seri di costruire e condividere la
felicità. Aiutami a non commettere gli altri, quelli dettati
dalla ritrosia e dall'indolenza, che sanno un po' antipaticamente di
egoismo spicciolo. Perciò, se come dicono alcune mie colorate e a
volte disattese guide spirituali la felicità sta nella condivisione,
a chi meglio che a te posso rivolgermi, a te che hai per missione di
condividere la gioia distribuendone a piene mani? Condividere, dico,
perché a furia di farlo sei evidentemente tu, col tuo sorriso
rubicondo e paffuto, la più incrollabile icona di una gioia
imperterrita e imperitura. Insegnaci allora a partecipare e a
condividere e portaci dei pacchi il cui contenuto più
importante sia quello che non si tocca e non si vede fino a quando
non si realizza con gli altri: i silenzi che servono anche da soli ma
che bisogna saper capire e abitare con chi ci sta accanto e che sono
ancora più difficili e belli da condividere dei sorrisi e degli
abbracci (da dare e ricevere, anche con qualche lacrimuccia un po'
"strutta"), che ti chiediamo a profusione. Ma anche le
parole, quelle giuste che mettano a fuoco e nel giusto circolo i
sentimenti e le idee. Soprattutto insegnaci a farlo sempre di più e
sempre meglio e a tutti i livelli, non solo interpersonali:
condivisione è partecipazione e libertà è partecipazione. Le
multinazionali fanno di tutto per sfruttarti, ma tu sei nato da un
miio celebre omonimo e sai insegnarci, se sappiamo ascoltarti, come
eludere il loro giogo: non stancarti di raccontarcelo. Anche per
questo te lo chiedo, dato che un po' tu qualcosa al mio nome lo
devi: sarebbe tutto grasso che cola, magari con l'aiuto di San Lardo,
cui io da Cavaliere Strutto devo molto. Sarebbe tutto e con un po' di
costrutto potrei dire che il dado è tratto ma sono piacevolmente
costretto a chiederti un pensiero speciale, quando lo solchi con
la slitta, per la metà più bella del cielo, quella in particolare
che si tinge dei colori vividi delle vivaci bloggers che ospitano
questa mia. Sul tema delle mie condivisioni con tale metà, bé, sai
già cosa ti chiedo per e da me. Caro Babbo Natale, quest'anno
sono stato buono (ma sì, diciamocelo) e questo 2011 è stato
buono con me: aiutami e aiutaci a far fare un altro piccolo giro alla
ruota, un piccolo traino delle tue renne potrebe davvero tornare a
far correre e a struggerci per quanto c'è di buono, per la felicità,
le risate e la bellezza. Auguri e - soprattutto - grazie a tutti/e.
Perché almeno con questa lettera mi costringi a ricordarmi di essere
fortunato e di dover essere, per questo motivo, un po' più buono con
gli anni e le persone con cui ho qualcosa da condividere. Jingle
bells...
Con
affetto, il Cavalier Strutto
Commenti
Posta un commento