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Stiletto Sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo


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La domenica del "Mai dire mai"

E' una domenica che, in casa stronza, riserva sorprese fino all'ultimo minuto. E' una domenica di cui non si può mai essere certi del risultato fino alla fine, una domenica quasi boskoviana ("partita finisce quando arbitro fischia tre volte"). 
La giornata di sabato è una giornata di pareggi, senza un vero e proprio anticicipo, per la cronaca due 1-1 per Parma e Bologna e Genoa e Torino.  La giornata di domenica inizia con la vittoria del Milan a Catania e tutti sono lì a dire che questo Milan è finalmente tornato. Pink si augura anche di no, il Milan in vacanza le piace molto, quindi offre biglietti per una crociera (magari non Costa, se proprio non volete). Red, finché l’allungo sul Cagliari non si fa troppo lungo non si pronuncia. Mentre la Roma pareggia con l'Atalanta, l'Inter con la Sampdoria e il Chievo pesta il Livorno, sta giocando anche il Cagliari che ha di nuovo Avramov fra i pali. Prima di passare la penna a Red, Pink vorrebbe dire due paroline di solidarietà ad Agazzi. Si, Pink si ricorda bene cosa ha scritto nello scorso post, ma non le piace (come ha giustamente scritto benissimo Red) l'accanimento nei confronti di un giocatore che, per qualsiasi motivo, stia attraversando un momento difficile. La vita del "separato in casa" in una squadra di calcio è pessima e non la deve passare nessuno. Ogni giocatore deve sentirsi integrato e ben voluto dai tifosi, ma anche dalla società. Ed ora lasciamo il campo a Red. Red ha faticato nel primo pomeriggio di domenica: se ci sono tre cose che non sopporta nel calcio sono le squadre che non giocano, i tifosi che si portano sfiga da soli e Ibarbo che si infortuna, e nel primo tempo c’è stato tutto questo. Con un Cagliari fatiscente e dei tifosi, in giro su internet, chiacchieroni e molesti… una disfatta! Due gol presi in meno di dieci minuti e una massa di casteddai a dire “ecco, come si fa” “spengo la radio” “che schifo di squadra”. A fine partita ok, ma durante tacete!!! Tanto il povero Avramov, che è bravissimo, ha preso due gol solo perché il destino ha voluto dimostrare che Agazzi non è l’unico portiere battibile in Italia, perché avete parlato troppo presto! È così e non lo sostiene solo Red, ma anche Violet! Poi si va negli spogliatoi e pare che Lopez fosse un filino arrabbiato, e si torna in campo. E voilà, il Cagliari prima non c’era e adesso si! E la rimonta non è facile perché il Sassuolo continua ad esserci, anche se la prestazione un po’ cala a causa della stanchezza. Ma dai che dai Nené accorcia le distanze e Sau segna il pareggio. Red e Violet saltano sul divano e gridano “Pattolinooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!” in evidente astinenza da radiocronaca di Vittorio Sanna. Tripudio per il ritorno al gol si Sau, l’amore della zia Red: e speriamo sia l’inizio di una nuova fase di meraviglie, dopo un periodo un po’ buio del nostro diamante tonarese. Comunque, un punto in rimonta va sempre bene, ma alla prossima partita fateci il piacere, giocate da quando arbito fischia inizio!  
Alle 18:00 invece si gioca a Torino, con migliaia di bambini a riempire le curve. Che bellezza, fossero sempre così gli stadi.. E' vero c'è stato qualche coro razzista, ma non dimentichiamoci che i bambini sono figli dei loro genitori e se in casa respirano un clima di tifo sbagliato, non potranno che essere tifosi da correggere. Rendiamo gli stadi più a loro misura, facciamo in modo che si possa invertire la rotta e riprendere a tifare pulito con lo stesso entusiasmo dei bambini. E poi, una parolaccia ci scappa sempre. Oppure vogliamo fare come questi tifosi qua? Red in proposito la pensa un po’ a modo suo, tanto per cambiare: educare i bambini vuol dire anche insegnare loro a rispettare le decisioni di arbitri e giudici (molto attuale, tra l’altro, il rispettare le sentenze!). Quindi una curva squalificata per Red doveva restare vuota e, dopo, a curve aperte, sarebbe stato davvero magnifico aprirle ai bambini! Così il sogno di cori angelici dalle curve si è trasformato nella realtà: non si usano i bambini per far bella figura, ma li si educa con pazienza e amorevolezza, altrimenti si fa una figura di cacca (tante volte evocata dal coro delle voci bianche dello J Stadium, tra l’altro). Quanto alla multa, non è ai bambini… gli accompagnatori non sono forse adulti e vaccinati, oltre che responsabili di quel che succede ai ragazzi a loro affidati? E tutto questo non è, per Red, pro o contro la Signora, ma una riflessione che avrebbe fatto per chiunque! Ma comunque in campo si gioca duro lo stesso. Intanto la juve perde Pirlo per 40 giorni e non perché siamo in Quaresima. Lesione di secondo livello al ginocchio e urge stare a risposo. Non ci voleva. Certo, c'è il Golden Boy Pogba quindi Pink può stare abbastanza tranquilla. Non ci voleva, ma stringiamo i denti e lavoriamo moltissimo. La partita vede la Juventus sempre sempre in attacco, con l'Udinese che si difende come un leone e lascia pochissimo spazio. Nessuna delle due vuole perdere, ma per la Juventus una sconfitta è inaccettabile se si guarda la classifica. Pink freme e soffre. c'è anche un altro piccolo tabù da sfatare, ovvero che la Juve in genere 3 partite di fila (quando c'è di mezzo la Champions) non riesce a vincerle. Quindi vincere inventa un imperativo categorico. Il problema è che per quanto Pink sbraiti, urli, si stia congelando le chiappe (e non solo quelle) col telefonino in mano mentre è in Via Roma al presidio dei figli della crisi, il risultato rimane inchiodato sullo 0-0. Ma, e c'è sempre un ma, mai dire mai! Quando si era già ai minuti di recupero, proprio agli sgoccioli, ben oltre la "zona Cesarini", ci pensa Fernando Llorente a rimettere le cose per il verso giusto. Gran colpo di testa e la Juventus passa in vantaggio. E si allunga un pochino in classifica!!! "Alabarda Spaziale!!!" urla Pink, che ultimamente ha molto a che fare coi robot. Ma non c'è troppo tempo per perdersi in festeggiamenti perché domani è già di nuovo campionato. 
Un campionato sempre più spezzettato, perché non bastano gli anticipi il sabato, uno alle 18 e uno alle 20:45, non basta l'anticipo della domenica alle 12:30, non basta il posticipo alle 20:45, non basta che ora si debba posticipare anche al lunedì, quando, tra l’altro il Napoli vince, e lo sapete che non ci piace. No, non basta, adesso anticipiamo anche al venerdì. Non se ne può più del "campionato-spezzatino"... 
Ma in Barbagia, come va? Alla grandissima!!! Anche questa settimana il nostro Tonara ci regala una vittoria, sul Codrongianus, grazie al gol di Antonio Pili. Sempre più fiere di voi: avete fatto davvero tesoro del vostro primo, difficile, campionato in promozione… e adesso chi ci ferma più?

Così parlò Nonna Nenna: Tanto le corroghe non sono neanche buone da mangiare!


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