Sole
A Cagliari (lat. 39°21’; lon.
9°13’; alt. 4m s.l.m.) il Sole sorge
alle 7:39 e tramonta alle 17:04.
Luna
La Luna è calante. Il 25 dicembre
alle 13:50 la Luna entra nel suo Ultimo Quarto.
Cielo del Mese, i Pianeti
Plutone è ormai inosservabile, data la distanza angolare dal Sole
sempre più ridotta. Alla fine dell’anno è infatti vicinissimo alla congiunzione con il nostro astro, che
avverrà proprio il 1° gennaio 2014. Plutone si trova ancora nella parte alta
della costellazione del Sagittario,
che lo ospiterà fino al 2023!
I Santi
23 dicembre: san Giovanni da Kety
24 dicembre: santa Paola
Elisabetta Cerioli; santi Antenati di Gesù
25 dicembre: Natale di Gesù
26 dicembre: santo Stefano, primo
martire
27 dicembre: san Giovanni
apostolo ed evangelista
28 dicembre: santi Innocenti
Martiri
29 dicembre: santa Famiglia di
Gesù, Giuseppe e Maria
La Notizia del
Giorno… un Anno Dopo
Rinunciano alle paghette per
recuperare il drago azzurro.
Notizia del 28 dicembre 2012, da noi segnalata nelle Breaking news del 29…
anche per le bloggers Natale è Natale! Per visualizzare il post in questione,
clicca qui
Feste, Ricorrenze, Curiosità
Sarebbe scontato che Violet
segnalasse tra le feste Natale e la sua vigilia. E non lo farò. Vi ricordo
invece una festa feriale di questa settimana festiva! Il 27 dicembre è la Festa dell’Amicizia e degli Amici. Credo
sia bello, dopo le ore e i giorni trascorsi in famiglia dedicare un pensiero,
ritagliare un po’ di tempo per coloro che abbiamo scelto come famiglia del
cuore… Auguri a tutti! A tutte le amiche e gli amici, che rendono la mia vita,
la nostra vita crocevia di sorrisi! E grazie a tutte le amiche e gli amici di
questo piccolo immenso spazio!!!
Il Lama Racconta
Custu pippieddu, no porta’ manteddu/ No porta’ manteddu, ne mancu
corittu/ In die de frittu no narat tittia/ Drommi vida e coro/ reposa a ninnia…
Era notte. Tutto taceva. Solo la voce di una mamma, calda come un soffio
leggero, sussurrava brebus alla sua
creatura. S’era svegliata, forse mezz’ora prima, al lieve richiamo del bimbo.
L’aveva preso, per portarselo al seno e nutrirlo. E, dato il gran freddo della
notte, si era spostata in cucina, vicino a sa
ziminera, dove tra Natale e l’Epifania, il fuoco era sempre acceso, per
antica usanza. Gli occhi della mamma non si staccavano dal volto del suo
piccolino, colmi di dolcezza e d’amore, vivi di speranza. Erano momenti magici
ed unici, quelli che trascorreva sola con lui, nella profondità della notte.
Una contemplazione amorosa del mistero che aveva tra le braccia. Ora che più
non ci sperava. Vedeva, nelle smorfiette del suo faccino, prendere forma la
vita e i giorni che l’attendevano. Sapeva che le tradizioni antiche attribuivano
sentimenti e doni speciali ai nati nella Notte
più Santa di tutte. Ma sapeva che, troppo spesso la diversità è difficile
da portare. E da donare al mondo, ché nulla è per sé. Mentre la ninnananna le
saliva dal cuore fino alle labbra, che schiudeva appena in un sussurro ritmico
e altalenante, come il cullar delle onde, quando il mare è calmo, riaffioravano
alla mente anche i doni antichi per i nati tra il Solstizio e Paschixedda: non perderai né denti, né
capelli, angelo mio. Avrai lo sguardo lungo, volto al futuro, e nel cuore la
saggezza di un lungo passato. Sii buono, figlio. Fai del bene a tutti. Sii
attento agli altri. Spandi la tua protezione per almeno sette case intorno, così che la tua casa trabocchi di pace e
serenità. E vivi. E ama. Senza stancarti e senza ritrarti. Rifletti molto.
Sappi entrare in te stesso. Impara a ridere, figlio. Ché ridere è una buona
cura per tutto. Però non diventare sciocco e vacuo. Non diventare neanche ricco,
ma sii solido e onesto. Impara ad ascoltare la natura, le sue voci, i suoi
ritmi e i suoi tempi, e non sarai mai solo. Tante altre cose voleva dire la
mamma al suo bambino, mentre su Truncu ‘e
Xena, si consumava piano. Mentre la notte andava. Ma l’incanto di quel
momento richiedeva silenzio. Anche il silenzio del cuore. Così gli sfiorò con
le labbra gli occhi e la fronte. E riprese a sussurrare piano: Custu pippieddu, no porta’ manteddu/ No
porta’ manteddu, ne mancu corittu/ In die de frittu no narat tittia/ Drommi
vida e coro/ reposa a ninnia… (Chini
nascidi sa Notte ‘e Xena…, liberamente adattato dalle usanze della
Sardegna, Violet per La Rassegna Stronza).
Così Parlò zio Gecob
Oh Astro che sorgi, splendore
della luce eterna, sole di giustizia: vieni, illumina chi giace nelle tenebre e
nell’ombra di morte.
Così aggiunse Violet
Violet e il suo Almanacco
augurano a tutti i lettori un Felice Natale. Che sia tempo di pace, di calore,
di riposo, di affetto, amicizia, amore e famiglia… che sia ricco, di piccoli
desideri avverati che scaldano l’animo e il cuore!
E, ancora, permettetemi: Auguri, Corrado Arth, nato in tempo di
Solstizio e incontrato per una letterina a Babbo Natale. Buon compleanno. Che
il canto, all’altra sponda del mare, lo porti l’onda morbida e altalenante della
bonaccia…
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