Sigla!
La domenica domenica del 2
Cellino doveva saperlo. Dite di no? Secondo me si. Perché non
è vero che Cellino ha una bruscia* di fiducia, Cellino è una bruscia. Non avete
capito? Non avete visto che gli unici che domenica hanno vinto in “casa” sono i
rossoblu? In casa a Trieste… modestamente il Cagliari ha fatto la trasferta più
trasferta del campionato! Moratti doveva aver capito, era lì che si lagnava,
Trieste di qua, Trieste di là, non è adatta, lo stadio non va… E che è, la
nuova massima di Boskov? Stadio inagibile è quello dove Cagliari gioca? E
invece tié, ce ne siamo andati in trasferta nella domenica del 2 (ricordate il
totocalcio? 1, X, 2…), non ci fregate, dice Red ridendo. Ché è meglio ridere,
soprattutto quando il cielo si fa sempre più blu.
Ma iniziamo dall’inizio.
Sabato Siena e Fiorentina vincono nei campi di Pescara e Bergamo,
e qualcuno ci deve dimostrare che se si fossero trasferite, il Pescara ad
Albagiara e l’Atalanta a Belpasso, i risultati sarebbero stati gli stessi.
Poi arriva domenica a dimostrare che in trasferta capita
anche di pareggiare, e così all’ora di pranzo Palermo e Bologna fanno un goal a
testa.
E poi si fanno le tre.
Eh… Le tre. Mentre Pink ancora rilassata dal posticipo della
Juventus si occupa beatamente dei fatti suoi, Red è in versione finale
mondiale. Perché si può fare, e non perché l’Inter è in crisi, ma perché il
Cagliari sta giocando splendidamente. E poi ci sono due punti in sospeso dall’andata,
e Red non dimentica mai! Come da copione Red segue la partita su Radiolina
(dalla sua vecchia radiolina Sony porta fortuna), twitter e Gazzetta. La
partita non parte entusiasmante, Cossu al settimo è costretto a lasciare il
posto a Cabrera per un problema muscolare, l’Inter si rende pericoloso una
volta e sembra che chissà cosa sia successo, tiene palla e campo, è vero, ma se una squadra che tiene palla e campo non fa paura non c’è da preoccuparsi, e Red
è tranquilla. Anche perché l’Inter non preoccupa non perché è l'Inter, ma perché il Cagliari controlla e
parte in contropiede. La tattica interista per arginare il contropiede rossoblù
è piuttosto discutibile: segare le gambe a Ibarbo non è una mossa così astuta,
e il primo tempo si chiude sullo zero a zero. Red a questo punto ha da fare un
appello ai suoi compatrioti che seguono Radiolina: ma c’è bisogno di tutto
questo disfattismo all’intervallo? Mamma mia, quanto ne capiscono poco gli
uomini di calcio! Lei era tranquilla, serena e fiduciosa di due allenatori due
che hanno dimostrato ampiamente di sapere che cosa stanno a fare seduti in
panchina: quindi zitti e non dite cose che somiglino a mazzine! E come Red
prevedeva il secondo tempo si trasforma in una meraviglia: l’ingresso di
Pinilla regala al nostro gioco la vivacità che mancava, la tecnica nerazzurra "picchiamo chi si avvicina alla porta" finisce per produrre ciò che è giusto che
una tale tecnica produca: un rigore e il vantaggio dei “padroni di casa”. Non c’era
il rigore su Pinilla? Embè? Ce n’era uno o anche due su Ibarbo, ma il punto non
è nemmeno quello: siete una squadra? Prendeteci, è solo un gol! Invece nulla,
minuto dopo minuto il Cagliari prende a dominare la partita, Pinigol firma la
doppietta e rischia la tripletta, che, come sappiamo, se l’ha fatta Larrivey…
Finiamo con una Red trionfante, con una media Inglese che se contassimo le
trasferte effettive nessuno ha mai visto in natura, con una squadra bella,
unita, forte e con un cuore rossoblù grande così! Cosa vogliamo di più? È facile
la risposta, ditelo voi! Pink la partita proprio non l'ha vista nemmeno di striscio, ha mangiato a quattro ganasce e si stava completamente rilassando. Poi le è venuta la curiosità di sapere che cosa avessero combinato Cagliari e Inter in quel di Trieste visto che facebook brulicava di stati trionfalistici. Bisogna ammetterlo: che cosa meravigliosa vedere il Cagliari vincere a Trieste con una doppietta di Pinilla. Si, proprio quel Pinilla che l'anno scorso venne espulso per "eccesso d'esultanza" o, per meglio dire, perché rallentava troppo la ripresa del gioco. A parte che la partita è rimasta ferma tipo 20 minuti perché Pinilla era fermo e incredulo in mezzo al campo perché non riusciva a credere a quello che stava vedendo, cioè che l'arbitro lo avesse appena espulso. Ha battuto il record di stupore di Schillaci ai tempi del mondiale del 1990 (Ve lo ricordate? Che tempi quello delle notti magiche...), e badate che anche lo stupore di Schillaci era lungo!
Poi pareggiano la Samp col Genoa, Chievo e Catania, Milan e
Napoli, stravince l’Udinese e poi arriva lunedì… Lunedì, quindi Lazio-Juventus. Partita importantissima (e ormai per la Juve sono tutte importantissime) per allungare sul Napoli che ha appena pareggiato col Milan. Vincere significa andare a +11 sulla diretta inseguitrice e insomma non è poco. Dicono che la Juve sia stanca e abbattuta per l'uscita dalla Champions col Bayern, dicono che anche la cabala è dalla parte della Lazio perché Conte non ci ha mai vinto contro. Dicono... Eja, fidatevi. Pink sta lavorando come una matta dannata quando inizia la partita e si perde i primi secondi Schema inconsuetissimo per Conte con il solo Marchisio dietro Vucinic unico attaccante. Dicono che fosse lo schema che Conte aveva in mente per il ritorno con il Bayern. Dicono che non è uno schema efficace. Dopo 8 minuti la Juve passa in vantaggio. Fallo netto su Vucinic in area di rigore e non c'è molto da discutere. Pink si copre gli occhi perché, cacchio, la Juventus ha una percentuale di realizzazioni bassissima! Fanno paura folle sul dischetto. Ci va Vidal comunque: gol!!! Ed è la serata di Vidal quella di lunedì perché il cileno raddoppia sempre nel primo tempo e chiude la partita senza appello. Missione compiuta: + 11 portato a casa e un passo avanti verso il titolo per il quale invitiamo ancora tutti a stare zitti in attesa della matematica. Altro che Juve demoralizzata per l'uscita dalla Champions... Altro che schema non convincente... Questa Juve va e va veloce. Spetta ancora agli altri starle dietro. Pink gioisce, lacrima ed è felice! Ora sta preparando il valium per la partita contro il Milan. Ce la può fare!
In terra di Sardegna (ancora qualche stadio è aperto) nostro amato Tonara pareggia col Ghilarza a su Nuratze, e
noi vorremmo dire due cose:
1. essendo la domenica del 2 un pareggio in casa è ottimo
2. ragazzi, noi ci crediamo! Il calcio è ancora più
appassionante nei momenti di difficoltà, per chi lo ama davvero! Red da rossoblù fino all'ultima gocciolina di sangue garantisce che ci sono salvezze, e risalite anche, più belle di un mondiale... quindi dai, dai, dai!!!
Alla prossima dalle Giggi's!
Alla prossima dalle Giggi's!
*Bruscia: fattucchiera
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