SIGLA!!!
Sole: A Cagliari
(Sardegna, Europa, pianeta Terra, Sistema Solare, Via Lattea, Universo) il Sole sorge
alle 6:47 e tramonta alle 19:59.
Luna: Il 18 aprile alle 12:33 la Luna compie il suo Primo
Quarto. Il giorno 15, invece, alle 21:58, raggiungerà l’apogeo.
Cielo del mese, i pianeti: Dopo un lungo avvicinamento che per
diversi mesi ha relegato Marte ad essere difficilmente osservabile (troppo
basso sull’orizzonte occidentale) il 18 aprile si verifica, finalmente, la congiunzione tra il pianeta rosso e il Sole. Tra qualche settimana si potrà rivedere,
prima dell’alba, nel cielo del mattino. Il 19 aprile, inoltre, Marte passa
dalla costellazione dei Pesci a quella dell’Ariete.
Onomastici: Tantissimi
auguri a tutte coloro e tutti coloro che portano il nome di: Alfonso (da Siviglia), Frontone (abate), Lamberto (di Lione), Liduina,
Valeriano (14 aprile); Anastasia e Basilissa, Crescente (di Mira), Marone (15 aprile); Bernadette, Ottato, Engrazia,
Caio, Crescenzio (e compagni), Leonida
(16 aprile); Innocenzo (di Tortona), Elia, Paolo e Isidoro (17 aprile); Atanasia (di Egina), Perfetto (di Cordova), Galdino (18 aprile); Emma (di Sassonia), Leone (IX papa), Marta (di
Persia), Geroldo (19 aprile); Agnese (Segni di Montepulciano), Aniceto, Marcellino (di Embrun), Sara (di
Antiochia), Endelienda (20
aprile); Anselmo (di Aosta), Apollonio (di Roma), Aristo (21 aprile).
Il Santo: Il 14 aprile la Chiesa ricorda Valeriano, sposo di Cecilia. Nato nel 117, fu martirizzato nel 229
assieme a Massimo e Triburzio. Patrono di Forlì.
Il nome: Questa settimana Violet vi consiglia il nome Sara. Nome
molto antico e presente nella Bibbia, deriva dall’ebraico Sarah e significa
“signora, principessa”. Sara fu anche la moglie del patriarca Abramo.
L’onomastico si festeggia il 20 aprile o il 10 dicembre. Il numero fortunato
legato a questo nome è il 2; il colore è il rosso; la pietra portafortuna è il
rubino; il metallo è l’oro. In Italia ci sono
cinquantatremilaseicentoquarantadue donne che portano il nome Sara, cioè circa
lo 0,09% della popolazione italiana. Si attesta al duecentottantatreesimo posto
nella classifica dei nomi più diffusi. È diffuso abbastanza uniformemente in
tutto il territorio, con punte intorno all’8% in regioni come il Trentino e il
Friuli. Sotto il 2% solo in Sicilia. Sara: sexy, ammirata, romantica.
Compleanni storici: Il 15 aprile 1843 nacque Henry James.
Questa settimana accadde: Il 14 aprile 1894 Thomas Alva Edison effettuò la prima dimostrazione del cinetoscopio, un apparecchio precursore
di un proiettore cinematografico.
La notizia del giorno… un anno dopo: Proibito parlare ad alta voce
nel regno delle cartelle pazze (L’Unione Sarda, Edizione del 14 aprile 2012, p.
21).
Feste e ricorrenze: Il 16 aprile si celebra la Giornata mondiale contro la schiavitù infantile. Quel giorno, nel
1995, morì Iqbal Masih, un bambino
pakistano, operaio, sindacalista e attivista che è diventato simbolo della
lotta contro il lavoro infantile nell’industria del tappeto. Aveva 12 anni.
Curiosità: Il 21 aprile, secondo la tradizione, è il natale di
Roma. Il 18 aprile è la Giornata Mondiale
del Radioamatore.
La matita Rossa e Blu: All’ingresso del paese dove vivo, pardon
della Città di Monserrato, c’è, come in molti comuni della nostra Regione
Autonoma, un doppio cartello: sono riportati il nome in italiano e in lingua
sarda. Pauli, in quest’ultima. Fin da ragazzi tutti i monserratini (o palesi
che dir si voglia) da quaranta/cinquanta anni ad oggi, da quando si studia
l’inglese, per ridere sulla presunta grandeur dei suoi abitanti, chiamano il
loro paese (pardon città) Pauli City. Ecco che qualche buontempone, come spesso
capita, si è divertito nottetempo a correggere il cartello e, armato di
bomboletta spray, sotto PAULI ha aggiunto la scritta in vernice SITI!!! Non è
un errore: “΄siti” come il codice di pronuncia internazionale, l’alfabeto
fonetico, prevede.
Il Lama racconta: Tanto tempo fa, o forse ieri, Dio, il Signore del
cielo e della terra fece un patto con gli angeli. Promise di far loro un
regalo. Se avessero trovato sulla terra un luogo adatto per farne una dimora,
un luogo di pace, di rispetto, di felicità e d’amore, sarebbe stata un dono del
creatore alle sue creature più belle. Essi felici volarono sulla terra e si
misero alla ricerca. Ma, ovunque, videro cattiverie, guerre e odii. Sconsolati
stavano per risalire lassù, quando il più piccolo di loro, il più curioso,
lanciò, non senza un pizzico di nostalgia, un ultimo sguardo in mezzo al mare.
E là in mezzo all’azzurro, al blu vide una grande isola verde. Non c’era rumore
di armi, ma il belare degli agnellini. Non c’erano campi pieni di eserciti
schierati a battaglia, ma grano verde, mosso dalla brezza come il mare ha le
sue onde. E papaveri rossi. C’erano uomini semplici e felici, discendenti di
quei giganti che avevano sconfitto la tirannide. C’era bellezza ed armonia. E
all’estremità meridionale di questa terra speciale essa trapassava nel mare con
la delicatezza di un fiore turchese racchiuso in un grande golfo. Gli angeli
salirono lesti e lieti in cielo e riferirono al Signore ciò che avevano visto.
Ed egli mantenne la sua promessa. Tutta quella meraviglia sarebbe stata loro e,
per suggellare il patto, da quel giorno quella splendida insenatura si sarebbe
chiamata Golfo degli Angeli (Il Golfo
degli Angeli, liberamente tratto da un’antica leggenda sarda, Violet per la
Rassegna Stronza).
Così parlò zio Gecob:
Le rughe della vecchiaia formano le più belle scritture della vita, quelle
sulle quali i bambini imparano a leggere i loro sogni.
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