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Perché, in fondo, è bello essere trentenni by Pink

"Ma i giovani d'oggi???" Una delle domande più ricorrenti nelle chiacchiere di qualsiasi posto è quella su cosa siano diventati i giovani d'oggi. Ognuno ha da dire su quanto il decadimento della forza vitale degli under 30 sia in caduta libera e non più recuperabile, ma è vero che adesso sembriamo abbastanza alla frutta. Io non so se dopo sia previsto il dessert, ma francamente mi basta. Ogni volta che si sente una notizia sull'aumento delle tasse, sui tagli alla scuola o alla ricerca mia mamma tira fuori sempre la stessa storia: "Ma che fine hanno fatto gli studenti?". E' quello che mi chiedo anche io: si è passati da occupare le scuole perché i pinguini non si sarebbero mai incontrati con gli orsi bianchi allo starsene zitti mentre si requisiscono anche i banchi. Dai media arriva un'ottica di violenza per ogni genere di manifestazione di protesta, si inquadra più spesso la polizia in tenuta antisommossa rispetto alla gente che grida il proprio punto di vista. Dove sono i ragazzi che un tempo occupavano scuole e facoltà accettando anche i lacrimogeni? Non voglio incitare alla violenza, è ovvio, ma al farsi sentire. Ai tempi dei miei genitori si gridava perché il mondo si era messo in moto, stava cambiando e qualcuno faceva finta di non accorgersene, perché i giovani non erano più disposti ad accettare passivamente ciò che veniva loro imposto, noi urlavamo perché la generazione precedente ci aveva dato la possibilità di farlo, abbiamo urlato anche a sproposito, ma visto che potevamo l'abbiamo fatto. Ma adesso? Chi urla adesso? Ragazzini frustrati e accontentati in tutto da genitori che hanno il senso di colpa per aver detto qualche no? Non credo. Percepivamo già l'economia cambiare se un estate compravamo il calippo a 700 lire e quella successiva a 900, e non ci andava bene! La mia è già stata una generazione ipercriticata pur essendo una generazione fondamentalmente di passaggio. Non nel senso di una generazione che non è né carne né pesce, ma per il fatto che siamo stati gli ultimi a conoscere certe cose e i primi a sperimentarne di nuove, il che ci ha creato alcuni "scompensi". Per esempio chiacchieriamo con uno smartphone per dirci quanto era figo il telefono a gettoni, vi sembra normale? Abbiamo sentito i racconti della guerra del Vietnam ma poi siamo andati a combattere in Iraq e in Afghanistan alla ricerca di fantomatiche armi di distruzione di massa per una guerra che ci è sembrata totalmente priva di utilità (come se ci fossero guerre utili in realtà!!!). Con la tecnologia abbiamo rapporti strani perché possediamo modernissimi lettori mp3, ma sospiriamo perché non si sente il fruscio dei vecchi LP e, non soddisfatti della nostra "demenza generazionale galoppante", quando usiamo gli auricolari per telefonare ci sentiamo un tantino ridicoli perché ci sembra di parlare col vuoto, così abbiamo inventato le "cornette bluetooth per smartphone". Malati... Guardiamo con nostalgia a certi miti del passato, rimpiangiamo di non aver conosciuto Jimi Hendrix, ma se ci fanno notare che Kurt Cobain alla nostra età s'era già sparato ci prende un brivido lungo la schiena. E se i "giovanidoggi" ci dicono che i Doors sono bolliti, che i Nirvana sono roba vecchia e ci guardano storto perché non sanno minimamente chi siano gli Smashing Pumpkies o pensano che i Marlene Kuntz siano nati poco prima di Sanremo, ci viene soltanto da dire "Dio perdonali perché non sanno ciò che dicono e perdona me che ora li sgommo di mazzate!". D'altronde i loro punti di riferimento sono Emma, i Modà e Justin Bieber...
Storicamente sembra che non abbiamo vissuto nulla, ma siamo stati testimoni di importanti cambiamenti! Esempi? I nostri nonni hanno combattuto contro grandi dittatori, che hanno indubbiamente fatto danni nel mondo. Ma crediamo davvero che Gheddafi, Saddam Hussein, Bashar Al-Hassad, Siad Barre siano stati meglio? Non è solo perché non erano in Italia che la cosa è meno brutta... E d'altronde a noi è toccato Gasparri!!! E come se non bastasse abbiamo votato gente che, nel corso della propria carriera politica e coi nostri voti, è passata da "destra-sinistra" a "pentapartito" a "tangentopoli" a "seconda repubblica" a "bipolarismo" a "terzo polo" a "Nicole Minetti e il Trota". Tutto questo ci ha provocato danni irreparabili tanto che ci chiediamo "Ma in fondo io come la penso?". Insomma, Bondi aveva la tessera del PCI!!! Non abbiamo paura dei terroristi, sapevamo che il giorno migliore per viaggiare in aereo era il 12 settembre 2001 e che gli attentati che paventava Beppe Pisanu non li avrebbe compiuti nemmeno un terrorista ubriaco. Ciononostante ci siamo imbarcati sulla Tirrenia senza fare il check-in ma ci hanno sequestrato il coltellino svizzero anche se indossavamo la divisa degli scout.
Abbiamo visto nascere e morire stati vecchi e nuovi, due Germanie diventare una e la Cecoslovacchia diventare due! E adesso qual'è la capitale della Slovacchia? Boh! C'era la Jugoslavia e poi non c'è più! Non sappiamo con chi confina la Macedonia perché quando l'abbiamo studiata in realtà non esisteva!
Siamo nati che certe malattie, come l'AIDS, non esistevano e le abbiamo scoperte perché qualcuno d'importante ci è morto, come Freddie Mercury. Abbiamo visto tutte le campagne della LILA e dell'ANLAIDS e ci fa ancora paura l'immagine di una persona in bianco e nero con il bordino violetto luminoso. Così ci informiamo come pazzi e sappiamo bene l'importanza di un preservativo. Paura zero invece con la Mucca pazza da MacDonalds: in quei panini c'era tutto fuorché carne!
Sportivamente parlando possiamo dire che abbiamo visto grandi cose come Platini giocare in Italia, tutta la carriera di Del Piero, Maradona che si drogava e Napoli tifare Argentina alle semifinali dei mondiali del 1990. Pazienza se non abbiamo visto il Cagliari dello scudetto, perché il nostro è passato dalla C alla UEFA in pochissimi anni! Se poi ha fatto notizia Bikila che correva senza scarpe, figuratevi storicamente cosa sarà Pistorius che corre senza gambe! 
Il nostro senso critico, poi, è straordinariamente affinato: non abbiamo avuto bisogno di essere nati negli anni Tobagi per sapere che Sallusti fa comunque schifo! Ci è bastato leggerlo a distanza di anni e rimpiangerlo vedendo i confronti con oggi. 
Abbiamo creato mille look molto più fighi, eravamo metallari, punk, paninari, freakettoni e fighetti; oggi ci sono gli emo, i nerd e il resto del mondo firmato da Enzo Miccio. Lara Cardella voleva mettersi i pantaloni, oggi invece si fa di tutto per torglierseli quanto prima!
Vedendo Belen ci chiediamo perché dicessero che la Cuccarini non sapeva ballare, anche se  ci piaceva tantissimo! A vedere i balletti oggi però prima scoppiamo a ridere, poi ci spunta la lacrimuccia!
Non ho scritto questo per incensare chi è nato tra la fine dei '70 e gli '80, ma perché si capisse che noi abbiamo conosciuto il prima e il dopo e possiamo legittimamente rimpiangere i tempi andati, ci siamo sentiti dare della generazione allo sbando ma in fondo abbiamo trovato la strada per avere una "dignità generazionale". Chi è adolescente oggi non ha invece conosciuto il prima, ma i pentiti di quello che c'era prima, chi ne ha una visione distorta o eccessivamente nostalgica. In fondo, anche se ci fa paura avere 30 anni e capire che siamo diventati adulti, non vorremo mai e poi mai tornare giovani o esserlo oggi perché sappiamo cosa significherebbe. Nessuna trentenne dodata di cervello scambierebbe la sua ultima musicassetta "very vintage" con una vita da 16enne fan di Marco Carta e Alessandra Amoroso. D'altronde ce l'hanno insegnato: non si cambia un fustino di Dash per due fustini di detersivo qualunque!

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