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Viaggio a Londra sulle orme della Pippa (Middleton, of course!) by Pink


Come forse anche i più distratti di voi avranno notato leggendo tra le pagine di questo blog, io e Red abbiamo un personaggio che è diventato il nostro mito: Philippa “Pippa” Middleton, reale cognata del principe William d'Inghilterra. Dal Royal Wedding, ovvero da quando ha indossato quel vestito bianco, Pippa è entrata nelle nostre vite. 
Dal momento che mi trovavo in quel di Londra per festeggiare il mio trentesimo genetliaco, ho pensato di utilizzare questi giorni londinesi per cercarla. Ero col mio fantastico fidanzato, che dopo questa vacanza è stato coralmente definito “un uomo da sposare”, e lo ringrazio per avermi aiutato nella caccia.
Pippa compare quotidianamente sui giornali inglesi, sulle riviste, ma lei, quella in carne ed ossa, dov'è? Introvabile! Ho provato a battere palmo a palmo tutti i luoghi di Londra dove pare sia possibile vederla a cominciare da Harrod's. Qualunque persona che si rispetti va da Harrod's, se non altro per comprarsi i lacci delle scarpe (perché si, ci sono anche i lacci delle scarpe, i biscotti Mc Vities e i gamberoni!) ma la Pippa non c'era. Have you see here Pippa Middleton? D'you know where I can find her? Nulla da fare: da Armani non l'hanno vista, da Micheal Kors nemmeno e tanto meno sotto la statua di Dodi e Diana. Per consolarmi mi sono dovuta rifugiare nel corner shop (vai a chiamarlo corner shop...) di Tiffany, poi da quello di Van Cleef and Arpels, poi da quello di De Grisogono. Dovevo vedere molta roba brillante e costosa per riequilibrare la disfatta, ma la consolazione completa è arrivata però quando una commessa mi ha detto “Oh, I love your nails!!!”, guardando la meravigliosa ricopertura arcobaleno realizzata dalla mia amica R. con ben 24 gel di colori diversi! Per non parlare poi delle splendide scarpe fucsia di Casadei che mi hanno fatto venire in mente che ho un'occasione molto importante in cui indossarle (NdR: avviso per gommai Red e gommai Black, le ho fotografate tranquille!). Ma non mi sono comunque arresa qui. Mi sono spostata a Covent Garden, chissà che non stesse girando per i negozietti o acquistando un biglietto per la Royal Opera House, ma non c'era. Mi ci è voluto un serissimo pranzo sulla terrazza di Covent Garden coi camerieri che mi cantavano in coro Happy Birthday to you servendomi una torte au chocolat col gelato al caffé. Ma ovviamente non è servito a far apparire la Pippa. Peccato. E se invece fosse in giro a farsi una scorpacciata di cultura? Via di corsa al British Museum (che, lo ricordo a tutti, è gratis!!! Quindi non avete scuse per perdervelo!), e l'ho cercata in mezzo alle statue. Lo ammetto però: se i diamanti mi hanno consolata, i rilievi del Partenone mi hanno catturata. Bando alle cazzate, loro erano lì, Fidia era lì, e poi oltre ancora c'erano Alessandro, Sofocle, Eschine, Rosetta e la sua stele. Loro c'erano, ma Pippa? Manco a pagarla. Ero troppo sfatta da questa prima estenuante giornata di ricerca, che ho deciso di tornare in albergo. La mattina dopo piena di energia ho avuto due idee folgoranti. La prima è stata andare a cercarla a King's Cross, magari stava andando ad Hogwarts e tutti i potteriani come me sanno benissimo dov'è il binario 9 e ¾.  Ma il mio stato di babbana era troppo evidente e la barriera dunque era chiusa. Ho optato per cercarla nella sua tana: Westminster! Ho prima compiuto il pio dovere di portare dei fiori davanti a casa di Amy Winehouse e di fare un sacrosanto giro per Camden Market, poi via di filato verso Westminster. Che dire di Westminster? Stupenda, è innegabile. Confesso che probabilmente avevo visto un solo scoiattolo nella mia vita, ma a St. James park c'era l'invasione!! Che teneri animaletti, si avvicinano non appena gli allunghi una mano e poi quando si accorgono che non hai nulla scappano sugli alberi. Ma gli danno da mangiare? Mah.. Pippa però non era nemmeno fra i fiori di St. James, così mi sono diretta direttamente a Buckingham palace e ho citofonato a casa di Elisabetta. Metti che Pippa era lì a prendere il tea dalla sorella? Cheeeeiiiit, c'è mica tua sorella li? Ho provato a citofonare e ad urlare, ma ho avuto in risposta solo uno sguardo torvo delle guardie. Vabbé, non c'è, bastava dirlo: “She's not here, mrs Pink”, tenchiu. A 5 minuti a piedi da lì si trova la “modesta” casetta di Charles e Camilla, duchessa di Cornovaglia. La simpatica cavallina non era in grado di dirmi dov'era la cognata culona e così ho tirato dritto per Trafalgar square. Mentre camminavo ho trovato un piccolo monumentino dedicato alla Queen Mother Elisabeth e a suo marito George. Ho provato ad interrogarli come fossero la pizia, ma anche loro erano muti come pietre. Insomma, dovevo proprio andare a Trafalgar square. Sono passata da Piccadilly Circus chiaramente, insomma è tutto lì. Ho guardato in Oxford Street, in Regent Street, in Bond Street, ma nulla. Mi sono arresa: la Pippa è introvabile. Forse non esiste? Forse si è materializzata a Sant Paul solo per dar retta a Mariotto sul lato B? O per far schiattare d'invidia la Merkel (già definita ignobilmente “culona inchiavabile”) e tutte noi medio dotate? Francamente io e Red andiamo fiere del nostro lato B pluripremiato in tempi universitari, ma ci tenevamo a dire alla Pippa che insomma quelle terga non sono una sua prerogativa in termini di bellezza. Questo pensavo mentre tornavo verso il mio albergo in King Street ad Hammersmith, quando sono stata attratta da una vetrina di scarpe (potere di Carrie Bradshaw, vieni a me!). Lì in vetrina c'erano quattro paia di Converse All Star e dal basso verso l'alto erano di questi colori: nero, rosso, rosa e viola. Per dirla in inglese: black, red, pink and violet. Vi ricordano qualcosa/qualcuno? A me si. E lì ho capito che di Pippa alla fin fine non me ne fregava granché e son fuggita in un pub (Hop Poles, sempre in King Street ad Hammersmith) a farmi una sana Guinness brindando a tutti i lati B del mondo. Have a good time, girls!

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