SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (lat.
39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il sole sorge
alle 6:48 e tramonta alle 17:24.
Luna: Luna Crescente. Primo
quarto il 2 novembre alle 16:33:14.
Onomastici:
Auguri
ai Volfango (Piccola lezioncina
pratica di Violet: invito tutti i genitori ad avere pietà dei propri pargoli e
a pensare quanto siano stati difficili per ciascuno di noi 2-3 anni di asilo
nido, 3 anni di scuola materna, 5 di elementari, 3 di medie e 5 di superiori…
sempre che i figli in questione abbiano una carriera scolastica regolare, cosa
assai difficile per chi è traumatizzato sin dai primi giorni di vita a causa
del nome sbagliato!) e agli Alfonso, agli
Ambrogio, a Martina e Martino, Carla e Carlo, Guido Maria, e a tutti noi, visto che il primo si
festeggiano tutti i Santi!
Il
Santo: Il
31 ottobre si festeggia san Volfango
di Svezia, monaco di Ginsiedeln, poi vescovo di Ratisbona, morto nel 994.
Patrono dei boscaioli e dei taglialegna (per forza: con un nome così!
Naturalmente Violet non vuole offendere nessuno e se, tra i nostri lettori, ci
fosse qualcuno che porta questo nome o conosce qualcuno che lo porti, è
invitato a raccontarci la sua esperienza, che saremo liete di pubblicare).
Viene invocato contro l’apoplessia e la paralisi.
Compleanni
storici: Tantissimi
auguri a Bud Spencer, mito dell’infanzia di Red e Violet, che il 31 ottobre compie 82 anni. Happy birthday to you!
Questa
settimana accadde: Il
1° novembre 835, papa Gregorio IV fissò la festa di Ognissanti, che venne
spostata dal 13 maggio a questa data. Altra notizia della serie Papa, ovvero “chi è più re di me”! Col
senno di poi mi vien da dire: avesse lasciato la ricorrenza a maggio! In piena
fioritura primaverile chi ci pensa a spiriti, mostri, fantasmi ecc? E noi
eviteremmo di sentire, anche quest’anno, montare l’ennesima polemica senza
senso contro Halloween e affini.
Feste e
ricorrenze: Per
grandi e piccini, ma soprattutto per grandi accompagnati dai loro piccini, vi
segnalo Su mortu mortu in casa Deledda,
a Nuoro, al Museo Deleddiano, dal 1° al 4 novembre. Dolcetti e frutta secca,
come da tradizione, per tutti!
Curiosità:
Continuiamo
anche questa settimana con la storia dell’Almanacco
del giorno dopo. Il programma iniziò le trasmissioni nel 1976 in bianco e nero. Le
stampe della sigla non erano colorate. La prima trasmissione a colori fu nel
febbraio del 1977 e le stampe furono sostituite da altre colorate. A proposito
di sigla, essa è stata uno degli aspetti più caratteristici del programma. La
melodia (che anche quella del nostro almanacco) era la Chanson Balladée, composta dal maestro Antonino Riccardo Lucani,
che l’eseguiva con la sua orchestra. La parte visiva della sigla era realizzata
dalla rotazione di un prisma a base dodecagonale, sulle cui facce laterali
erano impresse le immagini dei mesi dell’anno tratte da una stampa antica realizzata all’acquaforte
da Giuseppe Maria Vitelli, incisore bolognese del XVII secolo. Alla prossima
settimana, per sapere cosa raffiguravano le varie stampe rappresentanti i
dodici mesi dell’anno…
Il Lama
racconta: C’era
una volta un cammello cieco che aveva smarrito al sua carovana. Sospirava e si
lamentava perché la cecità gli avrebbe impedito di raggiungere i suoi compagni.
Ad un tratto si avvicinò una pecora zoppa che aveva perduto il gregge.
Sospirava e si lamentava perché la lentezza le avrebbe impedito di tornare
all’ovile prima di notte. Passò di là un vecchio eremita: “Smettetela di
commiserarvi! Il cammello potrà caricare sulle sue spalle la pecorella: l’uno
metterà le gambe, l’altro metterà gli occhi”. E fu così che, in meno di un’ora,
il cammello e la pecora raggiunsero la meta desiderata. (Anthony de Mello)
Così parlò zio Gecob: S’i fosse papa, allor sarei giocondo, ché tutti i cristiani
imbrigarei.
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