Prima di passare al sodo faccio una piccola premessa: alla Rassegna Stronza piacciono le feste. E Halloween è una festa. Quindi abbiamo pensato di accompagnarvi per tutta la giornata con fantasmagoriche sorprese, che vi forniranno due menù autunnali completi, due storie a tema da raccontare a grandi e piccini e tanto altro.
Iniziamo dalla fine di una cena...
I DOLCI!
Per le vostre libagioni nella notte delle streghe, delle
anime e dei relativisti, Red ha pensato a voi con due ricette dolci. La prima è
in puro stile Halloween, con un dolce della tradizione anglosassone e con l’ingrediente
più “stregato” che ci sia: la zucca! (Devo confessare che per trovare la ricetta mi sono rivolta al mio sito preferito, giallozafferano!)
La seconda è un dolce da autunno in Sardegna, più adatto a
una notte de “is animas”, che da queste parti circoleranno nella notte tra l’uno
e il due di Novembre, ventiquattro ore dopo i loro colleghi più internazionali.
Questa è un tributo alla mia amata terra, con dedica speciale al Sulcis, e alla
mia amata melapirongia (mela cotogna) il frutto più aspro che ci sia, e non c'è giallozafferano che tenga, è tutta saggezza popolare!
Cheesecake di zucca
Ingeredienti:
parte cremosa
Fondo
cioccolato fondente
Per la parte cremosa: 1 cucchiaino di cannella, il succo di
3 limoni, 200 ml di panna fresca, 500 g di Philadelphia, un grosso pizzico di
sale, 2 uova intere e due tuorli, ½ cucchiaino di zenzero, 250 g di zucca, 200
g di zucchero.
Lavate, sbucciate, tagliate a pezzetti la zucca e fatela
cuocere per dieci minuti, rinchiusa in una pentola a pressione con un dito d’acqua
e un pizzico di sale. Mentre la fate sfreddare occupatevi del fondo, di cui vi
parlerò tra poco.
Una
volta fredda mettetela nel mixer (per gli amici maschi: non quello dello
stereo, mi raccomando!!! Per le amiche femmine: capita la battuta? Scusate, a
volte il mio 75% maschio litiga con il 25% femmina… non ci fate caso, è anche Halloween!) con philadelphia e zucchero, e fate amalgamare il tutto per qualche minuto.
A questo punto, aggiungete il succo di limone, lo zenzero, la cannella, il sale, la panna e, uno alla volta, le uova. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati ed
il composto risulterà liscio e omogeneo, spegnete il mixer.
Per
il fondo: 250 g di biscotti secchi, 150 g di burro, due cucchiai di zucchero di
canna.
Mettete
nel mixer i biscotti secchi in compagnia dello zucchero di canna, frullateli insieme fino a che non saranno
tutt’uno fine e farinoso. Versate la polvere di biscotti in una ciotola, e
provate a non mangiarla mentre sciogliete il burro, fatto? Amalgamatelo ai biscotti. Mettete il
suddetto composto in una teglia, imburrata e foderata di carta da forno,
schiacciandolo per bene con un cucchiaio in modo che aderisca anche sui lati. Mettete
la teglia in frigo per almeno 30 minuti.
Per
fare la torta: togliete la teglia dal frigo e versate sul fondo la parte
cremosa. Fate cuocere in forno per 50 minuti a 190° e fatela intiepidire nel
forno spento per un po’, così non si affloscia.
Una
volta fredda decorate infilando del cioccolato fondente sciolto a bagnomaria
nella vostra sac a poche, e sbizzarritevi disegnando spaventevoli mostri, ragnatele,
o cappelli da strega piuttosto che scrivendo dediche, paroline dolci, insulti…
Servite
a grandi e piccini canticchiando “Carletto il principe dei mostri” e visto che
vi siete abbandonati a un Halloween stile USA, bevetevi anche un bel bicchiere
di Coca Cola!
Ravioli dolci di mela cotogna
Ingredienti:
Pasta
Marmellata di mele cotogne
Olio d’oliva per friggere
Zucchero a velo
Tranquilli, ora vi spiego come fare la pasta e la
marmellata!
Vi darò le dosi per fare 200 g di pasta e 1 kg di marmellata,
quelle per il vostro pasto sceglietele voi, a seconda che vogliate stuzzicare l’appetito
della vostra dolce metà con una cenetta a lume di candela o sfamare un esercito
di pargoli urlanti in una merenda in maschera!
Per la pasta: 100 g di farina, 100 g di semola, 30 g di
strutto, sale e acqua.
Mescolate farina e semola e disponetela “a fontana” sulla
spianatoia, unite lo strutto, sciolto a bagnomaria e poca acqua con un pizzico
di sale. Quanto all’acqua la dose verrà ovviamente da sé osservando la consistenza
dell’impasto durante la lavorazione, che sia lunga e paziente, così da ottenere
una pallottola di pasta morbida, profumata ed elastica, che farete riposare per
un po’.
Per la marmellata: 1 kg di mele cotogne, 400 g di zucchero,
qualche goccia di limone acqua.
Sbucciate le mele cotogne e, cercando di non assaggiarne
troppe, tagliate a piccoli dadini. Mettete mele e zucchero e un po’ di succo di
limone in una pentola, appena coperte d’acqua, che sia poca, il tanto giusto
per non far attaccare gli ingredienti all’inizio della cottura: al resto penserà
il succo della melapirongia, che non è mica asciutta come la dipingono! Far
bollire la pozione magica mescolando, fino a che non assumerà una consistenza
gelatinosa, preludio di miagolii.
Per fare i ravioli: fate su “pillu”. Ok, non tutti capiscono
il sardo, andiamo con i giri di parole: stendete con il mattarello, o con la
macchina sfogliatrice una sfoglia sottile di pasta.
Fate i ravioli. Ovvero sia: tagliate la pasta a rettangoli,
sui quali metterete un cucchiaio di marmellata, ripiegate la pasta su se stessa
e con la rosinita (ops! Rotella per dolci) tagliate a forma di raviolo,
pressando bene la pasta ai bordi, di modo che lo pseudo agnolotto non si apra
in sede di cottura.
Friggete i ravioli in olio d’oliva bollente, fate scolare
bene l’olio. Servite ben caldi e cosparsi di zucchero a velo. Consumateli ridendo,
mugolando, soffiando lo zucchero a velo sui vostri vestiti e sul naso del
commensale più vicino nel tentativo di non scottarvi i polpastrelli e la punta
della lingua. Beveteci su. Un nasco, Latinia della cantina di Santadi. Tutta la bottiglia.
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