SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (lat.
39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il Sole
sorge alle 6:20 e tramonta alle 18:39.
Luna: La Luna sarà piena il 27 marzo alle 9:30. Il giorno
31 alle 4:26 raggiungerà il perigeo.
Cielo del mese, i pianeti: Per alcune settimane Venere, il pianeta più luminoso del
Sistema Solare, è stato inosservabile. Il 28 di marzo si troverà in
congiunzione con il Sole. Poi, lentamente, ricomparirà alla sera, dopo il
tramonto.
Onomastici: Tanti auguri a tutte coloro e tutti coloro che portano
il nome di: Bernolfo, Caterina (di Svezia), Diego Giuseppe (da Cadige), Severo (di Catania), Secondino (24 marzo); Annunziata, Nunzia, Nunzio (Annunciazione dell’Angelo alla Beata Vergine
Maria), Isacco (patriarca), Lucia (Filippini), Quirino (25 marzo); Baronato
e Desiderio, Bercario, Emanuele, Quadrato e Teodosio (26
marzo); Augusta (di Serravalle), Fileto e Lidia (sposi), Macedone, Teoprepio,
Cronide e Anfilochio, Matteo (di
Beauvais), Ruperto (27 marzo); Castore (di Tarso), Prisco, Malco, Alessandro, Protervo
(28 marzo); Gladys, Guglielmo (Tempier), Marco (di Aretusa), Simplicio e Costantino (29 marzo); Clinio, Donnino, Leonardo (Murialdo), Zosimo (di Siracusa), Regolo (30 marzo); Pasquale (Pasqua di
Resurrezione), Balbina (di Roma),
Beniamino, Maurilio (31 marzo).
Il Santo: Gli “Atti” di
s. Augusta, cioè le notizie sulla sua
vita e martirio, furono redatte alla fine del XVI secolo da Minuccio de’
Minucci di Serravalle, protonotario apostolico e segretario di papa Clemente
VIII. Questi “Atti” furono inviati agli editori dei volumi “De probatis
sanctorum historiis” di Lorenzo Surio e furono inseriti nel vol. VII
dell’edizione stampata a Colonia in Germania. Le
notizie sono senz’altro leggendarie, come del resto accadde per molti martiri
dei primi tempi del cristianesimo, oppure di martiri che molto tempo dopo la
loro morte, si siano trovate le reliquie e quindi ci si è spesso inventati la
vita. Secondo questi “Atti”,
Augusta era figlia di Matruco, capo alemanno, che aveva conquistato e
sottomesso il Friuli; questi risiedeva a Serravalle ed era un accanito nemico
della religione cristiana. Augusta
abbracciò la nuova fede segretamente, ma il padre ne venne comunque a
conoscenza e la fece arrestare. Giacché si rifiutò di apostatare, fu gettata in
un carcere e dopo varie torture, venne decapitata; il suo corpo fu ritrovato
alcuni anni dopo sepolto su una collina, sovrastante Serravalle, che prese il
suo nome; qui le fu dedicata dal V secolo, una chiesa molto frequentata dagli
abitanti. L’epoca del suo
martirio è circa il 100 d.C.
Augusta viene raffigurata con i simboli del suo martirio, una ruota dentata per la tortura, i denti che le furono strappati, la palma. Sulla collina di S. Augusta, vi sono ancora i resti del castello del truce padre Matruco, e la grande chiesa a lei dedicata.
Augusta viene raffigurata con i simboli del suo martirio, una ruota dentata per la tortura, i denti che le furono strappati, la palma. Sulla collina di S. Augusta, vi sono ancora i resti del castello del truce padre Matruco, e la grande chiesa a lei dedicata.
Compleanni storici: Il 30 marzo 1945 nacque Eric Clapton. Auguri!
Questa settimana accadde: Il 25 marzo 1886 uscì a Genova il primo
numero del quotidiano Il Secolo XIX.
La notizia del giorno… un anno dopo: Show a luci rosse, tutto in
nero (L’Unione Sarda, Edizione del 30 marzo 2012, p. 40).
Feste e ricorrenze: Il 24 marzo si celebra la Giornata Mondiale contro la Tubercolosi (malattia di origine
batterica, curabile con gli antibiotici, che miete ancora ogni anno milioni di
vittime, in circa metà del mondo!!!).
Curiosità: Il 25 marzo era l’Equinozio
di Primavera, secondo il calendario in vigore ai tempi di Giulio Cesare.
Questa data, come altre, fu cambiata dal Concilio
di Nicea, nel 325. Infatti, la data dell’equinozio di primavera è
importante per la determinazione della Pasqua cristiana, che in quella sede
divenne la festa principale e centrale del Calendario Liturgico dei cristiani
(fino ad allora si celebrava, come anche oggi, ogni domenica, ma senza una
ricorrenza annuale): ecco perché l’equinozio fu tema di discussione conciliare.
Il Lama racconta: Sanno
profumo di nuovo, i giacinti. Quelli rossi e quelli
blu-viola sono spuntati come sempre. E quest'anno si sono
aggiunti quelli bianchi e rosati, quelli azzurri, e altri ancora, piantati con
cura a novembre. Spuntano anche i tulipani bianchi, gli ultimi arrivati,
i vecchi aspettano un po’. Sono di casa loro, se la prendono più con
calma. C'è qualcosa di magico nell'inarrestabile
progressione della vita. Così come nella morte. Pulisci le frasche e i fusti
secchi dell'anno scorso e in mezzo c'è un germoglio verde e vigoroso che chiede
acqua, e sole. Vita che va accudita, in alcuni casi, in altra esplode con
mite esuberante prepotenza, come le tante violette che ovunque accendono questo
fazzoletto di terra in mezzo alla città di profumo e colore. E'
adesso il momento che più amo, come l'autunno è il tempo che più mi fa
riflettere. Ora c'è equilibrio tra luce e notte, tra
veglia e sonno, e in quest'armonia si sogna benissimo ad occhi aperti, perchè
tutto vibra di quella magia che ci accompagna al risveglio da un lungo sonno,
quando ancora hai un piede qui, dove l'erba è verde, e là ove l'erba è viola.
Non sai se hai piedi oppure ali. Ma non è che importi, alla fine.
Acqua dal cielo, da giorni. E il sole che ogni tanto chiede
permesso. Acqua che scorre nutre e rinnova, torrente di vita che risuona
della stessa energia che mi scorre nelle vene. C'è,
in questi giorni, una luce alle volte speciale. Ti
fa fermare lo sguardo su un gruppo di nuvole in cielo, su un campo di grano che
appena adesso alza le sue timide verdissime foglie, su un albero ancora nudo
eppure già diverso dall'inverno, già avvolto da una precognizione di mille e
mille foglie. Ogni cosa è illuminata e netta,
come un taglio di coltello, come un morso ad una fragola. Eppure
non ti viene furia di andare, di guardare, di toccare. T'importa
solo di essere lì, in quel momento, testimone di una verità. La
bellezza è molto più complessa quando è limpida e semplice. E
tutto ciò che cresce, semplicemente, testimonia bellezza. Abbiamo
nella nostra natura più profonda il rispetto, la compassione, l'affetto.
Nutriamoli di bellezza e facciamoli germogliare e crescere ogni giorno.
I frutti verranno, ne gusteremo la dolcezza. Ma
non è questo che davvero importa. E' veder crescere il frutto
di ciò che si è sognato in mille e mille primavere. Felice
vi sia il tempo di Alban Eilir. Nell'amore, nella luce (TEMPO DI CRESCERE. Alban Eilir nel flusso
quieto dell’anno. Arth, amico della Rassegna
Sronza).
Così parlò zio Gecob:
I miei Sogni sono lucciole, perle di un animo ardente. Nelle tenebre calme
della notte lampeggiano in frammenti di luce.
Così aggiunse Violet: È bello parlare di vita che si rinnova, che
scorre, che rinasce. È così nelle tradizioni degli antichi, nelle religioni,
nel sentire. Lo sa ogni creatura, ogni albero, ogni animale, ogni uomo. Lo sa
il nostro cuore, il nostro spirito. Basta saperlo ascoltare. Ce lo sussurra il
nostro corpo. Se abbiamo orecchi buoni per cogliere i suoi segnali, anche
quelli piccoli, che a prima vista possono apparire insignificanti.
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