"Danziamo, danziamo
altrimenti siamo perduti"
Ho avuto almeno tre stop nella
vita con deviazioni inaspettate.
Il primo, quando rimasi per sempre cambiata dalle
sconosciute o sepolte emozioni de "la canzone dell' amore perduto".
Decisi che il grande cantautore travolto dall'esistenzialismo francese, volevo
sentirlo dal vivo. Si ammalò e morì qualche mese dopo. Biglietto non
obliterato.
Poi mi travolse la grande passione per il cinema, e dopo
aver visto "2001 Odissea nello spazio" decisi che questo Stanley ne
sapeva due righe di come tenere gli occhi della gente, anche senza gli spilli e
il collirio, ben aperti. Comprai tutta la filmografia ed ero intenzionata a
seguirlo al festival di Cannes, ma dopo un anno con Tom e Nicole , anche lui
decise di lasciarmi.
Poi qualche anno fa ho iniziato a seguire una famosa
scuola di danza contemporanea della mia città e ad innamorarmi completamente
dei corpi che si muovono fluidamente.
Come se non fossero più corpi.
Ma fu Pina Bausch a regalarmi la vera essenza della vita
dentro una boccetta di delicatissimo vetro soffiato.
Anche lei ci lasciò proprio quando erano iniziate le
riprese di un film autobiografico sulla sua lunga e originale carriera.
A parte questa serie di coincidenze sfigate, Pina Bausch
per me é una Donna.
Ha combattuto col suo esile e forte corpo la battaglia di
chi ha in mano le chiavi per parlare una nuova lingua.
Una lingua fatta dal corpo e dalla musica. Dal muovere
qualsiasi piccola parte senza il minimo accenno alla meccanica, in modo
talmente fluido da entrare in contatto con l' aria stessa. Leggera e molle ma
nel medesimo movimento forte e sicura. Anche quando il corpo si abbandona e cade
per essere sorretto.
Un corpo che parla di Fiducia e la fiducia é abbandonarsi
senza limiti alle proprie difese, alle proprie paure.
Nel vedere le coreografie, ho sempre la sensazione che le
parole ingannino, ma il corpo no.
Ogni parte del nostro corpo ha da dire qualcosa, vuole esprimersi e parlare. Lei
ha capito come muoversi senza parole, come ci si muove per dire.
La sua grande energia e la sua incredibile e
insospettabile potenza per riuscire a mandare dei messaggi che parlano una
lingua antica, fatta di bisogni primordiali: abbracciare, essere tenuti, non
cedere alle apparenze, innamorarsi, fuggire, restare, avere paura, volare.
Una donna che ricerca, immagina e riflette il Mondo: lei
è riuscita ad essere una donna che ha capito profondamente il senso di danzare
nella realtà, come essere libere lasciandosi trasportare e accettando tutto. Con
coraggio capire che danzare significa liberarsi dalle paure diventando parte
della realtà stessa.
Non senza la nostra personalità , ma con coerenza e
consapevolezza tale che noi stesse diventiamo protagoniste di noi stesse.
Ogni donna ha dentro un grande potere, la Vita.
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