SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (lat. 39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il sole sorge alle 6:45 e tramonta alle 20:01.
Luna: Luna calante. Il 20
di aprile sarà luna nuova.
Onomastici: Tantissimi auguri a tutte coloro e a tutti coloro che
portano il nome di: Abbondio, Anastasia, Marone e Suina (15
aprile); Bernadetta, Caio, Leonida (16 aprile); Innocenzo,
Pantagato, Roberta, Roberto e Simeone (17 aprile); Calogero,
Eusebio, Perfetto (18 aprile); Emma,
Giorgia, Giorgio, Leone e Marta (19 aprile); Aniceto,
Marcellina, Marcellino, Sara (20 aprile); Apollonio, Corrado (21
aprile).
Il Santo: Il 21 di aprile si commemora san Anselmo, nativo di Aosta, vescovo di Cantererbury, dottore della
Chiesa, morto nel 1109. Patrono di Aosta.
Il nome: Il nome che vi propongo questa settimana è molto bello e
molto antico: Marta. Lo si trova già
citato non solo nei vangeli, ma anche nella Bibbia ebraica e ne è attestato
l’uso da almeno il V secolo prima di Cristo. Potrebbe derivare dall’aramaico Miryàm ed essere, quindi un forma
dialettale di “Maria” o, più probabilmente, dall’ebraico Mar=”signore”, nel significato di “signora, padrona”. Il numero fortunato legato al nome Marta è
il 2; il suo colore è il bianco; la
sua pietra è il diamante e il suo metallo
è l’argento. In Italia si chiamano
Marta circa sessantunmilaseicento
persone, cioè lo 0,10% della popolazione. È il duecentocinquantanovesimo nome più comune. Le regioni i cui è più
diffuso sono l’Emilia Romagna, con il
18,2%, e la Lombardia, con il 17,3%.
È meno frequente in Basilicata, Valle d’Aosta e Molise (0,2-0,1%).
Compleanni storici: Il 15
aprile 1452 nacque il grande Leonardo
da Vinci. Auguri!
Questa settimana accadde: Il 18
aprile 1506 papa Giulio II pose la prima
pietra della nuova Basilica di San Pietro in Vaticano.
Ricorrenze: Il 21 aprile 2012 a Cagliari inizia la sessantaquattresima
edizione della Fiera Campionaria della
Sardegna. Sarà aperta a disposizione di tutti i visitatori e i curiosi fino
al 2 maggio.
Il Lama racconta: Un giorno il vento e il sole cominciarono a
litigare. Il vento sosteneva di essere il più forte e a sua volta il sole
diceva di essere la forza più grande della terra. Alla fine decisero di fare
una prova. Videro un viandante che camminava lungo un sentiero e decisero che
il più forte di loro sarebbe stato colui che fosse riuscito a togliergli i
vestiti. Il vento, così, si mise all’opera: cominciò a soffiare e soffiare, ma
il risultato fu che il viandante si avvolgeva sempre più nel mantello. Il vento
allora soffiò con più forza e l’uomo, chinando la testa, si avvolse una sciarpa
intorno al collo. Fu, quindi, la volta del sole, che, cacciando via le nubi,
cominciò a splendere tiepidamente. L’uomo, che era arrivato in prossimità di un
ponte, cominciò pian piano a togliersi il mantello. Il sole, molto soddisfatto,
intensificò il calore dei suoi raggi, fino a farli diventare incandescenti.
L’uomo, rosso per il gran caldo, guardò le acque del fiume e, senza esitare, si
tolse i vestiti e si tuffò. Il sole, alto nel cielo, rideva e rideva. E al
vento, vinto e deluso, non rimase che nascondersi in un luogo lontano.
Così parlò zio Gecob: Fino a qualche tempo fa, ho creduto nella
verità del detto: "Un bastone e un sorriso possono superare qualsiasi
difficoltà", ma poi la mia ulteriore esperienza mi ha rivelato che in
genere si può lasciare a casa il bastone.
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