SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (lat. 39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) sorge alle 6:56 e tramonta alle 19:54
Luna: Luna gibbosa calante.
Il 13 di aprile entrerà nel suo ultimo
quarto.
Onomastici: Tanti auguri a tutte coloro e tutti coloro che portano
il nome di: Dionigi e Isacco (8 aprile); Demetrio, Arca (o Maria Arca), Massimo e Tancredi (9
aprile); Apollonio, Maddalena e Terenzio (10 aprile); Filippo
e Gemma (11 aprile); Zeno
(o Zenone), Giulio, Ferdinando e Saba (12 aprile); Martina e Martino, Orso e Ermenegildo (13
aprile); Alfonso, Bernardo, Lamberto e Tomaide (14
aprile).
Il Santo: La memoria di san
Stanislao è tradizionalmente festeggiata l’11 di aprile. Nato a Cracovia
nel 1030, egli fu vescovo e martire, per mano di re Boleslao II, nel 1079. È
patrono della Polonia. In alcune
località si venera il 7 e l’8 di maggio.
Il nome: Questa settimana ho scelto di proporvi il nome Filippo. Nome molto bello, deriva dal
greco e significa “amante dei cavalli”.
Il numero fortunato legato a questo
nome è l’1; il suo colore è il verde, la pietra è lo smeraldo e il suo metallo è il ferro. In
Italia si chiamano Filippo poco meno di centoventimila
persone, cioè lo 0,20% della popolazione. È il settantottesimo nome più comune. La regione in cui è frequente è di
gran lunga la Sicilia, con il 30,6%;
è frequente ancora in Lombardia, Lazio, Puglia, Campania e Piemonte; molto meno
in tutto il resto d’Italia.
Compleanni storici: Il 9 aprile 1821, nacque Charles Baudelaire. Auguri!
Questa settimana accadde: L’8 aprile 1341, a Roma, sul
Campidoglio, Francesco Petrarca venne
incoronato poeta.
Feste e ricorrenze: Lunedì dopo Pasqua, è detto Lunedì di Pasqua, o
Lunedì dell’Angelo, o Pasquetta, in Italia è giorno festivo
dal dopoguerra, non essendo festa di precetto. Tradizionalmente questo giorno è
dedicato ad una gita fuori porta, con
parenti ed amici, che potrebbe ricordare il “viaggio” da Gerusalemme ad Emmaus in compagnia di Gesù risorto (in
realtà sono pochi chilometri) fatto da due discepoli, passati alla storia come
“discepoli di Emmaus”, appunto. Essi scappavano da Gerusalemme, appena conclusa
la festa di Pasqua e riaperte le porte della città, per paura di essere
catturati per aver seguito Gesù di Nazaret, quando un viandante sconosciuto si
avvicinò, si mise a parlare con loro, spiegò loro la Legge e i Profeti. Lo
invitarono a cena e solo dopo capirono che avevano trascorso la giornata con il
loro Maestro, risorto dalla morte.
Curiosità: A Nicosia, in
provincia di Enna, la Pasquetta viene festeggiata il Martedì successivo a
Pasqua, infatti il Lunedì è dedicato alla festa di San Michele Arcangelo.
Il Lama racconta: Gesù era sulla croce. Le spine della corona
conficcate nella fronte facevano uscire grosse gocce di sangue. Un uccellino,
che volava poco distante, vedendo Gesù che soffriva si avvicinò con un leggero bispiglio: rimproverò la cattiveria degli uomini? Indirizzò a Gesù parole di
consolazione? Non lo sapremo mai. Sappiamo solo che provò a fare per lui tutto
ciò che poté, fragile com’era, e con il becco staccò tutte le spine che riuscì,
fino a che fu troppo stanco. Ma nel far ciò le piume vicino al cuore si
macchiarono di rosso. E da allora sono così, a imperituro ricordo della sua
pietà, della sua generosità e del suo amore. (Leggenda del pettirosso)
Così parlò zio Gecob: Nulla si conosce interamente, finché non vi si
è girato tutt’attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte
opposta.
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