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Stiletto sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo


Sigla! 

La domenica delle grandi dichiarazioni

Quest'ultima giornata di campionato ci ha portato grandi risate e grandi momenti di riflessione, soprattutto alla luce delle grandi dichiarazioni che sono state fatte nei prima e nei vari post partita. Dichiarazioni di intenti, giustificazioni, smentite, ma comunque grandi parole che meritano di essere analizzate nel profondo. Senza ridere fino a sentirsi male, possibilmente. 
La giornata come sempre inizia di sabato, con Pink impegnata nella festa del proprio nipotino quattrenne. Il bello della zia sta giocando tra escavatori giganti di plastica, dolcetti, camion dei pompieri con altre decine di bambini festanti che fa dimenticare alla zia che è sabato e non domenica, e che c'è anche la partita. C'è Roma-Inter, mica bruscolini. E' solo quando torna a casa, notando che in tv c'è Ballando con le stelle, ricorda che è sabato. Ma a proposito di Ballando con le stelle, l'avete visto il parrucchino di Sandro Mayer??? Pink vuole sapere assolutamente se si tratta di uno scherzo o se è vero, perché alla prossima ironia sul trapianto di Conte mostrerà l'orrorifica foto di Mayer con parrucchino di Ken della Mattel. Red è d'accordo con Pink su Mayer, ma pensa che nulla giustifichi i capelli di Conte... No al mal comune mezzo gaudio, diciamo basta ai parrucchini! La prima dichiarazione di guerra è di Guarin, il quale dice "Ho rifiutato la Juve, ora segno alla Roma e non mi fermo più". Mischino. La partita è finita 3 a 0 a favore della Roma e del gol di Guarin nemmeno l'ombra. L'Inter ha preso una sonora pestata, definita da Zia Dolly "due pappine e un frontino". Mentre Red&Pink si stanno rotolando dalle risate nel sabato sera, un adulescens interista afferma con sicumera che "La partita sarebbe finita 2-1 per l'Inter se l'arbitro avesse dato la punizione invece del rigore inventato". Qualcuno, un buon psicologo, gli spieghi che una punizione non basta e che anche togliendo il rigore alla Roma avrebbero perso comunque. Red sospira... Oh Pink, ma cosa gli spieghi il calcio a fare a un'interista?La Roma sta davvero giocando bene quest'anno, bisogna riconoscerlo. Red, totalmente neutrale, ne è entusiasta, il poco che ha visto è proprio bello a vedersi: velocità, fantasia, spirito di gruppo... Bravi! E poi quando l'Inter perde, noi siamo comunque contente. Certo che i piagnistei di Moratti sommati a quelli di Mazzarri danno dei piagnistei al quadrato, ma l'importante è il risultato: la sconfitta. 
Con il cuore colmo di speranze Red&Pink si preparano ad affrontare gioiose la domenica di campionato che vede il Cagliari giocare contro l'Udinese e la Juventus trovare il Milan di "Acciuga" Allegri. 
Il Cagliari perde, 2-0 e Red non sa che cosa dirvi. Non perché non voglia parlare della sconfitta trovando scuse pessime per raccontarvi d'altro, ma che vi deve dire? Il risultato, i marcatori (Danilo e Di Natale) e il fatto che Red odia le partite in cui non si reagisce e non ci si prova fino in fondo sono le uniche cose che sa. Perché Red è rimasta incollata a radio e pc ma niente. Provateci voi a capire una partita tra Cagliari e Udinese da "tutto il calcio minuto per minuto"! Novanta minuti di attenzione assoluta per cinque minuti netti di radiocronaca... Allora sposta a Radiolina, anche se non c'è la cronaca qualcosa diranno! Si, certo: un bell'elogio funebre! Ma vi pare che un tifoso che segue una partita abbia voglia di sentire le mazzine di quattro depressi che capiscono di calcio quanto Conte e Mayer di acconciature? Red prova con lo streaming ma si procura solo un procurato allarme dall'antivirus e comunque no, non ne spende soldi per una tv a pagamento, e non ne spenderà mai! Una radiocronaca è quello che chiede, e, porca miseria è una richiesta piuttosto modesta! 
Pink non vede il Cagliari, ma sente solo le dichiarazioni del post partita nelle quali viene ribadito che il Cagliari "avrebbe potuto vincere", ma non l'ha fatto. Il Cagliari potrebbe sempre vincere, ma poi non lo fa. E sarà lo stadio (che -cacchio- conta moltissimo!), sarà che le sembra che alcuni giocatori a Cagliari non ci vogliano stare, sarà che il progetto "Salvarì l'abbiamo già detto!" non invoglia, ma comunque pur avendo un organico eccellente non vince. C'è qualcosa su cui lavorare, de pressi. Red non sente dire che il Cagliari poteva vincere, sente dire che il Cagliari ha fatto una prima mezz'ora di gioco buona, e poi non ha saputo reagire. Mi pare che rispetto a polemiche infinite su arbitri, calci, pugni, caviglie rotte, rigori e non rigori siano dichiarazioni chicchissime! 
La domenica sera c'è la Juventus, dunque. Pizza, birra e partita è il grande programma di Pink. Il tempo di mettersi in macchina per andare verso la pizzeria col giovane interista che l'accompagna, accedere la radio che la Juve è sotto. Muntari. 24 secondi. Due sono le parole che si stagliano fluorescenti nella mente di Pink "Eiaculatori precoci". Ed è un bel casino perché -ammettiamolo- il Milan quest'anno non sembra una grande squadra, o perlomeno ha molte e molte cose che devono essere riviste. Rispecchia un po' la situazione del suo proprietario: in caduta. Ma farsi fare un gol così, da Muntari!, è da idioti. Pink non può godersi la pizza, ha la lingua di sughero che tenta di resuscitare con la birra, ma non ce la fa fino alla fantastica punizione da Maestro di Andrea Pirlo. Rivede finalmente la Juventus arrembante degli anni scorsi, rabbiosa e determinata. E le piace. Poi, mentre la pizza (fiori di zucca e prosciutto cotto, stupenda) arriva, ci pensano Chiellini e "Salsiccia secca" Giovinco a dare giustizia alla partita. 3 a 1. Poi Mexes si fa buttare fuori per un pugno a Chiellini. A questo punto il giovane che accompagna Pink dice "Dai, puoi anche rilassarti, ormai è finit.." Gol di Muntari. Voi converrete con Pink che è solo per la grazia di Dio e per i sentimenti in gioco che evita di picchiarlo col piatto della pizza. Red ribadisce: "Oh Pink, ma cosa gli spieghi il calcio a fare a un'interista? Che poi, giovane... Ha meno capelli di Conte senza parrucchino!" Il fantasma del Galatasaray è dietro l'angolo e gli ultimi minuti sono davvero un inferno. Comunque finisce. 3-2 per la Juve. Prrr! La dichiarazione stavolta è di Acciughina Allegri che, pure davanti alle immagini, ad una Ilaria D'Amico basita, ad un Gianluca Vialli che non crede alle sue orecchie, afferma che "Quello di Mexes non era un pugno, ma un normale scontro di gioco". Non so voi, ma Pink giura che dopo il fallo Tyson è andato a stringere la mano a Mexes urlandogli "Good job, guy!". Alla fine comunque s'è preso lo stesso quattro giornate di squalifica. Neeeh! 
Il resto della giornata va così così. Per la serie: "tragedie che ci affliggono: il Napoli vince 4-0 sul Livorno. Il Sassuolo è sconfitto dal Parma, il Bologna, e male, dal Verona, il Chievo dall'Atalanta. Pareggiano invece Catania e Genova, Sampdoria e Torino, Lazio e Fiorentina.
Red guarda la classifica e vede che il Milan ha solo un punto in più del Cagliari... vedi Pink che c'è chi potrebbe ma non si applica più di noi? 
E poi, e poi, e poi... cosa manca? Non possiamo mica lasciarvi senza il Tonara! I rossoneri (quelli belli, mica quelli brutti e milanesi!) hanno da affrontare due impegni in pochi giorni. Si inizia domenica col campionato e l'Usinese a su Nuratze. La partita non è divertente e il risultato nemmeno: uno 0-0 che comunque vuol dire un punto prezioso in un campionato insidioso come quello di Promozione. Il mercoledì invece partita di coppa Italia: ed è derby a Su Nuratze. L'Aritzo 1977 non ha spazio però: Chicco Pili sblocca il risultato e Ale Tocco mette in cassaforte con una dobbietta. Tutto ben fatto, tutto pulito e grandi ragazzi! Così anche Red questa settimana ha qualcosa da festeggiare!

Così parlò nonna Nenna: Ma l'hai chiamata Ica? (Nota interista amica di Red dotata di figlia romanista n.d.r.)

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