Bianco.
Bianco come la neve.
Come il volo di una cavolaia.
O come la meraviglia di
un’inattesa fioritura, a primavera.
Bianco come una pagina vuota. Da
scrivere e riscrivere ogni giorno.
Una pagina senza macchia. Senza
righe o quadretti. Dove la parola trova spazio. Accoglienza.
Dove può varcare senza schemi il
confine del tempo, per essere “fermata” in un attimo di eternità, per essere
liberata da un breve battito di ciglia verso altri confini, quelli della mente
e della fantasia di ciascuno di noi.
Bianco come il candore dello
sguardo timido sul mondo. Ma curioso.
Bianco come le dune di sabbia che
si formano e si disfano al forte vento della sua terra.
Bianco come il talento.
Cullato, covato, alimentato. Non
sempre espresso. Perché il pudore è bianco.
Bianco come la luna. Che è
femmina, madre e ciclica.
Bianco come il desiderio di un
lampo di luce che rischiari la via.
Bianco come il sorriso.
Come la pelle di un bimbo appena
nato.
Come le carezze di cura che lo
avvolgono.
Bianco come la nuvola di panna,
sulla quale volare per cercare il sole. La sua luce e il suo calore. Sotto la
cui coltre rifugiarsi. Perché, a volte, sembra scottare troppo. E la calura
inaridisce.
O come la scia di schiuma di una
nave che parte lontano. Anche quando la lasci andare. E saluti con la mano,
piano, dalla riva.
Bianco come le lenzuola.
Rifugio dal mondo e dalle sue
brutture. Spazio privilegiato di storie e di sussurri.
Perché chi ama le storie e le
parole, trova mondi paralleli per leggerle avidamente. E per narrarle al
segreto di cuori piccini e sognanti. E di labbra protese, in silenzioso
ascolto.
White è questo. E tutto il suo
contrario. E tutto il complementare che vi sembra manchi.
È la curiosità nascosta, che un
giorno viene a trovarti.
È la malinconia, che non ha paura
di esprimersi. Di farsi sfiorare e di sfiorarti. Di dirsi. In parole d’incanto.
È un’immagine che rimane
impressa. E il suo bisogno di trovare occhi in fondo ai quali riposare. Per
riprendere il cammino e generare sensazioni, sentimenti, analisi e riflessione.
E storie. Le sue innumerevoli,
amorevoli storie. Crude storie, a volte. Ma vere. Come vera è la fantasia. La
magia che le compone. E sincere. Come il desiderio di regalare un guizzo del
suo mondo. Che giunga fino a noi.
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