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L'appartamento tedesco. Tutti i colori di una cronaca tedesca


Essi furono...

Nel corso dell'ultima settimana gli avventi si sono affastellati uno sull'altro. In particolare, mi dispiace dirlo e non immagino la reazione disperata del lettore anonimo, o della lettrice anonima, che ora ne conseguirà dopo la lettura di questo post, è avvenuta una tragedia.
Ma andiamo con ordine...
Forse ricorderete che dicevo che la Perla di Labuan non stava mica tanto bene. A mio giudizio, non sono un medico. E non mi sbagliavo...
Nonostante il capello cotonato le donasse sempre quell'aria sbarazzina da Flora Dora, aveva un’espressione parecchio affaticata e il sorriso che montava sul viso pallido, attraversato da torrenti di sudore, serviva solo ai suoi cari come consolazione. Il suo tirare avanti per la via era ogni giorno dopo ogni giorno arduo e disperato.
Il povero Sandokan, che aveva capito ormai la fine del suo grande amore, non si dava pace, le stava spesso al fianco pronto a darle tutto il suo vigoroso sostegno e la vegliava la notte manco fosse stato una crocerossina della guerra ’15-’18. Andava per la città in cerca di medici e rimedi per restituirle l’energia vitale o solo regalarle, o regalarsi, qualche giorno in più assieme.
A tal scopo aveva chiamato Yanez, i Tigrotti e pure James Baker. Infatti, non era vera la notizia di un ritorno di fiamma dell’inglese, era tutta una messa in scena inventata dal vostro prode eroe nella chimera di vivere ancora qualche mirabile avventura tra un tintinnio di sciabole e un booom di cannone.
Chiamati tutti i più grandi luminari della faccia della terra senza ottenere un briciolo di speranza, si era rivolto anche a lei la piccola, dolce e con un cuore così Elisabeth, sapiente anche in fatto di intrugli e pozioni capaci di risvegliare una mummia dell’Antico Egitto. La vostra eroina le ha provate tutte, ve lo garantisco, pure il famoso aglio incastonato nel ghiaccio imbevuto nello smacchiatore per abiti, ma si è dovuta incredibilmente arrendere di fronte all’inesorabile signora vestita di nera e con la falce in mano.
Dalla sua dipartita della sua amata Sandokan non vestiva più per la disperazione fantasticamente di rosso ma di blu scuro e a scacchi. Il suo dolore di non poter più trascorrere le giornate in compagnia della sua Perla di Labuan era, però, così grande che ha deciso di lasciare questo mondo al suo destino e via…
Così siamo alla “vigilia” delle feste di Natale con spirito commosso. In loro memoria dal prossimo post faremo tanti bei resoconti fotografici, scritti e canori dei preparativi e degli eventi che si celebreranno in città.
Lo so, caro lettore anonimo, o cara lettrice anonima, a cosa stai pensando adesso. È questa morte simile a quelle dei telefilm…che tanto prima o poi tornano…non ti voglio dire bugie. Ricorda, tuttavia, che Babbo natale non esiste…

Paul_Blau_Vierzig

Commenti

  1. Mi prendi in giro, mio non più caro teuto-reporter? A che pro leggerti, se ti inventi un sì tristo finale, pur di non raccontar oltre del mio Sandokan? La tua sensibile lettrice anonima diparte oggi con lui!!! Ché il tuo genio di narratore valeva, ma così non si può affermare del tuo estro fotografico! Addio!

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