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L'appartamento tedesco. Tutti i colori di una cronaca tedesca

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Rieccoci dopo una breve pausa dovuta sicuramente non a un vuoto di memoria nel periodo natalizio. Assolutamente no. In realtà potrei giustificarmi dicendo che sono stato ingannato da un incontro con le due deae ex machina della Stronzea presso un noto bar del centro cagliaritano proprio un paio di giorni prima del nostro appuntamento settimanale.
Mi hanno ingannato con la loro stronzaggine facendomi passare il tempo troppo in fretta!
In ogni caso è stato un incontro epocale perchè mi ha fatto venire l'idea di importare in terra tedesca due nuovi tipi di acqua minerale. O forse solo uno. "Acqua minerale naturale frizzante con o senza gas", una specialità del locale che avrà successo da queste parti senza troppi problemi. Se non di logica. E che farebbe risparmiare però tanti bei soldi e tempo ai Tedeschi tanto amanti della frizzante. Con o senza gas.
Comunque tralasciamo gli affari e veniamo all'arrivo di quest'oggi a HD. Un viaggio pieno di incontri e di spettri.
Non sono arrivato con un passaggio della Befana ma con treno da Baden. Fatto di fretta e furia il biglietto ho corso per le scale in discesa ma pure in salita con il mio allegro bagaglio di circa 25kg - distribuiti tra mano e spalle - per giungere al binario 4 direzione Karlsruhe/Mannheim. E proprio mentre facevo l'ultimo gradino ecco spuntare l'Intercity grigio-rosso della DB. Nella situazione ansimante non scorgo nessuna insegna della sua direzione e chiedo a un signore anziano, che accompagnava con la moglie alcuni parenti, dove fosse diretto quel treno..."Nach KA?" "Sì". Perfetto.
Un corno. Quando ormai ero dentro, avevo trovato un posto e il treno aveva ripreso la sua marcia mi sono ricordato che nel piano B la mia destinazione era KA ma nel piano A, riuscito grazie alla corsa scaligera, era MA. E allora ho chiesto a un altro signore anziano casualmente lì accanto la direzione, se andasse..."KA. Scendi a KA e poi...". Se non fosse che manco lui conosceva il percorso del treno. Ma rileggendo il biglietto, i miei piani e poi pure un display nascosto per bene si scopre l'arcano: prossima stazione KA, successiva MA ecc...in realtà era l'IC 72 che va da Basel fino a Hamburgo, cioè attraversa da sud a nord la parte occidentale della Germania. Meglio scendere a KA che a HA, d'accordo. Tuttavia il signor passeggero, che ha cercato di convincermi a scendere con lui ma fermato prontamente da un giovane dall'incredibile somiglianza con Marco Mengoni (chi era costui?), deve aver preso evidentemente lezioni da quella signora anziana piccola piccola della stazione di Friedrichstr. a Berlino che alla mia domanda dove fosse il binario n° x mi rispose di non saperlo. Eppure era davanti a un binario...forse morto ma comunque avrà letto da qualche parte le indicazioni...
Il treno ha percorso gli oltre 100 km a 199 km/h arrivando in circa 40 minuti a MA. La stazione della città che dista circa 15 minuti da HD un andirivieni da non finire mai. Meno male chei i binari sono ben segnalati. E rifai delle scale, sì, ma mobili. Che emettono un allarme mentre appoggio la mia valigia su un gradino. Ma salgono come se nulla fosse. Ed eccoci al binario 8. E in arrivo un treno senza indicazioni ma è lui, così dice la segnaletica sulla banchina. Per scrupolo una domanda. Un baldo giovane do Brazil: "Credo di sì..." Vabbè, saliamo e via. Meglio richiedere? "Nach Stuttgart", un uomo di mezza età con faccia paonazza. Vogliamo rovinare tutto e trovarci a circa un'ora di distanza in un battibaleno? Non c'è due senza tre. "La direzione è verso Stuttgart ma la prossima stazione è HD". Il signor Ferroviario, che si imbuca nel vagone "Bistro", ha l'aria che scherza ma sembra convincente. Anche grazie a un altro display nascosto tra le toilette.
Morale della favola: ottimi mezzi, ottimo personale. Ma i signori passeggeri anziani e quei display nascosti...Se uno si fa dirottare non può gridare al complotto internazionale, che lo spread è un'invenzione e via ciarlando. E' soltanto colpa sua!
 
Paul_Blau_Vierzig

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