Sole: A Cagliari (lat.
39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il sole sorge
alle 7:11 e tramonta alle 18:03.
Luna: Luna calante. Il 21 di febbraio sarà luna nuova alle 22:37:09. Da lì
ricomincerà a crescere.
Onomastici:
Tantissimi
auguri a tutte e a tutti coloro che portano il nome di: Asia (originariamente maschile, ma oggi prevalentemente femminile),
Giorgia e Giorgio, Mansueto e Quodvultdeus (19 febbraio); Zenobio
e Ulrico (20 febbraio); Piero, Eleonora, Felice e Pipino (21 febbraio); Massimiano, Pascasio e Margherita (22
febbraio); Serena e Sereno, Milone e Policarpo (23 febbraio); Evezio,
Sergio, Modesta e Modesto (24 febbraio); Luigi, Eustasio e Callisto (25
febbraio).
Il
Santo: San
Zenobio prete fu martirizzato con i
compagni Nilo, Peleo, Silvano e Tirannione. Si invoca contro le emicranie. San Zenobio,
aiutaci tu!
Il nome:
Visti
gli onomastici della settimana Violet aveva pensato di consigliare ai futuri
genitori di chiamare il proprio pargolo in arrivo Quodvultdeus, ma, non
riuscendo quasi a pronunciarlo, ha cambiato idea. Peccato: vostro figlio
sarebbe stato “unico” in Italia! Tornando seria ho scelto Eleonora. Ci sono molte ipotesi sulla sua etimologia: secondo
alcuni deriverebbe da Hellinor, di
origine provenzale, con il significato di “compassionevole”; sempre con il
significato di “colei che ha pietà”, altri vedono una derivazione greca; altri
ancora pensano ad una derivazione germanica con il significato di “cresciuta
nella luce”; sempre con significati vicini a “luce” si potrebbe riconoscere una
derivazione dal greco, selene=luna, o
dall’ebraico, el=Signore e nur=luce, “il Signore è la mia luce” (canto
27 di Davide). In Italia portano il nome Eleonora
più di sessantunmila persone, cioè circa lo 0,1% della popolazione
italiana. È il 267° nome più comune. La regione in cui è più presente è la Lombardia,
con il 15,6%, e quella in cui è meno presente è la Valle d’Aosta, con lo 0,1%.
La Sardegna, dove questo nome è legato alla figura storica di Eleonora
d’Arborea, è al 13° posto, con il 2,5%.
Compleanni
storici: Tantissimi
auguri alla indimenticabile Giulietta
Masina, nata il 22 febbraio 1920.
Questa
settimana accadde:
Violet, dissociandosi dalla “disistima” che a volte questo blog esterna nei
confronti del Football Club
Internazionale Milano, ricorda a tutti i nostri affezionati lettori,
interisti e non, simpatizzanti o meno, che il 25 febbraio 1995 Massimo Moratti
acquistò la squadra, aprendo un nuovo e lungo corso, della sua blasonata
storia!
Feste e
ricorrenze: È
Carnevale! Che dire di più?
Divertiamoci, travestiamoci, meglio ancora mettiamo la maschera che sappia
“svelare” il più profondo desiderio di noi stessi… e almeno per il tempo di una
zeppolata, di una sfilata, di una festa godiamocela!!!
Curiosità:
Come
detto è carnevale. Violet da “bambina” era Arlecchino!
Maschera originaria di Bergamo,
rappresentò nel teatro del 1550 la maschera del servo apparentemente sciocco,
ma in realtà dotato di molto buon senso. Ghiotto, sempre pieno di debiti ed
opportunista, rappresenta il simbolo di colui che si adatta a qualunque
situazione ed è disposto a servire chiunque, pur di ricavarne dei
vantaggi. Alle sue prime apparizioni indossava un abito bianco, che divenne poi
di tutti i colori a forza di rattopparlo. Alla cintura porta infilato il
"batocio" (bastone) e la "scarsela" (borsa), sempre
vuota.
Il Lama racconta: Quant’è bella giovinezza che si fugge
tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza. Quest’è Bacco
e Arianna belli, e l’un dell’altro ardenti: perché ‘l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti. Queste ninfe ed altre genti sono allegre
tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza. Questi lieti
satiretti, delle ninfe innamorati, per caverne e per boschetti han lor posto
cento agguati; or da Bacco riscaldati, ballon, salton tuttavia. Chi vuol esser
lieto, sia: del doman non c’è
certezza. Queste ninfe anche hanno caro da lor esser ingannate: non può fare a
Amor riparo, se non gente rozze e ingrate: ora insieme mescolate suonon, canton
tuttavia. Chi vuol esser lieto, sia: del doman non c’è certezza. (Lorenzo De’
Medici)
Così
parlò zio Gecob: Credo
nel riso e nelle lacrime come antidoto all’odio e al terrore.
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