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Mi ami Amore by Red

E poi, per natura, non è né immortale né mortale. Nella stessa giornata sboccia rigoglioso alla vita e muore, poi ritorna alla vita grazie alle mille risorse che deve a suo padre, ma presto tutte le risorse fuggon via: e così non è mai povero e non è mai ricco. (Simposio, Platone)


Amor vincit omnia (Caravaggio)

Lettera Rossa ad Amore.

Amore caro, Amore bello,
ti aspettavo ieri al porto, al tramonto, non sei venuto! Il solito svampito, allampanato, ma mi piaci così, lo sai bene.
Sei Rosso? Chiedevo solo per capire, pensavo… anch’io sono svampita e allampanata, sai com’è, magari è quello, diventiamo blu e tutto fila liscio all’improvviso. Perché mi sembra che anche tu non sia messo tanto bene quanto a ordine e disciplina, vero? 
Figlio di Poros e di Penia, che muori e rinasci, mortale e immortale, sempre povero, in cerca di espedienti, affamato e saziato e poi ancora affamato, tra un’avventura e un viaggio ci incontriamo?
Come ti vestirai per l’occasione? Non ci diamo appuntamento, troviamoci all’improvviso, riconosciamoci dal colore! O dal profumo, forse è meglio. C’è chi ricorda il giorno e l’ora in cui ti vede, io no, non ricordo mai i tuoi numeri, degli altri si, ma mai i tuoi. Ricordo se c’è il sole, se avevo fame, ricordo la stretta di mano con cui ti saluto, e poi il tuo profumo. Il profumo che indossi è sempre diverso eppure io ti riconosco da quello, e ti ritrovo quando ritrovo il profumo.
Ricordi? Quella volta che mi sei quasi saltato addosso sulle scalette dell’aereo, cavalcando il maestrale mi regalasti il profumo del mare. Mi era mancata la Sardegna e tornando il tuo odore mi diede la certezza che l’amavo.
O quel giorno, sotto la doccia? Con l’acqua sprigionasti il profumo della terra, e capii che ogni terra ha un odore diverso, che si riconosce tra mille, e così ogni lavoro.
Mi corri incontro spesso col profumo di casa, quello che chi abita un posto non lo sente, ma quando si torna dopo tempo ti regala all’improvviso l’essenza di Amore, perché ti porta nel luogo dove per la prima volta si è stati amati. Ero troppo piccola per ricordare il profumo di quel primo incontro con te, ma magari per qualcuno quel giorno sapeva di neonato e pannolino! Quel che a me rimane di quel nostro primo abbracciarci è stampato in vecchie foto di un album rosa, loro si, profumate, di ricordi.
Ti ho incontrato avvolto dell’odore di polvere e fumo, immerso in quello dell’erba bagnata alla prima pioggia di settembre, ti ho riconosciuto nel profumo di fiori, e ci sono stati istanti in cui mi ridevi in faccia nascosto in un arbre magique al pino.
Ti ho riconosciuto anche quando non eri lì per me, nell’odore di sudore rimasto attaccato a una sbarra dopo ore di esercizio e fatica, e ti ho rivisto con i binocoli, profumato di teatro trasformare una donna in un cigno sul palcoscenico. Ti ho scovato nel profumo dei libri, che univa il mio amore a quello di chi li ha scritti, fossero poeti divorati dalla passione o studiosi per i quali, Amore, ti chiamavi costanza.
Mi sono girata a cercarti investita dall’essenza di lavanda, non ti ho visto, ma ho viaggiato negli anni con solo un respiro. Ti ho parlato immersa nell’odore di incenso e di candele, ti ho guardato estasiata annusando nell’aria la scia del pane caldo e di un forno a legna. Una sera sapevi inconfondibilmente di cioccolata al peperoncino e una mattina mi hai soffiato sul naso il profumo di bucato fresco. Ricordi?
Io non ricordo le date Amore, tu? Ma il tuo profumo lo so, e non lo confonderei più per nulla al mondo. Quindi Amore incontriamoci, ti aspetto al porto? No, non serve la data, tanto la dimentico, riconoscimi dal colore, e dall’odore. Io ti trovo se passi, tranquillo. Perché ti amo, penso almeno, così pare. Tu ricordi il mio odore? Mi trovi? guarda che sono quella rossa, ti aspetto. Il giorno no, non me lo dire, che poi mi sbaglio e faccio pasticci. Dimmi solo se mi riconosci, così sto tranquilla, perché mi ami, Amore.
   





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