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Stiletto Sport

L'ultima giornata di Serie A ha visto protagonista lo scontro in famiglia per La Rassegna Stronza: Juventus - Cagliari. Essendo Pink juventina e Red cagliaritana,  hanno genialmente pensato di proporvi la loro doppia visione della partita. Chi abbia scritto cosa è evidente! Enjoy yourselves!

Sigla!

La domenica senza pietà

La domenica del non filotto si chiuse con Red ritiratasi in un silenzio meditabondo, ricordate? Ecco, da quel momento in poi la settimana calcistica di Red si può titolare così: “la settimana del grande silenzio”. Essendo la vostra Red di parola ha seguito alla lettera quanto dichiarato: non ha accettato provocazioni, non ha fatto dichiarazioni, ma solo inviti gentili, quali “mudu!”, “stai zitto/a”, “tappati la bocca” e simili. Perché Red non ce la fa proprio, può sopportare tutto, ma non “le grandi”, le prende male questa convinzione italiana che tanto il campionato è di tre squadre più due a rotazione. Il fatto che la Juventus sia la squadra di Pink è del tutto marginale, a Red non interessa lo scontro fratricida, seppure anche quello sia abbastanza divertente, ma le interessa la missione di castigare le grandi, zittire quelli che danno i tre punti acquisiti in automatico, ricordare a tutti che il campionato di seria A è giocato da venti squadre regolarmente iscritte e con pari dignità, e ci tiene a far bella figura almeno nei giorni in cui non bisogna aspettare che sia lunedì per vedere alla domenica sportiva trenta secondi di servizio sulla partita giocata dalla sua squadra. Detto questo l’unica cosa che Red può fare, non essendo un giocatore né l’allenatore, è propiziare con tutti i suoi poteri magico/scaramantico/lacrimatori la buona riuscita della diciottesima giornata di campionato.
Del silenzio abbiamo già detto: non è ammesso alcun tipo di commento, dichiarazione, augurio, non si parla in anticipo, mai! E soprattutto prima di una partita con la Juventus. Perché chi apre bocca senza sapere quello che sta dicendo prima o poi se ne pente (vero Mou?), ed è un assioma inconfutabile, non solo nel calcio.
Seconda azione propiziatrice: incontrare Giggi. Red lo cerca con impegno, allunga la strada per far colazione “alMarabotto” gira nei luoghi e agli orari dove lo si può avvistare, ma nulla. Pink suggerisce la possibilità che il mancato incontro sia frutto della sua azione lacrimatoria, Goppai le dice: “Amore fatti i cazzi tuoi”, Red intuisce che in casa Pink la vita non sarà semplice domenica, ma ugualmente risponde: “Non far del male a Giggi o ti denuncio”. A questo punto Goppai suggerisce a Red di accamparsi loro sanno dove, Red ci aveva già pensato ma purtroppo ha anche altri impegni, per cui si limita ad evocare il potere di tutte le sue ave brusce (fattucchiere ndr) e sperare in un incontro fortuito che però non avviene.
Sabato sera la mamma di Red e Violet di ritorno da una passeggiata dice: “era lontano e non son sicura, ma forse l’ho visto.” Red risponde: “bene”. La sprovveduta genitrice prova a mettere speranza nel cuore della figlia aggiungendo commenti ben auguranti ma Red, rilevando una violazione della regola numero uno (silenzio ndr) la gela con un “se non taci subito ti riterrò direttamente responsabile di qualunque nefandezza possa accadere domani”.
È domenica, Red si sveglia stranamente tranquilla, anche Violet è tranquilla, ma entrambe tacciono: le regole sono regole.
All’inizio della partita tutti sono ai loro posti. Red, in soggiorno al computer, apre la diretta di Repubblica e Gazzetta, la radio si sente ma è accesa in cucina. Red non fa in tempo ad angustiarsi troppo che al settimo la Juventus è in gol con Vucinic. Red sospira un “minchia” non ci sono altre dichiarazioni, grazie alla regola numero 1, ma chiude Repubblica, fermamente convinta che se il battito d’ali di una farfalla in Burundi può avere conseguenze in Giappone, se lei chiude Repubblica.it può succedere qualcosa a Torino. Su Twitter JuventusFC scrive “Juventus - Cagliari: 1-0 Mirko Vucinic!!!”, Red pensa “che ti vadano per traverso i punti esclamativi”, lo pensa ma non lo dice. Red vede tra le righe troppi nomi bianconeri e pochi rossoblù, non le piace. Dalla cronaca scende a leggere il tabellino e qualcosa la rincuora: dribling e contrasti vinti sono dalla nostra parte, in campo ci siamo! Respira. Al ventottesimo Marchisio a detta della gazzetta rischia il giallo per aver falciato Ibarbo, al trentacinquesimo Barzagli gioca a pallavolo e Cossu viene ammonito. Red parla, non urla, ma dice “carogna di un cornuto” e dopo un attimo di silenzio “ti si incarnissero le corna” e si rimette a tacere. La povera ragazza continua a vedere troppa Juve e poco Cagliari e sussurra un “gianluchi!”, ma subito finisce il primo tempo. Respiro.
Inizia il secondo tempo e Red ha appena preso posizione, quando dalla cucina la radio dice gooooooooooooooooooooollllllllllllllllllllllllllllllllll!!!!! La gazzetta dice "splendido gol di Cossu", JuventusFC tweetta “Juventus – Cagliari 1-1” Red pensa “i punti esclamativi sono andati per traverso!!!” ma dice “andassero a cagare!”. Red sorride ma inizia l’angoscia vera: la posizione dei prossimi quarantacinque minuti non è comodissima e un piede si sta già addormentando, ma è il tributo che le tocca pagare alla buona riuscita dell’impresa, in più ogni volta che si ricarica la pagina il cuore di Red si ferma un istante. Violet, che le vuole bene, dice solo: “meno male che non sei cardiopatica!”. L’attacco della Juventus inizia a cambiare: via Pepe per del Piero, Red sorride: la lettura combinata di commenti e tabellino dice una sola cosa, in difesa il ritorno di Astori è una benedizione, in campo siamo ben presenti e costruttivi e soprattutto la Signora se la sta facendo sotto! Il Cagliari mette in campo Ariaudo al posto di Larrivey, Red sorride, soffre ma sorride, soprattutto perché esce Matri, la simpatica carogna che costituiva la sua più grossa preoccupazione. I minuti scorrono, le pagine si ricaricano, il Cagliari ci va di difesa, Red manda dichiarazioni d’amore subliminali a Ballardini, Agazzi funziona, la Juve se la fa sempre più sotto, assalta la porta ma è nel pallone, sembra noi nelle giornate brutte! Red sorride, ma rinnova l’augurio di corna incarnite quando sente cinque minuti di recupero. Lentissimi gli ultimi cinque minuti, ma passano, tre fischi, three is the magic number! Va bene così, va molto bene così! E finalmente si parla!
L’unico rammarico di Red è di non esser stata lei o Violet ad incontrare il meraviglioso Giggi: li avremmo fregati, è sicuro! 

“È domenica e quanto vorrei che sarebbe di già lunedì...” (Checco Zalone)

È dura svegliarsi la domenica, sapendo che la squadra della tua città gioca contro la tua squadra del cuore. Pink ha provato a riflettere e a ricercare: non esistono antenati sardo-piemontesi nella sua famiglia, al massimo toscani per parte di madre, ma piemontesi no. La juventinitas è tutta farina del suo sacco. Però in giornate così è dura, durissima. Come ha già detto, è come ritrovarsi ad una riunione del Ku Klux Klan ed essere neri. Cosa fai, ti fingi bianco? Non puoi, e così tieni fede al cuore più che alla logica. Da bianconera “spacciara” si è messa a vedere Juventus – Cagliari. Ha anche cantato l'inno, come sempre, con l'emozione in gola. Poi si parte! Innegabile che anche questa settimana il Cagliari sia sceso in campo alla toga, nonostante l'assenza di Conti. C'è Larrivey, ma d'altronde della Juve c'è Bonucci, siamo pari. E già si parte male... I telecronisti di Sky informano il gentile pubblico a casa che Cossu non segna da un anno ormai, “un giocatore di tante eccellenti qualità, a cui manca soltanto il gol”... Queste parole, riferite a un qualunque giocatore, portano sempre e comunque male alla squadra avversaria, è la legge di Murphy applicata al calcio. Efficace quanto “gol sbagliato, gol subito”. Non passano neanche 10 minuti che la Juve segna. Vaaaaiiiii! Una di quelle azioni da manuale del calcio (citando il caro Altafini: “Un'assione da universsità del calscio!”) che ti fanno rabbrividire o emozionare: belli ragazzi, belli, belli, belli e bravi pure! Grazie Vucinic! L'impressione che Pink ha è che il Cagliari abbia capito come giocare in casa della Juventus, o che la Juventus sia rimasta di sorpresa. Sta di fatto che il Cagliari mica si arrende o si chiude in difesa, eh no... Questi continuano a giocare come se non fosse successo niente. Fanno bene, per carità, ma è la Juve che commette il grande errore della partita: non chiuderla subito con un secondo gol. Matri ci prova al 13' ma sbaglia di pochissimo, il gol dell'ex, per quanto riguarda Pink, è tradizione come il maialetto a Natale, lo si da per scontato. Era difficile comunque superare la difesa del Cagliari, Astori ha fatto realmente un partitone (uomo partita Sky mica per nulla). Alla Juventus invece in difesa mancava Chiellini. C'era Bonucci, ma.. Anche di lui i cari commentatori di Sky hanno detto che era un giocatore in ripresa, in risalita, le sue prestazioni stavano migliorando, era un giocatore nuovo che stava rinascendo. E Pink sta usando un tempo passato mica per niente. Lo fa anche Pink un dribbling a Bonucci, nonostante (quando accade) gioca in porta. Ma che cacchio! Il lassismo della Juventus rianima il Cagliari, o forse pensavate che questi si davano per vinti? Manco morti! Come dice Red: “In B ma facendo il mazzo alle grandi!”. Filosofia giusta. Nel primo tempo si condensano un paio di episodi salienti: il fallo di mano di Pirlo (che era in campo anche lui, pur addormentato) poteva esserci, quello di De Ceglie era evidente di no, quello di Bonucci si. Intanto l'arbitro fischia e si va negli spogliatoi. Pink ha fortemente sperato che i giocatori della Juve si facessero di dosi di caffeina allucinanti, perché sembravano davvero abbioccati. Che il Pocket coffee sia con voi! Ma manco per niente! Un minuto e Cossu pareggia! Se prima eravamo in sei a bloccare Victor Ibarbo, adesso c'è Bonucci che blocca Victor Ibarbo (come recita la nota canzone). Bonucci sbaglia il rinvio e Cossu si ritrova il pallone nei piedi: gol. Di sinistro. Cossu NON segnava da un anno. Li mortacci de li mejo morti de 'sti commentatori de sky! Reazione di Pink contro i commentatori Sky: e qui ci voleva proprio. Passi per Bonucci, ma addirittura il gol segnato da chi non segnava da tempo immemore e favorito da un rinvio alla cazzo di un giocatore che “sembrava” rinato (verbo copulativo estimativo al passato e virgolettato non casuale!) no, non lo posso accettare! Probabilmente rinascerà cervo a primavera, vista la sequela di “cornuto” che gli è caduta addosso. Qui parte un attacco di isteria collettiva e la Juventus inizia a giocare come se fossero alla finale di Champions League e mancassero 3 minuti alla fine. Aveva voglia Conte di sbracciarsi dalla panchina dicendo “Calma, calma! Be quiet and keep calm!”, questi giocavano alla disperata. Vidal non si capiva per cosa stesse giocando, arrivava su tutti i palloni, male però! Vucinic avrebbe potuto sfiorare il raddoppio se non ci fosse stato lui dietro. Che palle! Pink si è assicurata di buttare dalla finestra ogni sapone o oggetto per la toilette che fosse marchiato Vidal, così per sicurezza. Mettiamo che lo prenda e lui la anticipa di testa? È pericoloso. Matri cade in area di rigore, per l'arbitro ha simulato ed è cartellino giallo. Ma è vero? No. Il fallo, seppur minimo, di Pisano c'è. Almeno per la Gazzetta, il Corriere dello Sport, Tuttosport, 90° minuto, Sky, Repubblica e me. Non per Premium, Goppai e l'Unione Sarda. Il fatto che Matri sia caduto in un modo incredibile per qualunque legge fisica (stando al Corriere dello Sport) non l'ha aiutato. E vabbè... Iniziano i cambi e Conte li sbaglia tutti! Vucinic era mezzo morto e lui toglie Matri, che non sembra prenderla bene. In effetti io ci speravo, ma anche lui credo, al gol dell'ex. Uff. Ha tolto Pepe, ha tolto anche Vucinic, insomma ha cambiato tutto il tridente. Entrano Del Piero, ancora a secco allo Juventus Stadium, Borriello e il nonno di Krasic. Ballardini invece si azzecca, dentro Ariaudo, difesa impenetrabile tipo feritoia a bocca di lupo della torre di San Pancrazio. Non entra una cacchio di palla, merito soprattutto di Astori che, cavolo, è veramente bravo! Speriamo che le vocine che girano su lui e Nainggolan siano vere, gli juventini lo sperano tutti! L'arbitro concede 5 lunghissimi minuti di recupero, dove Krasic e Vidal tentano in tutti i modi di segnare, ma niente. Fuck! Pareggio signori, e una juventina come Pink è costretta a sperare che il derby vada male ai milanisti, ma guarda un po' per chi le tocca tifare: che schifo! Alla fine gli sfigati vincono pure, record di risultati utili e primo posto in classifica: anche quando ci va male, ci va bene (anzi benino)!

Per il resto la serata fila all’insegna del sorriso: il Tonara vince lo scontro diretto contro il Fanum Orosei e torna sola a guidare la classifica grazie a una doppietta di Talloru e al ritorno al gol di Calaresu!
Il Barcellona ci fa faticare troppo ma vince, e poi c’è il derby di Milano: per oggi, ma solo per oggi Red tifava Inter, Pink non avrebbe voluto ma... Nella domenica senza pietà nessuna pietà per Silvio! Buahahahahahah!!!!! (risata malefica ndr).
Ci scusino tutte le altre squadre, per oggi c'è solo questo per noi: a volte un pareggio vale una vittoria, per oggi per Red è filotto, per Pink non è filotto ma record e primato, e dimmi niente!


Appendice.
Il lunedì Red parla, con ogni mezzo: i suoi slip sono ROSSI, il reggiseno BLU, canottiera BLU, maglia ROSSA, vestito e giacca BLU, borsa ROSSA, leggins ROSSI, parigine BLU. Gli stivali sono ROSSI e NERI, chiaro accenno al Tonara e sfottò al Milan, come la vicinanza del blu delle calze con il nero degli stivali fa pensare al derby. I capelli sono ROSSI, l'elastico NERO (dedicato a Talloru e Calaresu) l'ombretto è BLU, il rossetto ROSSO. Chi ha occhi intenda, Goppai ha capito tutto in uno sguardo.
Pink invece, incredibilmente, si ritrova vestita di nerazzurro. Sacrebleu, che non accada mai più! Puh! Si è anche fatta assolvere per questo... Il richiamo bianconero c'era, seppur invisibile all'occhio! 


Alla prossima!

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