SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (lat.
39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il sole sorge
alle 7:43 e tramonta alle 17:16.
Luna: Luna piena il 9 di gennaio alle 7:32:14. Il resto della
settimana luna gibbosa calante.
Onomastici:
Auguri
alle Marcellina e ai Marcellino, ai Gregorio, alle Paolina e ai Paolino, alle Bernarda e ai Bernardo, alle Ilaria e agli Ilario, ai Felice e ai Macario.
Il
Santo: Il
13 di gennaio si ricorda Sant’Ilario,
vescovo di Poitiers, morto nel 368.
In alcune località è venerato il 14 di gennaio. È
patrono di Argusto, in provincia di Parma, e degli esiliati.
Compleanni
storici: Tantissimi
auguri a Rigoberta Menchù Tum, nata a Uspantàn, in Guatemala, il 9 gennaio
1959. Premio Nobel per la pace nel 1992.
Questa
settimana accadde: Il
12 gennaio 1969 i Led Zeppelin pubblicano il loro primo album, Led Zeppelin appunto che verrà premiato
con 8 dischi di platino.
Curiosità:
Rigobeta
Menchù è un’indigena Maya-Quiché del Guatemala. È cresciuta tra le montagne di
Quiché e le fattorie della Costa Sur, terra dei grandi latifondi dove si
producono caffè, zucchero, cotone e altri prodotti da esportazione. Figlia di
due persone in vista nella comunità, Vicente Menchù, un combattente per la
terra e per i diritti degli indigeni, e Juana Tum K’otoja, una levatrice, apprese
già da piccola dai genitori il rispetto e l’amore per la natura, la sacralità
dei luoghi in cui viveva e le usanze delle diverse comunità indigene, ma
conobbe, allo stesso tempo, molte ingiustizie e il razzismo, la discriminazione
e lo sfruttamento a cui sono sottoposti migliaia di indigeni del suo Paese. Nella
lotta per la terra perse prima il fratello maggiore, Patrocinio, sequestrato
dall’esercito il 9 settembre 1979 e mai tornato a casa, e, quattro mesi dopo,
il 31 gennaio 1980, suo padre, che morì bruciato vivo con altre trentasei
persone nel massacro dell’Ambasciata di Spagna. La madre venne sequestrata il
19 aprile di quello stesso 1980 e non si seppe più nulla di lei e il fratello
Victor venne assassinato dall’esercito l’8 marzo 1983. Tali fatti la portarono
all’esilio e al lavoro per denunciare il genocidio degli indigeni in Guatemala.
Queste brevissime notizie ci portano a capire come possa essere profondamente
vera una delle sue affermazioni più note: “Nella mia vicenda personale è
racchiusa la condizione di tutto un popolo”.
Il Lama
racconta: Una
volpe che era entrata nella casa di un attore e che esplorava ciascuno dei suoi
arredi trovò anche una maschera da teatro lavorata con molta abilità e,
avendola sollevata con le mani, disse: “Oh, quale testa, ma non ha cervello”.
La favoletta si addice agli uomini splendidi
di corpo, ma stolti di mente. (La volpe
davanti ad una maschera da teatro. Esopo)
Così
parlò zio Gecob: Lo
spirito, l’idea e l’amore non si possono distruggere. Possiamo cancellare i
confini dentro i quali erano racchiusi. Ma essi rimarranno sempre con noi.
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