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Stiletto Sport

Sigla!!! 
Scommettiamo che stavate aspettando tutti questo Stiletto Sport, no? Il derby di ritorno della nostra colorata famiglia che era crocevia di importanti verdetti. Goppai in trasferta ci dava notizie inquietanti da quel di Trieste mentre Red e Pink vivevano la partita da casa in preda a sentimenti differenti e, in certi momenti, totalmente opposta. Per completare il quadro diciamo che Violet simpatizza per l'Inter, Black è fan di Del Piero (per motivi stilistici) e il giovane Paul_Blau_Vierzig è ferocemente milanista. Detto ciò, facciamo seguire a queste righe la cronaca in rosso e rosa della partita. 
 
La domenica dell’ “in alto la bandiera”

Cagliari-Juventus 0-2. Porca miseria, porca miseria, porca miseria! E anche un “lampu du calidi”, e un “giustizia du cruxiada”, così, in omaggio! Quindi, dato il risultato… tutti in rossoblù!
Sono senza dubbio un po’ arrabbiata, speravo finisse diversamente! La verità è che mi fa infuriare chi mi dice “dai, tanto eravate salvi!”. Non sopporto chi inizia a giocare mettendo le mani avanti, detesto chi gioca pensando “tanto è solo un gioco”. È un gioco, è vero, ma come si può dire “solo un gioco”! Il gioco è vita, al massimo si può vivere pensando “forza, che è un gioco”, e questo certamente non svilisce il senso dell’esistenza, ma ne accresce il valore e dà coraggio. Quando si è in gioco bisogna giocare, fino alla fine, e anche oltre, l’aria di sufficienza e il senso di superiorità di chi salta giù dai carri in corsa perché all’improvviso ha da fare cose più serie non mi piacciono.
Mi viene in mente un giorno allo stadio con un’amica e sua figlia, quella volta eravamo contro l’Inter, ma (sto offendendo tutti ora, lo so, ma arrangiatevi) Inter, Milan, e Juventus mi fanno lo stesso effetto e mi risvegliano lo stesso spirito da Robin Hood. Dicevo, mamma interista e figlia romanista erano venute a Cagliari appositamente per vedere la partita, la bambina tifava Cagliari per vendetta di una certa esultanza spiattellatale in faccia in occasione di uno scudetto vinto dall’Inter ai danni dei giallorossi, e, come al solito, l’Inter, che un bene gli venga, vinse per un gol “a culo”, non vorrei sbagliare, di E’too. Finita la partita la piccina, alla quale perdere piace meno di quanto piace a me, aveva i lacrimoni agli occhi, e stizzita voleva nascondere la bandiera del Cagliari. Io le dissi: “Scherzi? Avessimo vinto non ci sarebbe bisogno di fare gli sbandieratori, ma noi siamo orgogliosi della nostra squadra: tienila in alto!” Così io e lei uscimmo dallo stadio prese per mano, mentre io le insegnavo qualche coro e lei sventolava il rossoblù. I lacrimoni furono presto dimenticati e come premio ci rimane una bellissima foto della piccola romanista milanese vestita di rossoblù abbracciata, tutta felice, al nostro portierone Agazzi, insieme ad altre foto di unghiette cagliaritane e la mia frase dell’anno detta all’interista: “tre biglietti in tribuna laterale Nord: 90 euro, con mastercard; due magliette bimba cuore rossoblù: 40 euro, con mastercard; due smalti: 7,99 euro, con mastercard. Vestire i suoi figli di rossoblu: non ha prezzo!”. Per me quella partita è vinta, anche se non ci diede punti.
Non lo so perché mi viene in mente quest’episodio, forse perché anche se c’è ancora una giornata di campionato questa era la giornata più attesa, e per “consolarmi” mi son detta le parole che dissi a Noemi quella volta: siamo stati bravi, bandiera in alto!
La partita domenica non l’ho vista, ho seguito un po’ su internet e un po’ alla radio (quel che si sentiva dalla cucina al soggiorno), ma non molto, solo il tanto di sperare nella scaramanzia per le forti analogie con la partita di andata (gol di Vucinic all’inizio del primo tempo, stadio pieno zeppo di Juventini, etc…) e di arrabbiarmi con mamma quando l’ho sentita dire in lontananza “pensavo che perdessimo solo 1-0”. In verità ero tanto indaffarata in cose marron (non cacca, tranquilli), che peraltro non riuscivo nemmeno a fare, perché il mio cervello era tanto indaffarato in altri pensieri grigio topo, mentre il mio naso si stava tanto sciogliendo in cose verde-moccio. L’ho aspettata un anno intero questa partita e me la sono giocata, e in tutta una sera non ho combinato nulla! Direi che è tutta colpa di Cellino, perché se non fosse stato per lui saremmo stati tutti al sant’Elia e nonostante tutto l’avrei vista; quindi che paghi pure doppio i danni dell’invasione bianconera e trovi un qualche rimedio (tipo non farmi piangere troppo col calcio mercato quest’estate) al terribile sgarbo che mi ha fatto, perché sono incredibilmente offesa con lui. Non so se il gol di Vucinic fosse sul filo del fuorigioco perché non son riuscito a vederlo; ho visto invece l’autorete di Canini e gli dirò come già ho detto ad Astori (riciclando Gigi Riva su Niccolai): “Non ha fatto tantissimi autogol, ma tutti belli!”. Daviduccio del mio cuore e Michelino caro, tesorucci belli di Red, una carriera ricca di soddisfazioni come quella di Niccolai è il minimo che vi auguro!
Mi giunge comunque voce da Trieste che il mio Casteddu ha giocato tutti i minuti con l’agonismo che piace a me, senza timori, senza reverenza, senza alzare mai bandiera bianca… Quindi per me la partita è buona! Bandiere rossoblù in alto, che di bandiere bianconere ne ho visto decisamente troppe per i miei gusti, e non pensate che non mi abbiano dato noia! Tutti quegli juventini in campo, Matri, che la peste graffionica sia con lui, con un’Ichnusa in mano, e ancora nemmeno un applauso dedicato solo e soltanto ai miei deliziosi fanciulli, che a dispetto di una classifica un po’ impietosa hanno fatto un campionato bellissimo… vi pare che non mi sia venuta l’orticaria? Mi è venuta eccome! Sarebbe carino se facessi i complimenti al vincitore? Ma anche no! Già hanno vinto, non c’è bisogno di pillole indorate. Ce ne hanno fatti due, adesso sono miei nemici, come è successo ai milanisti che mi hanno fatto arrabbiare sia all’andata che al ritorno, e ai laziali e a tutti gli altri! D’altronde se per furore agonistico contro il Napoli sono riuscita ad eliminare il Barcellona dalla Champions (accidenti a me) sono capace di tutto!
Abbi pazienza Pink, io son contenta di vederti tutta felice, ma solo te! Per gli altri non son contenta neanche un po’! Son contenta per Allegri, Galliani e mr B, quello si, ma certamente non per Conte&co! Parlano di un anno in B che sembra che siano andati ai lavori forzati per quarant’anni, dicono che aspettano lo scudetto da sei anni e sembra che stiano parlando di ere geologiche… suvvia, che sarà mai!
Cara Pink, volevo dirti anche che non devi prendertela troppo se a Cagliari i tifosi del Cagliari sono “un po’ astiosi” nei confronti degli juventini (ma anche degli interisti o milanisti). La Juventus tra tutte le squadre italiane è forse quella che maggiormente è riuscita catalizzare in sé i sogni sportivi di persone che vengono da tutta Italia ed anche oltre: è diventata una grande squadra internazionale e fa bene ad essere fiera di esserlo. Ma per diventare grandissima ha perso un altro tipo di appartenenza: per pochissimi tifosi rappresenta Torino. Noi del Cagliari siamo pochi, ma la nostra squadra conserva un legame fortissimo con una città e con tutta una terra. Tu ami molto la tua città ed anche la tua squadra, quindi pensa a cosa può voler dire sommare questi due elementi: non sto dicendo che un tifoso del Cagliari sia più tifoso, ma forse nella media è meno equilibrato di uno juventino, perché aggiunge visceralità a visceralità, suscettibilità a suscettibilità. A me questa esagerazione di cui siamo affetti piace, anche se è sciocca mi fa una grande tenerezza! Quando al Sant’Elia sollevi gli occhi (sollevavi anzi) e vedi uno stormo di fenicotteri in volo e il vento ti porta il profumo del mare e qualcuno in campo all’improvviso rompe l’incanto e a te vengono in mente solo insulti in sardo, si sommano tanti di quei sentimenti che non invidierò mai nessuno Juventus Stadium, bellissimo quanto si vuole, e pieno, quanto mai potrà essere pieno uno stadio per il Cagliari, di persone che cantano in coro l’inno della loro “Signora”.  Quindi amica mia festeggia e non ti offendere: pensa a quello che sei capace di dire ad un interista e calcola così la tara. Dopo di che brinda pure a Ichnusa, e fai tutti gli sfottò che ti vengono in mente, ingiogazzata come una bimba di tre anni, divertiti moltissimo! Io troverò un modo per provare a spuntare la mia partita… D'altronde “vestire i suoi figli di rossoblù davvero non ha prezzo!”

La domenica del verdetto in trasferta

"Simili a degli eroi, abbiamo il cuore a strisce...". Sono passati tanti, tantissimi giorni da quel Rimini-Juventus che apriva il campionato di serie B nel campionato 06/07. Per me era l'anno decisivo per la laurea e la mia perla calcistica viveva il disastro del campionato cadetto per la sentenza su Calciopoli. Serie B, penalità, sembrava impossibile uscirne. Il 6 maggio finalmente la Juventus è uscita dal tunnel: dall'inferno al paradiso. Non sembrava la serata adatta per vincere un campionato, perché un punto dal Milan era veramente poco per parlare e non sembrava possibile che i rossoneri si lasciassero sfuggire un derby così. Goppai in trasferta a Trieste ha parole di fuoco sulla gestione dell'evento, cose a cui anche io non posso che associarmi: chiusi allo stadio dalle 15:30 con pioggoa, vento e freddo, trattati quasi da criminali. Questo non va bene. Ma passiamo al campo. Il Cagliari è messo benissimo in campo e non si venderà di certo per il risultato della Juve. Insomma, sarà una partita faticosissima. Conte è impassibile in panchina, in attesa delle notizie che arrivano anche dal derby di Milano. Doppia ansia, mentre il Cagliari è già matematicamente salvo e gioca forse con il cuore più leggero, ma vuole riscattarsi davanti ai propri tifosi. Si parte alla massima potenza, la partita sarà per tutta la durata fallosa e nervosa, si sente che c'è pressione. Dopo 6 minuti Vucinic sblocca il risultato: 1-0! Il gol è regolare o no? I giocatori del Cagliari non accennano nemmeno una protesta, diciamolo subito. Lascio stare le mie (ovvie) considerazioni e riporto il fatto che tutti i giornali e le testate sportive dicono che il gol era regolare a parte l'Unione Sarda e, come può confermare Goppai, la stessa foto è interpretata in maniera differente da due giornali. Che dire? A Milano l'Inter è in vantaggio: boato di Trieste!!! Conte? Impassibile. Si continua. Falli concessi, ammonizioni date e risparimate. Pinilla fa tremare la porta di Buffon e lo stadio, ma la palla era impercettibilmente fuori. Si va a riposo! Entra Cossu e il Cagliari si fa ancora più audace. Da Milano pessime notizie: prima un rigore inutile e finto per il Milan ("Ma non si vergognano?" urlo in preda alla rabbia!) poi il vantaggio: sempre Ibra. Oh, non è che sto zingaro ci rovina la festa? Torniamo a Trieste però.. Il rigore su Cossu è inesistente, il fallo era fuori area, ma l'ammonizione per Chiellini e la punizione dal limite erano da dare. Cambi, sostituzioni... La Juve raddoppia con un gol che sembra troppo bello per essere segnato da Borriello e infatti si tratta di un autogol di Canini. Mi dispiace per circa 5 secondi per Michele Canini più che altro, poi però esplodo! Prendiamoci 'sti 3 punti!! E' un autentico inferno per me! Ho la nausea fortissima, l'ansia e mi sta iniziando a venire da piangere. Sono sul punto di spegnere tutto quando un urlo lancinante: l'Inter è in vantaggio!!! Conte si sbraccia dalla panchina, l'impassibilità vacilla. Oh, forse ce la facciamo veramente!!! Cacchio che ansia! Lo stadio trema, mancano pochissimi minuti, io ho la nausea di nuovo fortissima, mancano 5 lunghissimi minuti di agonia, ma l'Inter fa il 4° gol! Non li riprendono più, no? E allora iniziamo a mugolare piano piano: i commentatori parlano di scudetto, io chiedo pietà e silenzio: sembro pazza e forse lo sono! E poi arriva il fischio finale... CAMPIONI D'ITALIA!!! 30 scudetti, 30!!! Non importa cos'hanno detto i tribunali, non importa che diranno le altre squadre: il nostro cuore bianconero dice 30 e 30 sono! Urlo, piango strepito: siamo tornati! Canzoni, sfottò e altri pianti al telefono con mio fratello, altro juventino doc. Matri, Quagliarella e Vidal bevono Ichnusa! Beviamo a questa squadra su cui nessuno avrebbe scommesso ad agosto, a noi e a quelli che c'erano con la squadra in B, al capitano che gioca la sua ultima (sigh) stagione a Torino. Non m'importa quello che diranno i tifosi del Cagliari che leggono queste righe (e sottolineaiamo che anche nel Tonara c'è uno juventino doc che ci sta tanto simpatico: Sergio Talloru), non me ne frega nulla! Io sono felice, felice anche per chi questo titolo ha saputo solo perderlo: il Milan. Caro Acciuga, ben ti sta! Caro Ibra, che non sei abituato a non vincere nulla (sua dichiarazione), appiccicati al muro! La Juve è Campione d'Italia, siamo Campioni d'Italia "e a culo tutto il resto" come dice Guccini! Che scorra l'alcool! Che inizi la festa! Ora si deve bere! Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus, nunc Saliaribus ornare puluinar deorum tempus erat dapibus, sodales, e grazie Orazio per le parole. Capitano, Gigi, Giorgio, io c'ero in B. C'ero con Platini, c'ero con Maifredi, con Lippi, a Roma per la Champions, in tribunale per la B. Questo titolo è anche mio! Io sono Campione d'Italia!!! Non per nulla la seconda maglia della Juve è rosa!
P.s.: Ma adesso me la levate una curiosità? Perché Cellino ha rapito Pepe dal microfono di Sky? Era una così bella visione, coperto solo d'asciugamano bianco... 
Alla prossima!!!

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