Un sabato ideale piano piano se ne va...
Un sabato ideale piano piano se ne va, se non fosse che quando si è impegnati in mille attività, piccole o grandi che siano, il tempo scorre tanto velocemente che è già domenica.
Ore 6,30: sveglia presto, sì, per fare colazione, docciarsi e poter sfruttare, alle ore 7 e 15 minuti, l’effetto sorpresa nella lavanderia dello studentato. Quando ci sono tre lavatrici e due asciugatrici per oltre decine persone è meglio sbrigarsi che trovarsi impelagati nel weekend con la roba sporca di una settimana ancora il lunedì. C’è gente ancora più scaltra, non farò nomi ma magari qualcuno ci può arrivare, che se ne infischia dei regolamenti e si fa il bucato anche in orario praticamente notturno (non consentito) [Ma a volte questa accortezza di alzarsi presto può essere vanificata dall'indecenza di trovare solo un'asciugatrice funzionante e allora dover ingegnarsi per far asciugare la roba di una settimana, asciugamani e lenzuala]. Nel frattempo che la lavatrice e l’asciugatrice facciano il loro dovere al meglio delle loro capacità ci si impegna in occupazioni di piccolo cabotaggio. Dal momento che la roba non si trasferisce autonomamente da una macchina all’altra e che bisogna scendere, quindi, dopo circa 58 minuti di carico di capi colorati per effettuare, dopo aver pulito il filtro lasciato solitamente sporco, l’asciugatura di 40-50minuti, conviene riempire il tempo o spolverando oppure leggendo le notizie su internet, le email e avviando la stesura dell’intervento sulla Stronzea. Altrimenti, se si è di turno di pulizie di domestiche, si cerca di compiere un miracolo in cucina o nei bagni sperando che qualche diavolo dopo che ha fatto le pentole non decida di metterci la coda e rovinarvi i piani.
Intorno alle 10, finita l’attività di bucato e piega della roba, si esce a far la spesa. Per una settimana. Non solo per il poco tempo che si ha ogni giorno ma anche per occupare quotidianamente il poco spazio riservatovi nel frigorifero che è sempre minacciato da qualche avvoltoio non sazio di quello che ha già. Con il n. 32 si scende a pochi metri da Lidl e Kaufland. Il primo è piccolo e allietato da spente cassiere che ripetono come un mantra monotonico “Hallo. Fünfzehn und sechsunddreissig, bitte. Vierzehn. Danke. Schönes Wochenende”. Ma anche vantaggioso per piatti già pronti, che, però, alle volte deludono. Prendete qui, mi raccomando, i succhi di frutta Naturalis e Punica e il formaggio con il pepe. Ottimo a colazione nel toast. L’altro, di gran lunga più grande e più fornito tanto da doverci girare in carrello, ha la pasta italiana e i sughi già pronti. Ha una scelta più vasta di giornali, detersivi e prodotti per la casa, salumi, prosciutti, formaggi, yogurt, bevande varie (non hanno tutta la gamma dei Punica e non ci sono i Naturalis, però tanta e tanta birra e alcol), salatini, merendine (ma non esistono qui quelle che non chiamiamo così) e anche carni. Talvolta già preparate. E quando ne prenderete una senza aver letto i condimenti, magari un banale cordon bleau…È dotato pure di un’area dolciumi vari da cui è meglio tenersi lontani se non si vuole finire in coma diabetico. Attenti agli anziani con i loro carrelli che si bloccano davanti all’ingresso di ogni corridoio. E non trattateli male. Lo faranno loro con voi. Alla cassa sarete rincuorati dalle cassiere che vi diranno il prezzo della vostra spesa con viso di sfida e sguardo assassino. [Un nuovo supermercato è stato scoperto, però, nel centro...]
Finito il giro dei supermercati, che può essere ricco di scoperte di negozi e cinema impensabili nei pressi, si torna a casa intorno alle 11,30 per riempire il frigo e lasciare da parte qualcosa per le emergenze. Si avvia il pranzo, si pseudo-apparecchia, si mangia contenti come una pasqua e poi, infilati i guanti, si puliscono le stoviglie e i piatti. Che trasgressione.
Il pomeriggio si passa in due modi a secondo del tempo meteorologico. In caso di maltempo, in casa a seguire la F1 oppure a leggere o ascoltare un po’ di musica o di televisione online (guardarla è trppo facile) oppure una bella passeggiata per la città, in caso di maltempo. O anche di sole, ovvio. Accompagnato, però, da nuvole.
Intorno alle 15/15,30 si esce, si sale a bordo del 32 e si arriva in 10 minuti dove volete. Scendete e fate due passi assieme al mondo per l’Hauptstraße. Meta prediletta di molti è Darmstadtzentrum dove Saturn, il tempio della tecnologia, la fa da padrone. File interminabili davanti al punto ristoro per un gelato, uno sneak o quant’altro. Per altri è Kaufhof Galeria, grande centro assimilabile alla Rinascente su 3 / 4 piani (anche in Bismarckplatz): abbigliamento uomo, donna e bambino, prodotti per la casa, profumi, dolciumi (ancora?), letture, giochi, sport, cartoleria ecc. Non vi piacciono i luoghi troppo affollati ? Entrate nelle librerie come la mega Thalia. Ogni tipo di lettura è qui. Come di gente. Volete un spuntino di sano pesce del Mare del Nord? Nordsee ha due negozi propri qui con pani farciti e un profumo da baleniera. Mettevi in fila. Una cioccolata calda? Un tè? Un gelato? Altro abbigliamento? Vuoi il cellulare nuovo? Vieni qui, ci sono catene, negozi specializzati, e non, che ti attirano con le loro porte perennemente aperte. O con i commessi e le commesse che ti affascineranno con offerte di cibo o orsetti che sparano bolle di sapone che ti invitano a entrare a comprare un golfino. Il tempo passerà rapidamente e spensieratamente. Sul serio, se poi ti porti con te un po’ di curiosità e meraviglia vedrai che ti divertirai pure. Destreggiarsi tra turisti americani in gruppo o tedesconi in libera uscita e qualche cane al guinzaglio che ti guarda mansueto e sorridente è veramente uno spasso. E' consigliabile per avere una prospettiva diversa del centro e rilassarsi deviare nei vialetti e vicoli verso il fiume e passeggiare lì tra le fontane e parchetti. Certo, ci passano lungo il fiume le macchine, però si possono ammirare le kneipe chiuse che si preparano per la serata o casette con porte piccole che fanno immaginare.
Dopo quasi 3 ore a zonzo è giunta l’ora, purtroppo, del rientro all’ovile (o al porcile se preferite). Preparazione della cena, ore 18,30, e della serata. Che finisce solitamente in pesce intorno alle 22,30 con qualche lettura in lingua originale o con l'ascolto della radio, magari scoprendo i grandi successi italiani. Wirklich? E poi a nanna.
Svuotati di non aver fatto niente di speciale o particolarmente faticoso.
Un sabato ideale piano piano se ne va, se non fosse che quando si è impegnati in mille attività, piccole o grandi che siano, il tempo scorre tanto velocemente che è già domenica.
Ore 6,30: sveglia presto, sì, per fare colazione, docciarsi e poter sfruttare, alle ore 7 e 15 minuti, l’effetto sorpresa nella lavanderia dello studentato. Quando ci sono tre lavatrici e due asciugatrici per oltre decine persone è meglio sbrigarsi che trovarsi impelagati nel weekend con la roba sporca di una settimana ancora il lunedì. C’è gente ancora più scaltra, non farò nomi ma magari qualcuno ci può arrivare, che se ne infischia dei regolamenti e si fa il bucato anche in orario praticamente notturno (non consentito) [Ma a volte questa accortezza di alzarsi presto può essere vanificata dall'indecenza di trovare solo un'asciugatrice funzionante e allora dover ingegnarsi per far asciugare la roba di una settimana, asciugamani e lenzuala]. Nel frattempo che la lavatrice e l’asciugatrice facciano il loro dovere al meglio delle loro capacità ci si impegna in occupazioni di piccolo cabotaggio. Dal momento che la roba non si trasferisce autonomamente da una macchina all’altra e che bisogna scendere, quindi, dopo circa 58 minuti di carico di capi colorati per effettuare, dopo aver pulito il filtro lasciato solitamente sporco, l’asciugatura di 40-50minuti, conviene riempire il tempo o spolverando oppure leggendo le notizie su internet, le email e avviando la stesura dell’intervento sulla Stronzea. Altrimenti, se si è di turno di pulizie di domestiche, si cerca di compiere un miracolo in cucina o nei bagni sperando che qualche diavolo dopo che ha fatto le pentole non decida di metterci la coda e rovinarvi i piani.
Intorno alle 10, finita l’attività di bucato e piega della roba, si esce a far la spesa. Per una settimana. Non solo per il poco tempo che si ha ogni giorno ma anche per occupare quotidianamente il poco spazio riservatovi nel frigorifero che è sempre minacciato da qualche avvoltoio non sazio di quello che ha già. Con il n. 32 si scende a pochi metri da Lidl e Kaufland. Il primo è piccolo e allietato da spente cassiere che ripetono come un mantra monotonico “Hallo. Fünfzehn und sechsunddreissig, bitte. Vierzehn. Danke. Schönes Wochenende”. Ma anche vantaggioso per piatti già pronti, che, però, alle volte deludono. Prendete qui, mi raccomando, i succhi di frutta Naturalis e Punica e il formaggio con il pepe. Ottimo a colazione nel toast. L’altro, di gran lunga più grande e più fornito tanto da doverci girare in carrello, ha la pasta italiana e i sughi già pronti. Ha una scelta più vasta di giornali, detersivi e prodotti per la casa, salumi, prosciutti, formaggi, yogurt, bevande varie (non hanno tutta la gamma dei Punica e non ci sono i Naturalis, però tanta e tanta birra e alcol), salatini, merendine (ma non esistono qui quelle che non chiamiamo così) e anche carni. Talvolta già preparate. E quando ne prenderete una senza aver letto i condimenti, magari un banale cordon bleau…È dotato pure di un’area dolciumi vari da cui è meglio tenersi lontani se non si vuole finire in coma diabetico. Attenti agli anziani con i loro carrelli che si bloccano davanti all’ingresso di ogni corridoio. E non trattateli male. Lo faranno loro con voi. Alla cassa sarete rincuorati dalle cassiere che vi diranno il prezzo della vostra spesa con viso di sfida e sguardo assassino. [Un nuovo supermercato è stato scoperto, però, nel centro...]
Finito il giro dei supermercati, che può essere ricco di scoperte di negozi e cinema impensabili nei pressi, si torna a casa intorno alle 11,30 per riempire il frigo e lasciare da parte qualcosa per le emergenze. Si avvia il pranzo, si pseudo-apparecchia, si mangia contenti come una pasqua e poi, infilati i guanti, si puliscono le stoviglie e i piatti. Che trasgressione.
Il pomeriggio si passa in due modi a secondo del tempo meteorologico. In caso di maltempo, in casa a seguire la F1 oppure a leggere o ascoltare un po’ di musica o di televisione online (guardarla è trppo facile) oppure una bella passeggiata per la città, in caso di maltempo. O anche di sole, ovvio. Accompagnato, però, da nuvole.
Intorno alle 15/15,30 si esce, si sale a bordo del 32 e si arriva in 10 minuti dove volete. Scendete e fate due passi assieme al mondo per l’Hauptstraße. Meta prediletta di molti è Darmstadtzentrum dove Saturn, il tempio della tecnologia, la fa da padrone. File interminabili davanti al punto ristoro per un gelato, uno sneak o quant’altro. Per altri è Kaufhof Galeria, grande centro assimilabile alla Rinascente su 3 / 4 piani (anche in Bismarckplatz): abbigliamento uomo, donna e bambino, prodotti per la casa, profumi, dolciumi (ancora?), letture, giochi, sport, cartoleria ecc. Non vi piacciono i luoghi troppo affollati ? Entrate nelle librerie come la mega Thalia. Ogni tipo di lettura è qui. Come di gente. Volete un spuntino di sano pesce del Mare del Nord? Nordsee ha due negozi propri qui con pani farciti e un profumo da baleniera. Mettevi in fila. Una cioccolata calda? Un tè? Un gelato? Altro abbigliamento? Vuoi il cellulare nuovo? Vieni qui, ci sono catene, negozi specializzati, e non, che ti attirano con le loro porte perennemente aperte. O con i commessi e le commesse che ti affascineranno con offerte di cibo o orsetti che sparano bolle di sapone che ti invitano a entrare a comprare un golfino. Il tempo passerà rapidamente e spensieratamente. Sul serio, se poi ti porti con te un po’ di curiosità e meraviglia vedrai che ti divertirai pure. Destreggiarsi tra turisti americani in gruppo o tedesconi in libera uscita e qualche cane al guinzaglio che ti guarda mansueto e sorridente è veramente uno spasso. E' consigliabile per avere una prospettiva diversa del centro e rilassarsi deviare nei vialetti e vicoli verso il fiume e passeggiare lì tra le fontane e parchetti. Certo, ci passano lungo il fiume le macchine, però si possono ammirare le kneipe chiuse che si preparano per la serata o casette con porte piccole che fanno immaginare.
Dopo quasi 3 ore a zonzo è giunta l’ora, purtroppo, del rientro all’ovile (o al porcile se preferite). Preparazione della cena, ore 18,30, e della serata. Che finisce solitamente in pesce intorno alle 22,30 con qualche lettura in lingua originale o con l'ascolto della radio, magari scoprendo i grandi successi italiani. Wirklich? E poi a nanna.
Svuotati di non aver fatto niente di speciale o particolarmente faticoso.
Paul_Blau_Vierzig
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