Sole: A Cagliari
(lat. 39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il sole sorge
alle 6:12 e tramonta alle 20:27.
Luna: Luna
calante. Luna nuova il 19 di maggio.
Onomastici: Tanti
auguri a tutte coloro e tutti coloro che portano il nome di: Fatima,
Gemma, Natale e Vittore (13 maggio); Mattia,
Costanzo, Felice e Fortunato, Gallo e
Ponzio (14 maggio); Achilleo, Liberatore,
Ruperto (15 maggio); Fiorenzo, Onorato, Ubaldo
(16 maggio); Emiliano, Giulia, Restituta (17
maggio); Giovanni, Ioscoro, Guglielmo e Potamone
(18 maggio); Celestino, Crispino, Maria Bernarda,
Urbano (19 maggio).
Il Santo: Il 18 di
maggio la Chiesa ricorda san Venanzio. Venanzio, bimbo di un
anno, fu martirizzato a Camerino nel 251. È patrono di Camerino;
patrono dei deputati; invocato per evitare le cadute; protettore
degli orti contro le gelate tardive.
Il nome: Questa
settimana vi propongo un nome particolare, forse non bellissimo, ma a
suo modo elegante, oserei dire nobile: Ubaldo. Probabilmente
di derivazione sassone ha il significato di “forte soccorritore”.
È usato anche nel femminile Ubalda, forse ancor più nobiliare
dell’originale; e nelle varianti Ubaldino, Ubaldina, Ubaldesca. In
Italia si chiamano Ubaldo poco più di quindicimilacinquecento
persone, cioè circa lo 0,026% della popolazione. È al
trecentottantaquattresimo posto nella classifica dei nomi più
comuni. È maggiormente diffuso nel Lazio (13,5%), in Toscana (12,2%)
e Lombardia (10,4%); è meno rappresentato in Basilicata (0,2%) e
Molise (0,2%).
Compleanni storici:
Tantissimi auguri a Claudio Baglioni, nato il 16 maggio 1951.
Questa settimana
accadde: Il 13 maggio 1909 partì, da piazzale Loreto, a Milano,
il Primo Giro d’Italia di ciclismo. 8 tappe per 2448
chilometri. Vinse Luigi Ganna.
Feste e ricorrenze: È
la Festa della Mamma. Le origini di questa festa sono molto
antiche e legate ai culti delle divinità femminili della fertilità.
In epoca moderna, però, l’idea di questa festa nacque in un ambito
completamente diverso: nel 1870 fu proposta negli Stati Uniti
d’America da Julia Ward Howe, una attivista per
l’abolizione della schiavitù, come momento di riflessione contro
la guerra. La sua istituzione fu ufficializzata nel 1914 dal
presidente Wilson e festeggiata la seconda domenica di
maggio. La data rimane valida anche oggi in molti Paesi del
mondo, tra cui l’Italia; in altri viene comunque festeggiata
nel mese di maggio; in Norvegia a febbraio, in alcuni paesi
dell’ex blocco sovietico (Moldavia, Romania ecc) a marzo, in
Irlanda e nel Regno Unito la quarta domenica di
quaresima, in Thailandia e Costa Rica ad agosto, in
Bielorussia e Argentina ad ottobre, in Russia a
novembre, a Panama e in Indonesia a dicembre. Ovunque
siano, auguri a tutte, ma proprio tutte le mamme. A quelle che hanno
partorito, a coloro che hanno cresciuto figli nati degli altri, ma
diventati ancora più propri di quelli di sangue; a quelle che lo
sono nell’anima, nello spirito o anche solo nel desiderio immenso
di esserlo; alle mamme giovani e a quelle con i capelli bianchi; a
quelle che verranno festeggiate, ma soprattutto a quelle di cui
nessuno si ricorda; alle mamme delle idee e degli ideali, che li
gestano nel buio e nel nascondimento, che li partoriscono nelle
difficoltà e nei pericoli, che li nutrono con il latte della
speranza e sacrificano se stesse per vederli liberi; a tutte coloro
che ogni incontro è occasione di maternità, perché ogni persona è
per loro un figlio da generare per la vita, da nutrire per la
grandezza e da crescere per la liberta. Insomma, auguri a tutte le
donne, e anche gli uomini, che sanno essere “mamma”!!!
Il Lama racconta: Il
papà chiede ad Alessio, cinque anni: “Che cosa ti piace di più
del papà?”. E Alessio, dopo aver riflettuto un po’: “La
mamma”. (Bruno Ferrero, La cosa più bella del papà. C’è
qualcuno lassù).
Così parlò zio Gecob:
Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne
l’etterna pace così è germinato questo fiore.
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