Caro Babbo Natale,
scriverti è sempre
bellissimo!
È parlare a cuore a
cuore con il Tempo, è sognare con una penna in mano, è vivere
alcuni minuti immersa nel Desiderio, disperso tra le Stelle...
per questo e per altri
mille e mille motivi, mio buon Vecchio, sono qui e scrivo.
Caro Babbo Natale,
quest'anno sono stata buona.
Buona come gli impegni
presi e portati avanti, buona come i sacrifici fatti. Buona come le
scelte dolorose, ma necessarie. Buona come il pane del dono, che ho
provato ad essere, e come il vino, perché anche io invecchio e si
vede da tante cose. Buona come il sapore delle storie e il calore
degli abbracci.
Caro Babbo Natale,
quest'anno sono stata buona, così, come ti ho spiegato. O almeno ci
ho provato, perché non è stato un anno facile, no no. E non lo so
se basti essere buona così, perché i segnali che mi giungono di
rimando non sono sempre univoci e concordi.
Però, se non sono stata
abbastanza buona, poco importa di fronte a te, perché tu buono lo
sei davvero, e sempre. Buono e comprensivo. Buono e saggio, di quella
saggezza che ti fa essere giusto e generoso insieme.
Di materiale, per me, non
ho niente da chiederti, Babbo. Imparo sempre di più ad essere sobria
e a sapermi accontentare. Conservami la capacità di sacrificio e
quella di saper dosare le rinunce necessarie ai piccoli sfizi che
portano sorriso, e questo mi basterà.
Per la mia famiglia ti
chiedo un po' di stabilità e un po' di pace... e se proprio non si
può avere pace ti chiedo una bella tregua, di quelle
abbastanza lunghe da aver il tempo di riparare le crepe ai muri e
ricostruire i ponti sui fossati. Dalle tregue si riparte, starà a
noi, se saremo bravi e sapremo essere riconoscenti dei tuoi doni,
ripartire verso la giusta direzione.
Invece ho tanti sogni e
desideri immateriali, piccoli e grandi, sia per me che per tutti
coloro che porto nel cuore, amici e sorelle, amiche e fratelli,
vicini e lontani... te li dico ora, ma non è necessario che arrivino
tutti nella Notte Santa: tu fruga in fondo al sacco, quando ti
capita, e vedi se c'è qualcosa per noi; distribuiscili nel tempo,
quando vuoi e sai, saranno come una ventata fresca, profumata di pini
e abeti, di muschio e di frutta candita, e saremo felici che ti
ricordi di noi!
Allora... non farci
mancare la luce del mattino e un po' di tempo per abituarci al nuovo
giorno e ringraziare. Non farci mancare qualche raggio di sole, la
carezza del vento, la freschezza della pioggia e lo stupore
dell'arcobaleno. La tempesta e il sereno, il freddo che invita al
riposo, una bella coperta calda e un buon libro. Non farci mancare il
silenzio, la giusta dose di solitudine e un po' di compagnia, il
dialogo e il confronto. Non farci mancare il sorriso, la pazienza, la
speranza e la fiducia. Regalaci il tempo di gustare una passeggiata
sul bagnasciuga, di ammirare sa Gente Arrubia, di scattare qualche
buona foto, di camminare nel bosco, di arrampicarci in mezzo alla
macchia, di andare incontro alla sera ascoltando il tramonto, di
vivere la notte, veder sorgere la luna e guardare le stelle. Regalaci
il tempo per un caffé da chiacchierare fitto e per un aperitivo da
ridere insieme. Ma soprattutto non farci mancare gli abbracci della
sera, le ninnananne sussurrate, qualcuno a cui promettere “a
domani”...
...un viaggio, un
incontro, una danza, un canto, un racconto, un fuoco e un bicchiere
di vino!
A me, poi, manda il
maestrale con delle buone storie da ascoltare, qualcuna per imparare,
altre da raccontare... e sarò felice!
Grazie, davvero
ti aspetto con una
piccola fiamma vicino al Bambino
con i giochi di luce
dell'Albero
e un canto nel cuore
tua Violet
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