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Stiletto sport - Il Calcio visto dai tacchi a spillo


La domenica che è sempre domenica.

Domenica è sempre domenica diceva la canzone, e anche questa domenica è domenica, lunga, anticipata, spalmata a tutte le ore, tanto da perdersi le partite, Red per esempio si era del tutto scordata che il derby di Torino fosse a un orario strano. Comunque sabato la Roma batte il Bologna con gol del Ninja, evviva evviva evviva Radja, gridano Red e Violet, e non perde il treno mentre il pranzo della domenica vede il Verona vincitore sul Livorno.
Il Cagliari di Red va in scena a Milano alle tre, con qualche novità, qualche esperimento, qualche malumore ormai congenito in questo campionato e con qualche bella speranza. I mazarriani nerazzurri fanno una figura barbina, come al solito, il Cagliari dà segni di ripresa rispetto alle ultime partite. Certo, siamo a lutto per l'esonero di Pulga, al quale vogliamo tanto bene e che ringraziamo per tutto quel che ha fatto in rosso blu e per il sol fatto di essere un signore come se ne vedono pochi in giro. Il Cagliari mostra che il centro campo con i nuovi innesti gira nonostante l'assenza del nostro adorabile capitano. Al 39' Jesus gioca a pallamano in area e Pinilla realizza il rigore, si esulta ma deve passare ancora troppo tempo. Purtoppo alla ripresa l'ingresso di Icardi aggiusta un po' l'Inter, non tanto, ma quel che basta a servire a Rolando la palla del pareggio. Ma il Cagliari non perde la testa nemmeno dopo la sostituzione forzata di Cossu per infortunio e nel finale di partita in 10 per l'infortunio di Astori quando i cambi erano ormai finiti. Torniamo a casa con un punto prezioso e addirittura qualche rimpianto. Di Mazarri e le sue sciocchezze non parlo, parla il suo piagnucolare insulso e fastidioso!
Per la Juventus di Pink c'era il derby all'ora del the (quella in Italia perlomeno). Ore 18 davanti alla tv per capire se Torino possa tingersi di bianconero o no. Che cosa resta? Molto poco a dire la verità. Miss Pink non è contenta, ma non tanto per la prestazione della squadra (che, vabbé, può starci una partita meno brillante del solito), ma per tutto il resto. Perdonatela quindi se oggi non vi parla della partita, ma di altro. Cominciamo dalle polemiche: episodi di gioco che potevano davvero essere rivisti meglio, una curva che non le è piaciuta per niente. Eppure su Superga credeva di essere arrivata al limite quando ha visto un noto tifoso del Cagliari ninnare il proprio bimbo con un coro da stadio poco felice a riguardo (che non riportiamo per motivi ovvi di decenza), ma al peggio non c'è limite. Non bastano gli insulti a Dessena a farle vomitare l'idea del tifoso, c'è pure quello striscione raccapricciante. Dunque, se essere tifosi vuol dire esporre in curva striscioni imbarazzanti e grevi e insultare malamente un proprio calciatore per aver aderito ad una santissima campagna contro l'omofobia nello sport, Pink non è tifosa. Troverà per se stessa un'altra definizione, ma quella di tifosa non le si addice. Oppure forse sono queste persone in torto marcio e Pink ha ragione a pensare che ci sta sempre tutto finché si prende con ironia, perché non c'è ironia in uno striscione che ricorda una strage di persone. Né c'è ironia ad insultare pesantemente un calciatore su internet, da qualsiasi tifoseria provengano gli insulti (e purtroppo c'è da dire che erano da parte dei tifosi del Cagliari). Non c'è ironia, c'è ignoranza abbondante. C'è idiozia, stupidità, vigliaccheria. Il calcio pulito, bello, riguarda anche i tifosi. Sugli episodi arbitrali Pink non si vuole soffermare più di tanto, se non altro perché ricorda bene entrate di Gilik che andavano punite con il carcere e che non furono nemmeno sanzionate. Quindi, va bene, prendiamo le cose come vengono, che siano pro o contro. Fosse stato al contrario, non sarebbe stato giusto recriminare lo stesso. D'altronde parliamo della Juve, non di Mazzarri. Per la cronaca la partita è finita 1-0 per la Juve, con un gol straordinario di Tevez. E ancora per la cronaca, ieri si è giocato il ritorno di coppa UEFA, che ha visto la Juve imporsi sul Trabzonspor per 2 a 0 con gol di Vidal e Osvaldo. Quindi si passa il turno, si fa un passo avanti sulla strada di casa (beh, la finale sarà proprio allo Juventus Stadium!) in attesa di trovare i violacei della Fiorentina al prossimo turno. Uh, e domenica c'è il Milan.
Visto che ci siamo anche Red vuole dire due parole su queste cose brutte che sono successe. Red è tifosa, sono loro a non esserlo. Red non si sognerebbe mai di insultare un giocatore perché sceglie una battaglia di giustizia e di libertà, non lo insulterebbe mai neppure perché è nero, o perché è verde a pois viola, nessuno sportivo lo farebbe. Un tifoso sostiene la propria squadra, non esaspera gli animi, non fa venir voglia ai ragazzi di andare via o di fare un bel gestaccio alla curva. Un tifoso sa vincere e sa ancor più perdere, perché un tifoso ama lo sport. E lo sport non può ammettere razzismo, il gioco di squadra non funziona se ci sono discriminazioni. Per questo Red spera con tutto il cuore di vedere, nella prossima partita, tutti i giocatori rossoblù in campo con i lacci arcobaleno. E via i violenti e i razzisti dagli stadi, e anche dalla circolazione!
Poi, Chievo - Catania 2-0, il Milan batte la Samp per 2-0 (una fuga sul Cagliari? Non ci sfuggirai, dice Red), Udinese e Atalanta pareggiano, la Lazio batte il Sassuolo, lunedì in un orario insospettabile la Fiorentina pareggia con il Parma e poi il Napoli col Genoa.
Non di solo calcio vive l'uomo, quindi vi diremo che gli omoni del rugby si fanno fregare dagli scozzesi a un minuto e mezzo dalla fine dopo un meraviglioso primo tempo e un secondo tempo decisamente peggiore. Le signore del rugby invece vincono ancora e sono in corsa per il titolo del sei nazioni!
Il basket ci porta grandissime emozioni: la Dinamo Sassari passa, unica italiana, agli ottavi di Eurocup. L'ultimo quarto contro i campioni di Germania è una delle migliori opere d'arte sportiva che si siano visti negli ultimi anni, in campionato contro Varese polverizza il primato di percentuale di realizzazione da tre in Italia. Insomma, se potete seguite qualche partita di questa grande squadra, il divertimento è assicurato!
Dulcis in fundo, il nostro amatissimo Tonara. In campionato si va in casa del Sorso, e si sospira. 1-0, zero punti, niente da fare! In settimana però c'è il ritorno delle semifinali di coppa Italia: a su Nuratze i nostri beniamini stendono l'Ozierese con una doppietta di un grande Ale Tocco e il punto messo dal nostro bomber Calaresu: è finale!!! 
Alla prossima settimana!
Così parlò nonna Nenna: e si, ero una delle prime abbonate al sant'Elia!

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Sole A Cagliari (lat. 39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il Sole sorge alle 6:51 e tramonta alle 19:53. Luna La Luna è calante. Luna Nuova il 4 settembre. Cielo del Mese, i Pianeti Giove è l’astro più luminoso della seconda parte della notte. Appare ad oriente e già prima del sorgere del Sole è già molto alto in cielo a Sud-Est . Il pianeta si trova nella costellazione dei Gemelli . Degni di nota i suoi quattro satelliti, Io , Europa , Ganimede e Callisto , che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore, creando spettacolari configurazioni. I Santi 2 settembre: san Zenone e figli 3 settembre: san Gregorio Magno 4 settembre: santa Rosalia 5 settembre: beata Madre Teresa di Calcutta 6 settembre: sant’Umberto 7 settembre: san Grato 8 settembre: Natività della Beata Maria Vergine La Notizia del Giorno… un Anno Dopo Avventure spaziali nelle grotte sarde (L’Unione Sarda, Ediz

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Il campione del giorno è: Enrico Albertosi . Quando la nazionale italiana era rossoblù. Indubbiamente uno dei portieri migliori che l'Italia calcistica abbia mai avuto. Cresciuto nella Fiorentina, passa poi al Cagliari nel 1968. Due anni dopo vincerà lo scudetto stabilento il record del minr numero di reti subite in una stagione. Con la nazionale vince l'Europeo del 1968, dove però a causa di un infortunio deve cedere il posto a Zoff nella fase finale. Sarà tra i protagonisti del Mondiale del 1970, dove sarà lui a difendere la porta dell'Italia nella celeberrima semifinale Italia-Germania 4-3.

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