Al voto, al voto! (ovvero al lupo, al lupo?)
Tra poche ore in Sardegna saremo chiamati a votare per
eleggere il nuovo consiglio e il nuovo presidente della regione.
Che cosa
difficile!
Che siate elettori entusiasti o disillusi non è mica facile andare a
votare: si potrà vincere, perdere, o addirittura pareggiare, e in ogni caso per
un giorno sarà, o dovrebbe essere, a tutti più evidente il proprio ruolo di
corresponsabilità a ciò che succede nella nostra politica e nella nostra
società. Non è mica uno scherzo!
Per questo nulla deve essere lasciato al caso: non la scelta
tra votare e non votare, non il simbolo da barrare, non il candidato da
indicare, né tanto meno l’abbigliamento con cui recarsi al seggio!
Non posso consigliarvi nulla sul se, sul cosa o sul chi
votare, visto che la giornata di oggi prevede per tutti silenzio e riflessione,
ma ovviamente posso consigliarvi su come costruire il vostro look da elezioni.
Per iniziare, dovete far attenzione ai colori e agli
accostamenti: la giornata sarà già abbastanza difficile e straziante, soprattutto per gli aventi una coscienza civica, quindi non si sente alcun bisogno di deprimerla
ulteriormente con abbinamenti sbagliati!
In secondo luogo, ricordate sempre che i colori hanno un grande potere sulla
mente e sull’umore: scegliete il vostro abbigliamento come se doveste colorare
il mondo. Mi spiego meglio: di che colore vorreste che diventasse la Sardegna? Nella
politica ma anche nella società, intendo. Scegliete il colore e portatelo a
spasso per la vostra città. Proviamo a curare la nostra terra con la cromoterapia,
come lei fa con noi quando al mattino ci raddrizza l’umore con l’azzurro del
cielo e lo smeraldo del mare, col rosso dei papaveri che fanno capolino lungo
le linee della ferrovia, e con tutte le altre meraviglie colorate che ci
dispensa ogni giorno. E poi i colori portano fortuna, bisogna tenerseli stretti, come fa un tifoso allo stadio!
Se non credete all’importanza delle scelte cromatiche
durante le tornate elettorali proverò a portarvi un esempio che è stato sotto gli occhi di
tutti. Pensate alle scorse politiche. Alle primarie Bersani si presentò con un
bel maglione pervinca. Poi ci fu una campagna elettorale il cui tema principale
era l’animalier, possibilmente da sbiadito tendente allo smacchiato, infine il giorno delle elezioni... Cosa fece il segretario per darsi il colpo di grazia? Mi si presentò al seggio
vestito con un maglioncino in misto cashmere infiltrito celestino spento color
prima maglia del Napoli. Ma come poteva pensare di vincere! Ma quando mai! Ma
come ti vesti? Lo notai subito, e le mie previsioni di sciagura furono presto confermate,
con gli interessi.
Ora mi credete?
Dopo la cromoterapia e la scaramanzia, il mio terzo
consiglio è questo: indossate almeno un elemento apotropaico. E’ importante, lo
dico per voi: ci passa di tutto da un seggio, meglio avere un abbigliamento che
tenga lontani gli spiriti cattivi, visto che ancora nessuno si decide a montare una
bella maschera fenicia o un gorgoneion
sulle tende delle cabine elettorali.
Ultimo consiglio: non siate troppo seriosi. Solo una cosa è
davvero in grado di farci salvare tutti da questa crisi: l’ironia. Unita all’impegno,
alla responsabilità, al coraggio, all’onestà, e a tutte queste doti meravigliose
che speriamo di trovare nel prossimo governo regionale, doti che potranno
migliorare le cose, ridimensionare la povertà, aumentare la solidarietà, creare
lavoro, tutelare l’ambiente e la cultura… Ma, ammesso che il miracolo avvenga,
che vinca il migliore e che crei la miglior giunta possibile, senza ironia
vivremmo in una società triste e col fegato così grosso e spappolato da non
farci godere di nessuno dei traguardi duramente raggiunti. Quindi portiamola a
spasso con noi, già da domani.
Il consiglio per lui:
i calzini bianchi non possono in nessun caso essere apotropaici, chiaro?
Vi lascio condividendo con voi la scelta del mio look. Approfittando
della primavera che in questi giorni ci grazia, opterò un abbigliamento casual
e informale: blu jeans skinny, maglia con stampa, giacca in pelle da
motociclista, scarpino maschile in vernice, borsa in velluto rigato modello bertula
(ché un po’ di sardegna ci vuole). E a questo punto:
In bocca al lupo a tutti! (Cappuccetto Red)
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