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Stiletto sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo



La domenica dell'importanza dei numeri primi (o dell'assenza di importanza dei numeri)



"30 giorni ha Novembre, con April, Giugno e Settembre, di 28 ce n'è uno, e la Juve he na 31!!!" 31, che bel numero primo!!! Un numero da primi!
Salvate Pink che da domenica scorsa ammorba l'aria circostante con questa filastrocca ritoccata ad hoc in occasione dello scudetto della Juve. Scudetto festeggiato dalla nostra Pink a casa di un tenero, giovane interista, bagnato abbondantemente con il vino Mamaioa Rosso (noi, e chi ci segue lo sa, siamo fan straordinarie dei vini della Cantina Lilliu, ma ogni tanto gradiamo anche qualcos'altro!) e con degli eclair veramente notevoli. Lo scudetto numero 31 (perché sono 31 e su questo non si accettano critiche) arriva con un rigore di Vidal e non importa molto se sarebbe stato meglio vincere con un gol su azione, una bella azione di quelle di genio e fantasia con un gol spettacolare, perché come sempre la destinazione è importante, ma quello che conta è il viaggio. Perdonatemi (è Pink che scrive qui!) se stavolta della partita parlo poco, ma il viaggio di questa Juve verso lo scudetto è stato bello, lungo ed emozionante. Non è una sciocchezza dire che questo scudetto è stato molto più difficile da conquistare, perché ripetersi, dimostrare che non si è arrivato in cima per una botta di culo, è complicato. Poi certo,  a due giornate dalla fine i punti di vantaggio sulla seconda in classifica sono 11 e sono tali da qualche giornata ormai. Ed è anche vero che la Juve è stata prima in classifica dalla prima all'ultima giornata di questo cmapionato, e non si muove dalla vetta dal sorpasso che fece al Milan l'anno scorso. Insomma, sono soddisfazioni queste. Ed è stato un campionato in cui si è tentato inutilmente di trovare un anti-Juve, perché di anti-Juve non ce n'è stata nessuna, nessuna ha retto il ritmo. Inutilmente si è tentato di dire che la Juve di quest'anno era meno forte di quella dell'anno scorso, che con la Champions in mezzo sarebbe crollata, che in Europa avrebbe fatto una figura pessima, che la squalifica di Conte e lo scandalo del calcioscommesse l'avrebbero ridimensionata. I fatti hanno dimostrato che la squadra di Conte, forse nelle parole e nella tecnica meno forte, ha dimostrato che le parole contano molto poco e che l'unica arma per rifarsi sono i fatto concreti, le vittorie, i punti in classifica e i traguardi conquistati. E in Europa non ha mica fatto schifo! Arrivare tra le prime 8 è una grande soddisfazione per chi sembrava destinato ad uscire al girone di qualificazione. E' vero che la strada da fare è tanta, ma non basta un anno e forse nemmeno due per colmare il gap, ma l'importante è esserci e dare battaglia. Lo scandalo del calcioscomesse non ci ha scalfito, che in panchina ci fosse Carrera o Alessio o Conte la Juve ha provato a vincere e c'è anche riuscita spesso. Era impossibile replicare l'imbattibilità, ma 3 sconfitte ci possono anche stare. la Juve non è stata ridimensionata, ma ha lottato ancora più forte ed ora ha vinto. E sono 31, senza se e senza ma! Che ora sia festa, una gran festa per tutti! A Bergamo, mercoledì, la Juve ha continuato a costruire il suo tentativo di afre il record di punti vincendo grazie ad un gol geniale di Matri imbeccato da un lancio altrettanto geniale di quel mito che è Andrea Pirlo. E stasera la marcia verso il record passa dallo Juventus Stadium, dalla sfida contro il Cagliari, dal "derby stronzo"!!! Red aggiunge solo il suo commento: "che brutti su rigore", che è ineccepibile, dato il suo spiccato senso estetico.
E il Cagliari? Siccome Red è onesta dirà: "che brutto 0-0 e che brutto 1-0". Ma come Pink si festeggia il suo scudetto (lasciamo stare i numeri alla fantasia di ognuno), Red si festeggia la salvezza. Lo fa con Violet, con un orecchino rosso e uno blu, mutande rosse e reggiseno blu, leggins blu e vestito rosso, giacca blu e capelli rossi, ombretto blu e rossetto rosso. E in tal guisa incontra anche Gigi Riva: cosa volete di più? Qualcosina ci sarebbe: toglierci sassolini dalle scarpe! "Il Cagliari quest'anno scenderà in B": a Red l'ha detto una caterva di gente. Tutta più o meno arrabbiata per diversi motivi, perché Cellino è antipatico, perché Nainggolan snobba la Signora, perché il sindaco ha ragione, perché bisogna sempre ribadire chi è una provinciale e chi no, perché mandare via mister Donadoni per due sfigati Rossoblù fino al midollo è stupido e via discorrendo. E invece la nostra salvezza è da incorniciare, perché parla di tenacia e di voglia di riscatto, di una tifoseria che in Italia se la sognano così composta nonostante tutto quello che è successo. Nell'Italia in cui si vota chi forse restituisce l'IMU gli unici a rifiutare i rimborsi sono stati i tifosi del Cagliari e la squadra li ha premiati con un girone di ritorno da sogno. Le ultime partite sono state opache? E chi se ne frega! Il Cagliari ha fatto il suo piccolo capolavoro, perché ci sono salvezze che valgono più di un mondiale, e questa per Red lo è. E non importa cosa succederà domani: se la Signora festeggia il "31" noi festeggiamo una strameritatissima A, e quante salvezze ho festeggiato non lo so, ma so che non ce n'è una uguale all'altra!
Pink precisa solo che spesso si pensa che siano i giocatori a snobbare le squadre, ma accade anche che i giocatori non rientrino più nei piani delle squadre sia in termini di mancato acquisto, sia di cessioni. Quanto a lei, si augura di vederlo quanto prima in bianconero. 
E ora ce n'è un'altra di salvezza da agguantare: il nostro Tonara ha un triangolare da vincere per la Promozione, e oggi finale di coppa Italia alle 16 contro il Sant'Antioco a Sammassi! Vogliamo concentrarci e fare il tifo per i nostri amati beniamini?

Così parlò Mamma Antonia: Perché il Cagliari, figlia mia, si ama!
Così disse zia Dolly: Sarà pure bravo, ma lo zingaro no!
Alla prossima dalle vostre Giggi's Angels!

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