La domenica del pareggio didattico.
Siamo alla seconda di campionato
nella “serie cadetta” e le cugurre si sentono un po’ meglio. Su Casteddu ha pareggiato, facendosi fregare da un calcio di punizione al novantaquattresimo
minuto. Neanche il tempo di rimettere in gioco il pallone per provare un
miracolo. La cosa strana è che al gol della Ternana non ho pensato “porca
miseria”, non ho nemmeno pensato di indicare la strada più breve per quel paese
a Valjent e a tutta la sua genealogia. Cioè, non è che proprio proprio non l’ho
fatto, ma dopo. Dopo cosa? Dopo il sospiro di sollievo: non siamo la Juventus
della B. Non siamo quella cosa brutta, capito? Caso chiuso, non ditelo più,
che, come è chiaro, porta sfiga! Ditelo al Livorno, se ne avete il coraggio!
Ma ora riavvolgiamo il nastro e
partiamo dall’inizio, ché questa partita non è stata solo il risultato, ma è
stata tutta molto importante e istruttiva su cosa sia un campionato di serie B e
sul perché a me non dispiaccia affatto.
La serie B è un’allegra fiera del
randello. È inutile che un arbitro si agiti e tiri fuori centocinquantotto
cartellini in cinque minuti, tutti continueranno a randellare qua e là a
piacimento e sarà lui, prima o poi, a rilassarsi come fosse la mamma di sei
gemelli treenni iperattivi. Alla fine male che vada si va al pronto soccorso,
ma nel frattempo si dovrà pur vivere!
In serie B si corre come
“mincidissi”, per usare il termine tecnico più corretto, insegnatomi da nonna
Nenna. La cosa buona è che la Ternana ha attaccato ad avere i crampi a metà partita
e noi no. La cosa meno buona è che anziché alzare il ritmo e stenderli
fisicamente l’abbiamo abbassato e ci hanno fregato su calcio piazzato. Voglio
dire, se fossero stati tutti accasciati Murru non avrebbe avuto bisogno di far
fallo contro nessuno, mica saltiamo sulle caviglie dei feriti, noi!
In serie B le principessine
“torranta a pe’ in terra”. Scendono dal cocchio. Non ce n’è, se fai la
principessina un lampo ti coglie all’istante e perdi la partita con disonore e
sberleffo, non c’è verso. Il fatto che la partita sia stata pareggiata è quindi un
ottimo segnale, vuol dire che non ci siamo "imprincipessiniti" troppo, e se la
lezione verrà colta tempestivamente il fatto che sia giunta alla seconda
giornata è un fattore assolutamente positivo!
Anche perché mica giocavamo da
soli! La Ternana corre come una mincidissa con il coltello tra i denti in serie
B dal 2012, mentre noi in serie A negli ultimi anni, diciamo la verità, i coltelli ci
siamo dimenticati anche cosa fossero e quando l’anno scorso mister Zeman si è
messo a far fare i gradoni, tra i tifosi c’era gente che diceva “ma cosa ce ne
facciamo di correre, dobbiamo segnare!”. Il cambio di mentalità è notevole, e
mi pare che chi della vecchia rosa ha scelto di restare lo stia sposando con
grande efficacia e umiltà.
Per esempio, sarà avvantaggiato perché a
Tonara, ci mancherebbe altro, tutti sanno cosa sia una leppa… ma ne vogliamo
parlare di Sau? L’avete per caso avvistato lasciar perdere un pallone?
Rifiutarsi di far lavoro duro per andare a prenderselo, proteggerlo quanto
necessario e poi affidarlo ai compagni a destra e a manca? Per poi prendersi la
responsabilità di tirare in porta, e andare a segno al momento giusto, tesoro bello della zia. Perché il famoso coltello tra i denti non serve mica per darlo nella
schiena degli avversari, ma per proteggere lui, il tenero cucciolotto tondo di
cuoio che viene affidato al fischio d’inizio ai piedi di 20 aitanti giovanotti,
e alle manone degli altri due. E questa cosa Pattolino la sa, ché non lo si
vede in giro a maltrattare il pallone o prenderlo inutilmente a pedate! E poi,
sempre in tema vorrei dire anche che fa proprio tanto piacere vederlo di nuovo
sorridere in campo come un ragazzo che gioca!
Io dico che la strada intrapresa non è
sbagliata, che siamo secondi in classifica, tonici e reattivi e che, se ancora non
l’abbiamo fatto, tra stasera e domani mattina ci compriamo uno stock da 11 pattadesi, le mettiamo tra i denti
e siamo pronti per domani pomeriggio! D’accordo tesorucci di zia Red?
E dai tesorucci rossoblù passiamo
ai tesorucci rossoneri, quelli belli, ovvio!
Tonara – Taloro Gavoi questa
domenica si giocava a Su Nuratze. Inizia tutto d’incanto con una doppietta di
Littarru che ci fa sognare, ma il Taloro recupera con Mele e Falchi (brutti!) e
il sogno di passare il turno di coppa Italia si ferma così, appena sfiorato. Io direi che come primi approcci a una
categoria del tutto nuova queste partite sono assolutamente positive e fanno presagire un
campionato interessante e appassionato. Quindi, so che sfondo una porta aperta, coltello tra i denti anche per voi, ragazzi belli di Tonara e buon campionato
d’Eccellenza!!!
Intanto nell’iperuranio del
calcio che conta l’eterna lotta tra le figuracce e i figuroni continua… quale
personalità vincerà di questa schizofrenica borderline serie A? A vedere la
classifica marcatori e randellatori io starei attenta al "Cagliari nel mondo"!
Alla prossima settimana!
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