Finalmente
è arrivato settembre!
Scusate,
non è sadismo, ma agosto non mi piace proprio. Fa troppo caldo e mi
prende la stanchezza, si accorciano le giornate e mi prende la
malinconia, quando per qualche motivo si lavora o non si può partire
lo si fa con uno strano pudore, quasi come un vizio proibito. Per
riposare dalla routine del lavoro si rischia di piombare in una nuova
routine, e la cosa a me mette l’ansia! Penso ci sia una
fondamentale differenza tra vacanze e ferie, e forse per questo a
settembre non mi viene nessuna tristezza da rientro.
Sia
chiaro, le ferie, intese come periodo di lontananza dal lavoro, hanno
senza dubbio un loro perché e sono altrettanto senza dubbio
fondamentali per la sopravvivenza psicofisica dei lavoratori, ma a me
piace la vacanza.
La
vacanza è una variabile, un’avventura, un desiderio realizzato, un
sogno espresso, un guizzo di libertà. Piccoli o grandi che siano. In
quest’ottica la sindrome da rientro mi prende più dopo un paio
d’ore di fuga/spettegolamento/relax con mia sorella o dopo un
pomeriggio alla Spa con un’amica, quando tornando a casa trovo musi
o lagne o brontolii.
In
tutto questo agosto di variabili mi sembra ce ne siano state poche,
per me e per il mondo che mi ospita: non sono così folle da trovare
intriganti gli sbalzi di un’economia alla frutta, e, dato che
l’unico fuori programma vero mi sembra siano state le trovate anti
crisi ogni giorno più deliranti (magari era solo colpa del caldo,
non volevo mica criticare nessuno, non sia mai!), penso che si sia
divertito a leggere i giornali solo qualche speculatore
particolarmente dotato di umorismo macabro, visto che le notizie
estive, loro si, quest’anno erano quasi tutte in ferie alle
Maldive, a parte qualcuna che ha fatto la tessera per un ombrellone
rassicurante al TG1, ma ci vuol coraggio per riderci su. Per il
resto, come prevedibile, Cellino non mi ha fatto nessun regalo che
per ora giudichi davvero interessante, le spiagge erano, come da
contratto, piene zeppe di persone accaldate, mi è venuta un po’ di
orticaria da turisti imbecilli, insomma, solo e soltanto normale,
noiosa amministrazione.
Così
ho deciso: il primo settembre le “ferie” sono finite ma iniziano
le vacanze.
No,
non iniziate a invidiarmi e a lanciarmi “lagrima” perché il
rientro è stato traumatico e poco divertente anche per me: vi grazio
e non vi racconto chi, cosa e come mi ha quasi addirittura
(anatema!!!!) fatto andare per traverso il cappuccino, ma la mia
politica è questa: ora che mi sono disintossicata e fisicamente
rifocillata, ora che agosto è passato e le spiagge si svuoteranno,
ora che i colori in campagna sono più belli… apro ufficialmente la
stagione delle vacanze! Piccole e grandi fughe, fine settimana
inaspettati, pause pranzo segrete, avventure reali e fantastiche da
oggi fino a luglio prossimo saranno possibili in ogni istante,
evviva! La regola è non programmarle, non raccontarle in anteprima,
beccare i momenti giusti, chi c’è c’è e chi non c’è non c’è,
pronti, partenza, via! E attenti alla falsa partenza, che non bisogna
farsi squalificare dai Redtravel! Per info e consigli sulle "vacanze
diffuse" potete rivolgervi a Red, presso larassegnastronza, e
attenti a quello che chiedete perché chi cerca Red la trova, e i
cocci sono i suoi! Bene, penso sia tutto. E fortuna che siamo
solo a settembre… ma so già che il prossimo primo di agosto mi
verrà un coccolone!
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