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Ritratto di Signora: Raffaella Carrà, by Red&Pink



In occasione dei 70 anni di una delle signore televisive più amate, ci sembrava doveroso concederle l'onore di un nostro ritrattino. Noi che siamo state bimbe degli anni '80, che abbiamo visto l'esplosione di quella televisione leggera, divertente, ma non stupida, non potevamo non appassionarci a Raffaella Carrà, una delle ultime colonne portanti di quella televisione fatta come ancora si doveva fare.
Raffaella Carrà dovrebbe avere un inizio nella sua carriera, che però è talmente lunga e ricca che non sappiamo veramente da dove partire. Ballerina, attrice, cantante, presentatrice: un'artista a tutto tondo. Un'artista che ci piace perché ha studiato tanto per diventarlo. Prima gli studi di danza, in Italia e in Russia, poi il diploma al Centro sperimentale di Cinematografia, Raffaella inizia come attrice il suo lungo percorso, recitato al fianco di Frank Sinatra che, a quanto dicono le cronache rosa dell'epoca, era innamorato di lei e voleva sposarla. La sua carriera di attrice si blocca presto, ma non per insuccesso, semmai perché il suo successo televisivo diventa incredibile e la assorbe completamente. Fu la prima a dare scandalo mostrando l'ombelico in tv il sabato sera, nel celebre Tuca Tuca. E perfino Madonna, nelle sue ultime tappe italiane del MDMA Tour, ha omaggiato la nostra Raffa esibendosi nei passi del Tuca Tuca. Tutto è possibile per Raffaella: lancia il gioco dei fagioli, per il quale almeno una volta tutti i nati fino al 1984 hanno provato a dare una soluzione; con Carràmba che sorpresa ci fa scoprire che almeno tutti abbiamo un parente in Argentina e ci fa piangere tutti i sabati sera (Red invero ha riso ogni minuto che l'ha visto, ma in effetti si, a lacrime). Per non parlare poi delle mitiche sigle televisive, quelle sigle che abbiamo cantato tutti, perché tutti le conosciamo. Le remixano perfino i più grandi DJ internazionali, fanno le serate in discoteca apposta per ballarle e, sotto sotto, ci piacciono davvero, perché ci ricordano di un tempo andato in cui forse ci sentivamo più felici. A casa Pink c'è ancora il ricordo di una baby Pink che, in pannolino e ciuccio, si dimenava sulle note di Ballo Ballo da dentro la culla (era l'autunno del 1982, Pink aveva appena un anno). A sentire oggi quella sigla il papà di Pink sorride e sottolinea sempre che era la sua canzone. Ben prima di Lorella Cuccarini, responsabile della scelta di Pink di studiare danza, già erano evidentissime le "deviazioni" artistiche che la nostra signora in rosa mostrava. Ultimamente ci pare un'artista un po' sottovalutata dalla tv italiana, sarà perché in fondo ci mancano quei grandi varietà del sabato sera dove Raffaella era una grandissima protagonista, sempre con una maestria e un garbo che manca molto oggi. La Carrà è stata una donna che si è saputa far valere e mai mettere i piedi in testa. Ha scelto con dignità anche strade difficili e complicate, ha saputo dire basta anche in storie d'amore che non le andavano più bene e con intelligenza ha saputo di contro tenere in vita il sodalizio artistico sia con Boncompagni che con Iapino. Insomma Raffaella Carrà è un patrimonio nazionale, con quel suo caschetto biondo sempre perfetto e sempre riconoscibile ovunque, più di quello di Caterina Caselli. A lei va il nostro augurio più forte per almeno altri 70 anni di successi straordinari.
Red vuole solo aggiungere che è inutile, Raffaella è stato il suo unico vero mito! Non ce n'è per nessuno, lei e solo lei, la pioniera dell'ombelico, lei che non si discute, si ama! Lei, in onore della quale poteva anche scendere un cucchiaio di minestra, lei che sempre la farà ballare! 
Buon Compleanno Raffa!!!

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