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L'appartamento tedesco. Tutti i colori di una cronaca tedesca

Acqua alta a HD
Heute fängt der Sommer an, zumindest für die Meteorologen (inizio di un articolo...).
Oggi? Ma in quale paese e con quale calendario? Ma poi...la Sommerzeit non è iniziata già il 21 aprile? Comunque per loro un po' di sole ed è subito estate...
Segno premonitore di quello che sta accandendo lo ebbi ieri mattina uscendo per andare in biblioteca.
Sono uscito come ogni giorno dalla porta di emergenza del palazzo e immediatamente sono stato accolto da un bell'acquazzone che soltanto Noè ne avrà visto uno simile. Meno male che era pronto alla mano il fido ombrello che non bisogna mai lasciare a casa.
Poche decine di metri tra gocce che schizzonano e pozzanghere per ripararsi alla fermata del Bus. Nelle giornate pioggia intensa diventa il ritrovo di tutti i viandanti, anche quelli che devono andare nella direzione opposta. A dire il vero mancano solo i leprotti e gli scoiattoli. Loro sono più furbi, però.
Un giovane ardimentoso è uscito senza ombrello, chissà di dove sarà mai originario, si accettano scommesse...è bagnato un bel po', l'umido penetra già fino alle ossa ma il capello biondo e  riccio è tutto in ordine.
I giapponesi sono sempre contenti come una pasqua, saranno meravigliati per questa speciale perturbazione. Se ne escono con impermeabile e ombrello, e chi li può fermare?
Meno gente in giro in bici, sebbene qualcuno azzardi con ombrello, mentre un altro lo chiude. In effetti impedisce la guida, e tiene soltato il cappuccio sulla testa. I terzicristalli non servono, basta fissare con concentrazione l'asfalto e si giunge a destinazione.
In otto minuti il riparo si è riempito di persone e l'ultimo malcapitato, un indiano, deve starsene fuori con l'ombrello spalancato. Il mio è quasi bell'asciutto.
Le macchine passano spedite lungo la strada. Nei giorni di pioggia come questi le piccole buche e gli avvallamenti si riempiono d'acqua,  così si creano lungo il marciapiede in tutti i modi fiumi, laghi e mari che al passaggio dei mezzi possono scatenere movimenti ondosi o veri e propri Tzunami.
Questi fenomeni naturali si verificano in special modo nella fermata opposta che, solitamente e stranamente, è deserta. Sul quel marciapiede si vede soltanto della gente passare.
Ne sa qualcosa una povera ragazza che mentre camminava su quel tratto di strada è stata investita da un'onda anomala alta circa 70 cm causata dal passaggio ad altra velocità di un camioncino.
Che tenera, poteva assomigliare al famoso gattino abbandonato e zuppo di pioggia della pubblicità Barilla degli '80 che furono. Lei l'ha presa a ridere. Che fair play! E che raffreddore!
E però nel frattempo di queste due settimane di pioggia il Neckar cresce, cresce e cresce, come titola la stampa locale.
Sono stati posizionati sacchetti di sabbia lungo il lungofiume nei pressi del Ponte Vecchio. Sono state prese precauzioni, come la chiusura del traffico e il dirottamento dei bus. Le imbarcazioni che fanno i giri turistici hanno preso il largo. I loro moli sono stati inondati per primi, il Neckarwiese è un'immensa piscina. I percorsi per ciclisti e podisti all'interno Campus sono stati vietati. Anche se il fiume se ne stata circa 3 metri più sotto.
Tutto questo non è servito a impedire che la parte bassa dell'Altstadt venisse allagata.
Chissà se arriveranno mai degli Angeli a salvare questa città...(anche se al momento non ce n'è il bisogno).
(foto da Die Rhein-Neckar-Zeitung im Web)
 
Paul_Blau_Vierzig

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