L'appartamento tedesco. Tutti i colori di una cronaca tedesca -Limited Edition-
Ritratto
Sublime specchio di veraci detti, / mostrami in corpo e in
anima qual sono…
I capelli castani da folti sono sempre più radi dalle tempie
alla nuca e per questo tagliati più spesso, come i pensieri ormai identici e
tronchi. Gli occhi cerulei avvolti da una pesante malinconia alleggerita
soltanto da visetti paffutelli e birichini, o da musetti curiosoni? Il sorriso
rotto e mesto, come di chi ha già capito tutto e lascia stare con una smorfia
di comprensione. Le guance pallide e smunte sono ricoperte a man a mano che i
giorni passano da una leggera lanugine rasata però settimanalmente.
La statura minuta non è mutata, il peso si è fatto cifra
tonda nei fianchi. Il capo è fisso a terra, le spalle curvate dalla tedia e
dallo sforzo di portare avanti un carico oscuro con un passo sbilenco di piedi gonfi
di strada da percorrere ancora.
Stanco di tanta voglia di fare, svilito da quanto non c’è,
pronto a ripartire per sempre, giusto, serio e vero, aspro e secco come una
giornata senza cielo e sole con chi se lo merita, irato con il destino che non
sarebbe potuto essere diverso, gentile e benevolo con i pezzi di pane e i tozzi
di raffermo ma sempre con i cuccioli indifesi. La mente agile e aperta verso
gli altri, ma in eterno conflitto con l’anima tenera e distesa sull’universo, imbrattata
e veemente.
Inconcluso sempre, insoddisfatto spesso, sereno accidentalmente,
triste già. Sognando di scorrere e arrivare nell’infinito, sapendo di andare
per rimanere nel vuoto, ritenendosi nella ragione consapevole degli sbagli e
mancando per autodifesa.
…uom, se’ tu grande, o vil? Muori, e il saprai.
Paul_Blau_Vierzig
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