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Stiletto Sport - Speciale Europei

Sigla!!!


I quarti di finale...

Forse c'è ancora qualcuno che non lo sa, ma l'Italia di Cesarone Prandelli è in semifinale!!! Non siamo molto sicure che su Eris o Make Make lo sappiano, quindi lo ripetiamo a scanso di equivoci: l'Italia è in semifinale agli Europei di calcio. Si tratta di una notizia che ha generato più reazioni isteriche negli italiani rispetto alla morte del 51° soldato in Afghanistan. Questa tanto bistrattata nazionale, in cui non credeva nessuno, è riuscita ad arrivare alla semifinale di un campionato straordinariamente piatto e mediocre! Impresa o miracolo? Noi abbiamo una nostra teoria... Il livello è stato molto basso, perfino la tanto lodata Spagna ha espresso un gioco per nulla eccellente, priva del suo principale terminale offensivo ovvero David Villa. Del Bosque, che non è Prandelli, non se l'è sentita di portare un giocatore quasi del tutto recuperato (per chi non lo sapesse, Villa si è fratturato una gamba durante il mondiale per club a dicembre) e probabilmente molto fuori forma. Per capirci: Villa dopo una frattura no, Cassano dopo un intervento al cuore si. Per dire... Quindi, dicevamo, il livello è medio-basso, i protagonisti più attesi sono diventati Godot, e noi, con italico spirito, siamo riusciti a cavarcela. Né impresa, né miracolo: “Potere della botta di culo, vieni a me!”. Questo è l'urlo di Sailor Italy, la nuova eroina (femminile di “eroe”, chiaramente) vestita alla marinara come la pizza, che sconfiggerà tutti in nome dello stivale!
Diciamo subito che noi la partita non l'abbiamo praticamente vista: Pink aveva il saggio di burlesque (oui, cheries...), Red era fra il pubblico a sbucciarsi le mani per gli applausi. Dopo lo spettacolo Red pensava più a trovare del cibo per i suoi denti che alla partita, mentre Pink cercava di capire nel camerino che fine avesse fatto il suo boa di piume fucsia usato per il can-can. I presupposti per la vittoria c'erano: al saggio ballava anche la nostra Black, lei e Pink si esibivano nel numero delle Sorelle Bandiera e nel can-can avendo una la gonna con balze nero-rosse-gialle (come da germanico stendardo), l'altra con balze verdi-bianche-rosse: già pronte per la semifinale. La partita, pur essendo nei loro pensieri, non era davanti ai loro occhi, ma giungevano commenti dai maschietti in platea, che fra un numero e l'altro indossavano gli auricolari per sentire almeno la radiocronaca. Sbuffi impazienti, facce livide, sbadigli: o la partita è una noia mortale o stiamo perdendo. La prima ipotesi viene confermata quando Black e Pink accendono la radio in macchina: il commentatore dice che Cassano deve uscire perché è totalmente “spuligato”, mentre nell'azione successiva si sente dire “Tacco di Montolivo per nessuno!”. Per nessuno??? Ma chi c'è in campo, Ulisse con Polifemo? “Chi ti ha accecato, o Polifemo?”
“Nessuno! Ha ricevuto un pallone di tacco da Montolivo ed è scappato nascosto sotto il ventre delle pecore!”
Neanche in un film di fantascienza...
Il commento tecnico del papà di Pink è stato: “Pitticca sa palla... Peccato per quel tiro di De Rossi e ringraziamo Buffon che ha tolto un gol praticamente fatto!”. In effetti era successo solo questo di interessante. L'uomo su cui tutta la nazione riponeva le sue speranze, Balotelli, era stato evanescente come sempre e ora ci si avviava verso una probabile azione risolutiva che non voleva proprio saperne di arrivare. E che infatti non sarebbe comunque arrivata, onde per cui si va ai rigori. Super Mario, il nostro eroe nazionale, il figo della situazione, il rappresentante epico di questa nazionale, si rifiuta di battere il rigore. Udite, udite, popolo italiano: Mario Balotelli si è rifiutato!!! Via, con Celestino V nell'Inferno di Dante assieme agli ignavi. “Poscia ch'io ebbi alcun riconosciuto, vidi e conobbi colui che per fece per viltate il gran rifiuto!”. Dante parlava di Balotelli, mica del Papa. Al prossimo gol ci dimenticheremo anche questo*. Serve a questo punto un'altra citazione, ma riferita al vero genio di questa squadra: Andrea Pirlo, l'uomo che tutto il mondo ci invidia mentre noi pensiamo a SuperMario. Dice il Perozzi in Amici Miei: “Cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione.”. Il genio ha salvato la situazione come sempre, eccolo il colpo da maestro che stavamo aspettando.
Pirlo ha fatto il cucchiaio a John Hart, gli inglesi hanno sbagliato due rigori, noi uno soltanto. Siamo in semifinale. Olé, siamo tutti felici e speranzosi di battere la Germania, la nazionale che finora ha espresso il calcio migliore del torneo. Red, che non anelava particolarmente all'Italia in semifinale, sentenzia "tre a due ai rigori è un risultato da vergogna", e felice non lo è per niente. Olé! In sala stampa si gongola: “Non ci davano speranze e invece... ahahaha!!! Siamo andati oltre le aspettative!”. Ma le aspettative di quale giorno fra gli ultimi 45? Prima o dopo la partita con la Russia? Perché prima eravamo un po' oltre l'idea di arrivare in semifinale, diciamo che qualcuno si vedeva già con la coppa in mano, poi una batosta ci ha costretto a rivedere un pochino i piani. Di seguito c'è stato il livello “E' stata un'impresa pareggiare con la Spagna, siamo bravissimi!”, poi “Questo pareggio con la Croazia è ingiusto e non ci voleva...”, poi abbiamo pregato di non subire l'onta del biscotto, ci siamo esaltati per la vittoria contro l'Irlanda e gasati per il passaggio in semifinale. Quindi, di quale preciso punto di aspettative stiamo parlando?
Nell'altra semifinale, Spagna e Portogallo la finiscono ai rigori e, come in Real Madrid-Barcellona, fuori Cristiano Ronaldo, dentro Iniesta e Xavi. Il gioco della Spagna è stato comunque piuttosto deludente e uno dei possibili motivi già ve l'abbiamo detto. Red, che come Violet tifava Portogallo come surrogato della Grecia a distruggere l'orgoglio teutonico in finale, è tristissima, beve birra per dimenticare e intima alla mamma, che odia Ronaldo, di tacere. A lei CR7, lontano dal Real e da Mou non dà fastidio, finisce anche per farle tenerezza con quella faccia da delinquente di periferia. Pink invece è sonorissimamente spagnolizzante (tanto più che sta pure frequentando un corso di spagnolo in questi giorni) per cui ha urlato come una pazza in pizzeria, spernacchiando verso il povero CR7.
Quanto a noi, Staremo a vedere la semifinale, ci vorrà una notte ancora più magica. Se Schillaci non basta, chiameremo Harry Potter!


E la semifinale...


C'è da dire che lo stato d'animo delle vostre bloggers all'inizio di questa partita era diverso: Pink, che aveva dichiarato di tifare Juve sapeva bene cosa fare e cosa sperare, mentre Red, che aveva dichiarato che "Sardigna no est Italia" non sapeva più che pesci pigliare: fuori Grecia e Spagna solo l'Italia poteva tenere davvero alta la bandiera dell'Europa Eurosfigata contro i tedeschi della Merkel! D'altronde la Spagna che sfigata lo è, ha vinto troppo negli ultimi anni, e Red che ama le cause perse, doveva mestamente riconoscere che più persa dell'Italia prandelliana non ce n'è di cause in giro! Ma porca miseria, però! 
Vabbè, intanto guardiamo la partita, poi ci pensiamo...
L'incipit non è stato proprio dei migliori, gli azzurri sembravano un po' Cappuccetto Rosso nel bosco col naso per aria a cercare fragole e i Tedeschi il lupo cattiva in agguato... Però, però, però... Cappuccetto rosso, lo si sa, è una gran carogna e quando meno te lo aspetti Cassano passa un pallone perfetto a Balotelli che la mette in rete facendo quasi andare per traverso la pastasciutta a Red e i ceci freddi a Pink. Bello, diremmo! Il programma Euro12 per il recupero di giovani in difficoltà da' i suoi frutti, Balotelli gioca come si deve e corre ad abbracciare la mamma: ci vorrebbe una pioggia di petali alla Maria de Filippi in campo! A casa Pink tutti si guardano ed esclamano un sonorissimo "Minchia!"... La Germania non la prende bene e si spegne sempre più, l'Italia cresce, si fa vedere, sembra una squadra! Red è un po' contenta ma poco convinta, sua nipotina si mette immezzo alla tv, lei respira, sorride, rimane gentile (amore di zia!). A casa Pink non ci sono nipotini oggi all'ora di cena, quindi ci si può lasciare andare ad ogni genere di smadonnamento o coro selvaggio, tanto che si intona "Vi vogliamo così!!!" e tra un coro e l'altro Pink e rispettivo babbo convengono che sarebbe d'uopo segnare un altro gol per poi amministrare con un pelo di tranquillità il risultato. Quand'ecco che Balotelli ha deciso che questa è la sua partita, oggi o mai più e di potenza mette in rete il 2-0. Si fa ammonire per il gusto di mostrare gli addominali, vabbè, è lui, non è che è diventato Domenico Savio! Ma va bene, anche Balotelli è una causa persa e Red non riesce a infierire con lui, quando prova a fare il suo dovere! Pink invece ci tiene a precisare che a lei Balotelli dal punto di vista umano sta incredibilmente sui cosiddetti ma ciò non toglie che abbia giocato bene. Finisce il primo tempo e inizia il secondo, Cassano non dura, entra Diamanti, Balotelli ha dato, dentro Di Natale, la Germania continua a non farsi temere, sia perchè Buffon è in giorno di grazia e prende palloni da tutte le parti, sia perchè l'Italia è evidente che le va per traverso come nessun altro al mondo. Probabilmente se la seminifinale fosse stata Italia-Polonia non ci sarebbe stato tutto questo casino, ma insomma questa partita è la classica delle classiche e la si vive sempre con l'orgoglio a mille e la voglia di fare più che benissimo. Un po' come con la Francia... Intanto ci mangiamo un milione di tre a zero (Pink dalla cucina urla più e più volte "Marchisioooooooooooooooo!!!") e a un certo punto una voce nel salotto di Red una voce prorompe: "ma se vince l'Italia poi la gente fa chiasso e io non dormo!". Basta, Red non ce la può fare, che vinca l'Italia e basta! La cugurra fa un po' di effetto perchè i tedeschi si svegliano e riescono a farsi regalare un rigore al 92' dalla manina di Balzaretti. Ma non basta: Italia-Germania 2-1: non ce la potete fare, lo spread impera! Sotto casa di Pink (nei pressi della quale ha sede il sardo giornale e la sarda televisione che propone la partita sui maxischermi) partono i caroselli che andranno avanti fin'oltre all'1, non si dorme ma si canta "Po popo popopopo!!!". Questa è l'Italia che Pink voleva, l'Italia che ti mette ansia e emozione, non paura e punte di vergogna (come con la Croazia o la Russia). Noi vogliamo emozionarci guardando in campo la nazionale, fremere per un risultato, insultare l'arbitro e urlare i nomi dei giocatori non perché fanno schifo ma perché ci stanno mettendo l'anima. Se riuscite a fare questo siamo pronte a cambiare idea! 


*E infatti.... 

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