Passa ai contenuti principali

L'appartamento tedesco - Tutti i colori di una cronaca tedesca

Public viewing

Questo intervento sulla Stronzea in pieni Europei 2012 non può che trattare della scorsa partita della nostra Nazionale di calcio. O meglio della mia partecipazione alla visione collettiva della gara.
Il clima in città, missà, è leggermente eccitato. Bandiere tedesche a destra e a manca, sulle macchine – dai finestrini, sui tettucci, sugli specchietti… - dalle vetrine, dai balconi…personalmente lo trovo un po’ eccessivo e invasivo. Lo spirito è alquanto nazionalista ed è accompagnato da un atteggiamento sarcastico, anche un po’ pesante (sempre mia valutazione) che rasenta i luoghi comuni più celebri. Per il momento riguarda soltanto gli avversari più diretti della Germania, ma non escluderei che tra breve tocchi pure ad altri passare per la grattugia d'acciaio teutonica.
Le public viewings sono un fenomeno molto in voga da queste parti, non può essere altrimenti vista la quantità elevata di stranieri, ma anche di Tedeschi fuori sede che sono interessati all’evento. Ci sono diversi luoghi dedicati a queste adunanze, vicino alla stazione dei treni, per esempio, ma quello è forse più adattato per le persone extra-università. Gli studenti e le persone che ruotano intorno all’Uni preferiscono, probabilmente se non hanno la tv in camera ed desiderano evitare lo streaming alquanto irritante di alcune emittenti tedesche (tutte trasmettano gli Europei suddividendosi le partite), Marstallhof o le altre mense e i locali dell’Ateneo.
Originariamente dovevo recarmi proprio nel prato di Marstallhof perché si trova sotto l’Istituto di Archeologia. La sera prima avevo visto ondate di Tedeschi festanti invaderlo per la partitissima giocata con il celebre contropiede italiano contro l’Olanda (e celebrata quasi come se fosse la finale di coppa dell’Universo) e mi era sembrato il posto giusto per questa esperienza di visione collettiva, ma il maltempo (che poi è sparito) e l’appuntamento di Tandem mi hanno condotto al Botanik Cafè.
È un simpatico locale ubicato vicino all’Orto botanico nel Campus universitario dove credevo che si mangiasse soltanto vegetariano ma, in realtà, fanno pure i currywurst. Che volentieri mi perdo, meglio la lattuga. Ambiente interno non molto grande e arredato con un tocco pseudo modernista e spazio esterno con tavolini, panche e tavoloni nel migliore spirito tedesco.
L’assembramento dei tifosi era all’interno davanti al televisore al plasma appeso alla parete adiacente al bancone, ottima scelta di collocazione per disturbare con il passaggio di clienti, sbadati e disinteressati, la visione della partita da parte degli appassionati accorsi, che si erano schierati intorno a tavoli uniti e su sedie spostaste dall’esterno. In ogni modo i più fortunati hanno potuto ammirare bellezze esotiche sfilare pomposamente a petto in fuori avanti indietro più volte anche se con il piatto vuoto…
Io mi sono piazzato in una posizione strategica per gustarmi tutto lo spettacolo calcistico e tifosiristico. Sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta sia in caso di pareggio. In ultima fila tra le due uscite con a destra uno sprovveduto cinese, davanti un padre africano con figlioletto educato al currywurst (e per questo alquanto impertinente) e a sinistra una banda di Ultras croati estremamente pericolosi capeggiati da due bambini con tanto di espressione cattiva marcata dalla bandiera croata sulle guance paffutelle e sbrodolatura di gelato al cioccolato (dolce e un po’ salato) intorno alla bocca.
La partita è stata vissuta dalla truppa italiana, per niente riconoscibile dalle voci romanesche, facce meridionali e poi, diciamolo, chiunque può indossare un tricolore come mantello o una maglietta azzurra senza scritte particolari in caratteri dorati come ITALIA, con spirito molto contenuto. Soltanto rare espressioni tipo “Mamma mia!” “Daiii, Mario! Buttala dentro!”, “Goaaaaaallllllllllllllllllllllllll” e “Oooooooohhhh! C***O! M***A! C******I!” “Ma dai che gliela (o glielo? secondo lo spirito gayfriendly by Cassano) rifanno” “Ma che c***o fa?! (ancora Cassano docet, però, in versione bisex) hanno colorato i 90 minuti di trionfo e dolore. Un secondo tempo vissuto, sul serio, con mestizia e terrore che, davanti a un testimone italo-tedesco arrivato giusto per il secondo tempo chiedendo “Quanto siamo?”, ho battezzato come “La tipica partita dell’Italia: inizia bene e finisce in pareggio (se va bene)”.
Alla fine è calato il silenzio e l’uscita dei tifosi italiani è stata simile a una fuga rapida e radente al muro, senza dare troppo nell’occhio, mentre i pochi croati hanno tirato un sospiro di sollievo, sebbene i capi fossero un po’ insoddisfatti. Hanno preteso seduta stante, infatti, un bel piatto di patatine fritte, che poi hanno puntato contro (altro che banane ) al bambino africano, insozzato nella sua maglietta candida dal currywurst, intonando il celebre canto “We are the World”.
Spero sentitamente, Mister Prandelli, che non ci siano altre sorprese. Basta con gli zoppi, i cardiopatici e i ragazzi dal passato difficile schierati in campo.  
Non è per niente divertente vivere in un paese straniero durante una competizione internazionale così importante nella quale la nazione che ti ospita fa dei figuroni (o almeno così credono…) e la tua patria di origine si fa strozzare da una sciarpa fuori stagione. E mi auguro di non dover pure ingurgitare biscotti irlandesi imbevuti in un liquore spagnolo…
L'unico dovere è vincere. E…
Paul_Blau_Vierzig

Commenti

Post popolari in questo blog

L'Almanacco di Violet

Sole A Cagliari (lat. 39°21’; lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il Sole sorge alle 6:51 e tramonta alle 19:53. Luna La Luna è calante. Luna Nuova il 4 settembre. Cielo del Mese, i Pianeti Giove è l’astro più luminoso della seconda parte della notte. Appare ad oriente e già prima del sorgere del Sole è già molto alto in cielo a Sud-Est . Il pianeta si trova nella costellazione dei Gemelli . Degni di nota i suoi quattro satelliti, Io , Europa , Ganimede e Callisto , che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore, creando spettacolari configurazioni. I Santi 2 settembre: san Zenone e figli 3 settembre: san Gregorio Magno 4 settembre: santa Rosalia 5 settembre: beata Madre Teresa di Calcutta 6 settembre: sant’Umberto 7 settembre: san Grato 8 settembre: Natività della Beata Maria Vergine La Notizia del Giorno… un Anno Dopo Avventure spaziali nelle grotte sarde (L’Unione Sarda, Ediz

Stiletto Sport - Ritratto di campione

Il campione del giorno è: Enrico Albertosi . Quando la nazionale italiana era rossoblù. Indubbiamente uno dei portieri migliori che l'Italia calcistica abbia mai avuto. Cresciuto nella Fiorentina, passa poi al Cagliari nel 1968. Due anni dopo vincerà lo scudetto stabilento il record del minr numero di reti subite in una stagione. Con la nazionale vince l'Europeo del 1968, dove però a causa di un infortunio deve cedere il posto a Zoff nella fase finale. Sarà tra i protagonisti del Mondiale del 1970, dove sarà lui a difendere la porta dell'Italia nella celeberrima semifinale Italia-Germania 4-3.

Stiletto Sport (il calcio visto dai tacchi a spillo)

  HULK Amici… Giulini ci ha letto, ne siamo sicure! No? Non è così?   Ribadiamo. Giulini la settimana scorsa ha letto il nostro Stiletto e ha preso spunto per uscire da questa complicata situazione. Prova ne è che, pur non avendo ancora aderito alla nostra affermazione più importante, “ il calcio è degli sfigati ”, ha capito che a guidare la reazione di orgoglio, la risposta di carattere, la svolta della stagione di questa nostra meravigliosa e scarcagnata banda di supersfigati chiamati ad essere eroi, non poteva che far arrivare lui. Uno che sfigato lo sembra davvero e proprio per questo nasconde, ma non troppo, dentro di sé un autentico, incontenibile, inarrestabile, imponderabile supereroe! Semplice, no? Semplici!!!   Notte funesta su Cagliari quella tra domenica 21 e lunedì 22 febbraio 2021. Le urla roboanti dello scirocco si erano impossessate della Città del Maestrale. Il mare mordeva furibondo la riva, un cielo apocalittico incombeva plumbeo sulla Sella del Diavol