Era il 26 novembre 1865 il giorno in cui venne pubblicata la Prima Edizione di Alice nel Paese delle Meraviglie. Oggi, come allora, spiriti bimbi si incantano attraverso i suoi occhi e sognano di vivere un'avventura reale in quel mondo fantastico... o era un'avventura fantastica in quel mondo reale? Mah! Comunque sia, la Rassegna Stronza non può non festeggiare la ricorrenza e lo fa riproponendo un'illustrazione di Salvador Dalì e il Prologo poetico, da molti dimenticato, del famosissimo romanzo. Buon Compleanno Alice! Buon Compleanno al Paese delle Meraviglie tutto!!!
Nel pomeriggio dorato
tranquilli scivoliamo;
poiché entrambi i remi, con scarsa
perizia
da piccole braccia sono maneggiati,
mentre piccole mani fan vana pretesa
di guidare i nostri vagabondaggi.
Ah, crudele terzetto! In una tale ora,
in un tempo così languido,
chiedere una favola a un sospiro troppo
lieve
da muovere la più minuscola foglia!
Eppure, che può una povera voce
contro tre lingue insieme?
Imperiosa, Prima fa balenare
il suo editto di “dare inizio”:
in tono più dolce Seconda si augura
“che ci siano dei non sensi”.
Mentre Terzia interrompe la storia
non più di una volta al minuto.
Ben presto, conquise a un silenzio
improvviso,
con la fantasia esse seguono
la bambina del sogno attraverso un
paese
di meraviglie strane e nuove,
a colloquio amichevole con uccelli e
animali...
e quasi lo credono vero.
E sempre, quando la storia prosciugava
i pozzi della fantasia,
e debolmente lui tentava, stanco,
di mettere da parte l'argomento
“Il resto la prossima volta...” “La
prossima volta è ora!”
gridano le voci festose.
Così crebbe la storia del Paese delle
Meraviglie:
così lentamente, a uno a uno,
i suoi strani episodi furono
intagliati...
e ora la storia è finita,
e si vira verso casa, allegro
equipaggio
sotto il tramonto del sole.
Alice! Accetta una storia infantile
e con gentile mano
deponila là dove si intrecciano i
sogni dell'Infanzia
col mistico nastro della Memoria,
come ghirlanda secca di pellegrino,
fatta di fiori
colti in una terra lontana.
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