Sole
A
Cagliari (Golfo degli Angeli, Mediterraneo, Terra, Sistema Solare,
Universo. Coordinate: lat. 39°21’;
lon. 9°13’; alt. 4m s.l.m.) il
Sole sorge alle
6:03 e tramonta alle
20:52.
Luna
La
Luna è crescente. Il 12
luglio alle 13:27 sarà Luna Piena.
Il 13 luglio, invece, alle 8:32, la Luna raggiunge il perigeo.
Nella
notte tra il 7 e l'8 luglio la Luna, già oltre il primo quarto,
entra nella costellazione della Bilancia
e lì raggiunge la congiunzione con
Saturno.
Cielo
del Mese, i Pianeti
Ancora
per questo mese le condizioni di osservabilità di Venere
rimangono invariate rispetto ai mesi precedenti. La situazione, però,
è destinata a cambiare. Per alcuni giorni cresce l'intervallo di
osservazione fino al 13 luglio quando Venere sorge due ore
prima del Sole. Da quel momento la differenza di orario tra il
sorgere del pianeta e quello del Sole diminuisce, lentamente ma
costantemente, per tutto il resto dell'anno. Venere, quindi, sarà
senmpre più basso sull'orizzonte orientale al mattino presto.
All'inizio di luglio il pianeta si trova nella costellazione del
Toro. Tra il 17 e il 19 luglio compie una breve escursione in
un piccolo angolo della costellazione di Orione, poi attraverserà
parte della costellazione dei Gemelli.
I
Santi
7
luglio: santa Edda di Wincester
8
luglio: san Adriano III, papa
9
luglio: santa Faustina
10
luglio: santa Amalberga
11
luglio: san Benedetto da Norcia
12
luglio: san Arduino di Fontenelle
13
luglio: san Enrico II
La
Notizia del Giorno… un Anno Dopo
Basket.
Il Banco fa la spesa all'Emporio Armani (L'Unione Sarda, Edizione del
13 febbraio 2012, p. 1).
Questa
è la notizia del giorno... un anno dopo dell'Almanacco più
letto. Per visualizzarlo, basta cliccare qui.
Feste,
Ricorrenze e Curiosità
Il
1° agosto 2011 nasceva l’Almanacco di Violet. Una rubrichetta
piccola piccola, senza pretese. Per esserci. Per essere a fianco a
Red - e di Pink - in questa avventura. Riportava il Sole e la Luna,
gli onomastici della settimana e il santo del giorno, i compleanni
storici, le curiosità e Così
parlò zio Gecob,
una saggia frase di un saggio, per illuminare il cammino della
settimana o per riflettere anche un solo istante.
Da
allora, l'Almanacco è cambiato, è cresciuto. Ma lo ha fatto come
tutte le creaturine che si rispettino, pian piano, a piccole tappe,
senza troppa fretta. Insomma, un passo alla volta! Quindi ecco la
sigla,
tratta dallo storico almanacco della Rai, e alcune rubriche ad esso
ispirate: Le
buone maniere di ieri e di oggi (ilprimo numero il 27 ottobre 2011) e La
matita rossa e blu
(il primo numero il 12 gennaio 2012). A novembre 2011 compare la
prima immagine di copertina; nel 2012 la seconda. Poi quella
definitiva, regalo di un amico di Red, artista bravissimo! Presto
nell'Almanacco compaiono anche le storie de Il
Lama racconta:
è una rubrica alla quale sono molto affezionata. All'inizio erano
brevi storielle con morale tratte da autori antichi e moderni. Storie
che a me piacevano, che mi ricordavano qualcosa, che mi facevano
riflettere. Storie che volevano essere come la storia
della buonanotte,
una chiusa tranquilla e meditativa. Poi decisi di scrivere io, in
prima persona, rivisitazioni della ricca tradizione della mia Terra.
Questa scelta coincise anche con l'apertura dello “spazio del Lama”
alla collaborazione degli amici. Così anche se saltuariamente Red ha
fatto dei doni all'Almanacco, piccole e gradite perle. Così anche
White, subito prima di esordire nel blog. E, ancora, Arth, amico
incontrato grazie ad una letterina
natalizia,
che ci ha regalato il suo sentire, che è il dono più prezioso!
E,
così, eccoci ad oggi... solo un'ultima piccola notizia: l'Almanacco
da voi più letto è datato 10 febbraio 2013 e lo potete trovare
cliccando qui!
Il
Lama Racconta
Si
dice che i boschi di Sardigna durante il giorno brillino di sole e
sorrisi. E, quando scende il buio, tintinnino di brevi risate. Tanto
tempo fa, nella notte dei tempi, al limitar della foresta, quando la
luna faceva capolino e i suoi raggi si nascondevano tra le foglie,
non era difficile incontrare le fate. Erano piccole, veloci,
bellissime e splendenti. Luna riservava per loro i raggi più
luminosi, ma le Janas emanavano una luce chiarissima, capace
di rischiarare le radure, i sentieri che conducevano al villaggio,
l’intrico del sottobosco, dove gli alberi si facevano più fitti.
Correvano le nostre fatine, ballavano, ridevano e giocavano. Tanti le
avevano incontrate, rincasando quando la notte oramai avanzava o se
uscivano di casa, per recarsi agli ovili, prima che Aurora iniziasse
a tingere il cielo dei suoi tenui colori. Non erano mai sole, spesso
due o tre, raramente in gruppi più grandi. A volte arrivavano fino
al villaggio, portate sulle ali del vento, che in quella terra antica
non smette mai di soffiare. Quando accadeva, giravano leste per la
via alla ricerca di una casa che sembrasse accogliente, di una luce
accesa ad attendere qualcuno, di un fuoco ancora vivo sotto la cenere
in fondo al camino, di un uscio o una finestra rimaste socchiuse.
Curiose entravano in quella casa. Chiamavano piano tre volte le donne
che trovavano assopite e le invitavano ad andare con loro. Giunte
alle piccole domus, offrivano in dono una stoffa preziosa,
fatta da mani di fata, o una moneta d’oro. Se, invece, addormentati
c’erano dei bambini, li svegliavano e li portavano a giocare nel
bosco. Fu così che una bimba, una notte, le seguì. E vide il bosco
come non l’aveva mai visto. Volò sulle ali del vento, rise tutto
il tempo. Scoprì nuovi sentieri, mille pertugi, cento nascondigli
segreti. Fu salutata dall’argenteo guizzare dei pesci del laghetto
e udì storie mai udite. Ma, soprattutto, poté fare una domanda alle
fate, ché loro avrebbero risposto tutta la verità a quel cuore
innocente. “Perché nessuno ha mai visto una Jana da sola?”,
chiese allora la piccola. “Perché siamo sorelle e ci amiamo”,
risposero all’unisono le due. E brillavano come mai nessuno avrebbe
potuto immaginare. Fu lunga quella notte. Sembrò molti giorni e
molte notti, perché la bimba vedeva che Luna si riempiva e poi
svuotava di nuovo. Alla fine si rigirò. Era a casa, nel suo letto.
Con negli occhi e nel cuore una splendida luce, e sulla bocca e nelle
orecchie una breve risata. Si dice che la notte, nei boschi di
Sardigna, lo scintillio tra le foglie lo creino i raggi della luna
che giocano a nascondino con le Janas. Io credo sia vero. Bambina
giocavo con loro (Siamo sorelle, liberamente tratto dalle
leggende sarde sulle Janas, Violet per la Rassegna Stronza – Il
Lama racconta dell'Almanacco
più letto).
Così
Parlò zio Gecob
Io
sono tra coloro i quali credono che il tutto stia nel poco. Il
bambino è piccolo, ma racchiude l’uomo; il
cervello è limitato, ma ospita il pensiero; l’occhio
non è che un puntino, ma abbraccia le miglia.
(Così
parlò zio Gecob
dell'Almanacco più letto).
La
Parolina della Settimana
Anniversario.
Il significato lo conosciamo
tutti! È una parola molto solenne che sta molto bene con le
ricorrenze... come il 150° numero dell'Almanacco che festeggiamo la
prossima settimana! Accettasi doni!!!
Se siete curiosi di scoprire molte curiosità su questo
lemma, cliccate qui.
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