SIGLA!!!
Sole: A Cagliari (Sardegna, Europa, pianeta Terra, Sistema Solare,
Via Lattea, Universo) il sole sorge
alle 7:24 e tramonta alle 18:47.
Luna: Per tutta la settimana avremo luna calante.
Onomastici: Un ottimo onomastico a tutte coloro e tutti coloro che portano
il nome di: Rosaria (Madonna del
Rosario), Giulia, Marco, Palladio, Quarto (7
ottobre); Benedetta, Felice, Reparata, Ugo (8
ottobre); Dionigi, Abramo, Diodoro, Diomede e Didimo, Gemino,
Innocenzo, Sabino (9 ottobre); Daniele,
Paolino, Teodechilde, Vittore (10
ottobre); Alessandro, Bruno, Filippo, Santino, Taraco e Probo (11 ottobre); Amelio e Amico, Donnina, Edwin, Pilar (Nostra Signora del Pilar), Serafino (12 ottobre); Fausto, Gennaro e Marziale, Romolo, Teofilo (13 ottobre); Callisto,
Celeste, Fortunato, Lupulo e Modesto,
Venanzio (14 ottobre).
Il Santo: Il 14 di ottobre la Chiesa commemora san Callisto, papa. Da diacono, dopo lungo
esilio in Sardegna, si prese cura del cimitero sulla via Appia (che oggi porta
il suo nome), dove raccolse le vestigia dei martiri a futura venerazione dei
posteri; eletto poi papa, promosse la retta dottrina e riconciliò con
benevolenza i Lapsi, coronando infine il suo operoso episcopato con un luminoso
martirio. In questo giorno si commemora la deposizione del suo corpo nel
cimitero di Calepdio, sulla via Aurelia (dal Martirologio Romano).
Il nome: Questa sarà una delle poche settimane in cui la vostra
Violet consiglierà, come nome, uno dei tantissimi titoli con cui la cristianità si rivolge alla Mamma di Gesù. Infatti,
il nome di questa settimana è Pilar,
che in spagnolo significa “pilastro”
e nasce dalla devozione per Nuestra Seniora del Pilar. La tradizione vuole che Maria si recasse, nell’anno 39, da
Gerusalemme a Saragozza, per confermare l’apostolo
Giacomo, deluso dagli scarsi risultati della sua predicazione. Vicino alle
sponde del fiume Ebro gli donò un pilastro su cui edificare un tempio in suo
onore. Ancora oggi nella Cattedrale della città è conservato un pilastro in
diaspro, recante un’effige della Vergine. Non vi posso fornire statistiche
sulla diffusione del nome Pilar, perché in Italia non è utilizzato. È stato
difficile trovare “portafortuna” e varie: ad ogni modo il numero fortunato legato a questo nome è l’11. Perché vi propongo un nome così? Pilar è, anche, la moglie di
Pablo, comandante della guerriglia spagnola in “Per chi suona la campana” di Hemingway: una donna forte e tutta
d’un pezzo, che sa essere una madre senza fronzoli per Maria, la giovane
innamorata del protagonista del romanzo. Andate a rileggere il romanzo o
vedete/rivedete il film e capirete il perché.
Compleanni storici: Tanti auguri a Matteo Morandi, nato a Vimercate l’8 ottobre 1981, Bronzo a Londra
nella Ginnastica, specialità “anelli”.
Questa settimana accadde: Il 13 ottobre 1792 fu posata la prima pietra della Casa Bianca di
Washington.
La notizia del giorno… un anno dopo: Quante tasse? Conta i
tovaglioli (Unione Sarda, Edizione del 12 ottobre 2011, p. 7).
Feste e ricorrenze: Il 12 di ottobre Red e la Rassegna tutta fanno
tanti auguri a Pink, per un
genetliaco felice.
Il Lama racconta: Un bambino indiano, giocando, cadde in un fuoco
da campo e restò ustionato. Il suo nome divenne così Faccia Bruciata e lui,
sentendosi schernito e vergognandosi del suo aspetto, passò l’infanzia chiuso
nella sua tenda. Una volta cresciuto, lasciò la tribù e si isolò sulle
montagne. Fu qui che costruì la prima Ruota, simbolo di un villaggio che non
aveva più. Un giorno, mentre piangeva la sua solitudine, Faccia Bruciata vide
da lontano un tornado avvicinarsi e tramutarsi in una grande Aquila.
Interrogato, rivelò all’aquila il perché della sua tristezza. Allora l’aquila
lo portò in volo fino al nido e gli fece conoscere i due aquilotti, suoi figli.
Essi gli chiesero in dono degli archi e delle frecce. Faccia Bruciata li
costruì per loro e venne ricompensato con uno specchio magico dove poteva
rimirarsi con il volto completamente intatto (La leggenda di Faccia Bruciata. Storie dei Nativi d’America).
Così parlò zio Gecob: Quando ti vesti, ricorda il tessitore; quando
ti cibi, ricorda il contadino. Quando bevi al ruscello, ricorda la sorgente.
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