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Visualizzazione dei post da 2018

AAA cercasi

Ora che lui è arrivato a Torino e finalmente si allena con la squadra Ora che il debutto in bianconero è vicino (grande gara a Villar Perosa) Ora che La Stampa non fa altro che raccontarci delle sue prime volte: la prima pizza in un locale del centro, le prime parole in italiano, i primi autografi Ora che gli juventini di tutto il mondo vogliono acquistare la Playstation solo perché c'è lui con la loro maglia Ora che il calendario della Serie A tim 2018/2019 è ufficiale Ora... Devo fare un annuncio AAA Cavalier Gobbo cercasi, per la sera del 4 aprile alla Sardegna Arena Il mio accompagnatore potrà tranquillamente seguire la partita della sua squadra. Io, intanto, rossoblu vestita e accessoriata, gonghiando forza Casteddu, dotata di binocoli da teatro, seguirò passo passo Lui, CR7... solo per lacrimar meglio, non temete!!! 😂 Sì ricom incia: non poteva mo non esserci anc he noi!

Pioveva?

Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo So che ora mi tormenta Il picchiettare della pioggia Sui vetri Il martellare del cuore Dentro il petto Come il ticchettio Delle lancette Che scandisce il tempo Del temporale Che si scatena E questa pioggia ci tiene Alla catena Corta Lenta Come la settimana Prima delle vacanze Che non passa Mai Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo Ma avevo il cielo Dentro il cuore E le farfalle che facevano capriole Nell'aria fresca di un mattino Che nel pensiero Sa di sole E di sale Di piedi che schizzano Acqua di mare E vita E vento Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo Ma c'erano gocce Intorno E spuntavano arcobaleni Rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto Interi Come il mistero Di un incontro E di uno sguardo Ti guardo E tu mi guardi? E come? Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo Ma ricordo che brillavo E so che tu brilli Ancora Quando è notte Come le

Il miracolo del Capitano... il capitano gentile che ritwittava lo Stiletto

Che giorno è oggi? Che ore sono? Maggio? Matti, siamo? Forse sì, forse perché siamo matte ci troviamo solo stamattina alle 07:09 a scrivere il primo stiletto dell'anno! Ma d'altronde, senza stiletto può finire il campionato? E se non scriviamo e casca il  mondo? Se senza lo stiletto l'ultima giornata di campionato sparisse in un buco nero? Non possiamo permetterlo, non abbiamo mica il cuore come un bidone dell'immondizia, noi! Stronze sì, ma non cornute come un arbitro. E poi non abbiamo mai mangiato un fruttino in tribuna, noi, non sapevamo neanche che si potessero mangiare fruttini allo stadio... eravamo rimaste ai panini del caddozzo... ma non perdiamo la concentrazione: non è facile di per sé riassumere una stagione intera in queste poche righe, figuriamoci se ci mettiamo sotto con l'esegesi del fruttino! Che campionato... fatto di arrivederci e nuovi arrivi, meteore scintillanti e silenziose conferme. Colpi di scena e colpi di culo. Arrivi e partenze. Inaspet

Un ricciolo tra le dita

Tenevo un ricciolo tra le dita mentre ti sognavo Poi ho tagliato i capelli e sei sceso nel cuore Giocavo un ricciolo tra le dita facevamo l'amore Poi ho tagliato i capelli e sei volato lontano Cullavo un ricciolo tra le dita eravamo vicini Poi ho tagliato i capelli e ho imparato a star sola I capelli ora sono sempre più corti non ci sono più ricci, non ci sono più nodi Li accarezza il Maestrale mi ha insegnato a volare A bagnarli di mare A pensare A sostare Vivo e accolgo chi viene con un sorriso Canto e intreccio una storia con la trama del sogno Danzo e amo la vita in ogni stagione Rido Di tutto e di niente Libertà nel mio cuore Tiziana

Alla finestra

Rumoreggia la città nell'orizzonte uditivo del mio orecchio Cinguettano allegri i bimbi alle altalene oltre la strada Cantano i passerotti E preparano Nidi Batte il mio cuore Lento Ritma il respiro Ascolto Muta Voci di primavera Alla finestra Tiziana

Quando si fa sera

Vieni a me quando si fa sera Ti aspetto tra la veglia e il sonno Canta per accendermi le stelle Chiedine una per noi alla notte Resta mentre vago tra i tuoi sogni Aspettami, non tarda il nuovo giorno Sognami, volo leggera sul tuo cuore Tessi una veste di morbide carezze Un mantello invisibile di abbracci Uno scudo per proteggermi dal mondo Portami alle porte del mattino Lascia che vada sola incontro al giorno Voglio percorrere le strade della vita Con passi lievi, eppur sicuri di chi non ha paura Pensami durante la giornata Con quel pensiero che non fa sentire sola Affacciati tra le rughe della vita Come un sorriso che piega gli occhi e scalda il cuore Così poi ci daremo appuntamento Per salutare insieme il sole che tramonta No, non sarà un giorno che finisce e muore Ma un tempo nuovo per vivere Insieme Tiziana

Diara

Ci fu un tempo lontano in cui le fate intrecciavano la storia degli uomini, e la magia vegliava sui regni. C’era in quel tempo, in un luogo lontano, un regno in cui le fate avevano regalato alla prima regina il potere di colorare le cose con la forza del suo amore e la magia della sua fantasia. Grazie allo sguardo amoroso della regina la corona del re brillava d’oro lucente, grazie ai suoi occhi di fata il grano imbiondiva ogni anno e l’uva diventava a settembre nera e succosa, con un sorriso civettuolo le vesti delle donne rivaleggiavano con i fiori dei campi per bellezza e grazia. E questo potere, trasmesso di madre in figlia, rendeva quel regno un’oasi di felicità ed armonia. La principessa Maisha, che vuole dire Vita, era bianca come il latte e aveva capelli biondi come stelle. I suoi occhi scuri come la notte brillavano come la rugiada del mattino. La sua bellezza superava ogni pensiero umano e le fate la lodavano oltre ogni confine. Quando arrivò all’età in cui doveva prender

Foeddos de Amore ... una prenda in limba sarda!

Questo è e rimane un blog piccolissimo: uno spazio di colori, di sperimentazione, di libertà.... uno spazio di parole e vento! Uno spazio che vive essenzialmente di amicizia, di simpatia da parte di chi ci segue, di doni. Così, qualche pomeriggio fa è arrivato un regalo, come spesso è capitato in questo nostro spazio, le parole hanno chiamato parole. Pubblichiamo la traduzione dei "pensieri" a cui dava voce e parola Violet nel post precedente (che trovate qui sotto): la versione in tonarese è opera di Franco Sulis un amico fedele de La Rassegna Stronza e un poeta in Limba.  Grazie grazie  e ancora grazie!  No agato prus, Amore, is foeddos chi m’aias arregallau: In cale calassu ddos apo aet arrimaos? Fortzis in su calassu de su coro, po ddos tzannigare cuni-i s'atzàpidu cadentzàu? O in su calassu de sa mente?   po chi is imparos tuos m’esserent fatu cumpagia in sa vida de ‘onnia die? Ddos crico ma non fut in cui. Apergio su calassu des’abbun

Le parole dell'Amore

Non trovo più, Amore, le parole che mi regalasti: in quale cassetto le avrò riposte? Forse nel cassetto del cuore, per cullarle con il suo ritmico battere? O nel cassetto della mente, perché i tuoi insegnamenti mi accompagnassero nella vita di ogni giorno? Le cerco, ma non sono lì! Apro il cassetto dell'abbondanza, ma tu Amore sei parco di parole. Svuoto il cassetto della nostalgia e mi perdo in un mare di dolce malinconia. Ma le tue parole? Cerco nel cassetto dei ricordi: mi  sorridono i tuoi occhi, fanno capriole i desideri, si rincorrono i baci, trovo mani che sfiorano mani... i tuoi volti, Amore, le espressioni, i silenzi, le fughe in avanti e le ritirate; le promesse mantenute e quelle che un alito di vento ha portato via con sé. Ma le parole? Le tue parole, Amore? Allora esco per la strada, e chiedo alle persone. Ti hanno incontrato? Hai parlato loro di te e di me? E che parole hai usato?   Sì, ti hanno incontrato, trovato. Ti hanno amato, vissuto, ce