Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Pioveva?

Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo So che ora mi tormenta Il picchiettare della pioggia Sui vetri Il martellare del cuore Dentro il petto Come il ticchettio Delle lancette Che scandisce il tempo Del temporale Che si scatena E questa pioggia ci tiene Alla catena Corta Lenta Come la settimana Prima delle vacanze Che non passa Mai Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo Ma avevo il cielo Dentro il cuore E le farfalle che facevano capriole Nell'aria fresca di un mattino Che nel pensiero Sa di sole E di sale Di piedi che schizzano Acqua di mare E vita E vento Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo Ma c'erano gocce Intorno E spuntavano arcobaleni Rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto Interi Come il mistero Di un incontro E di uno sguardo Ti guardo E tu mi guardi? E come? Pioveva quando ci incontrammo? Non lo ricordo Ma ricordo che brillavo E so che tu brilli Ancora Quando è notte Come le

Il miracolo del Capitano... il capitano gentile che ritwittava lo Stiletto

Che giorno è oggi? Che ore sono? Maggio? Matti, siamo? Forse sì, forse perché siamo matte ci troviamo solo stamattina alle 07:09 a scrivere il primo stiletto dell'anno! Ma d'altronde, senza stiletto può finire il campionato? E se non scriviamo e casca il  mondo? Se senza lo stiletto l'ultima giornata di campionato sparisse in un buco nero? Non possiamo permetterlo, non abbiamo mica il cuore come un bidone dell'immondizia, noi! Stronze sì, ma non cornute come un arbitro. E poi non abbiamo mai mangiato un fruttino in tribuna, noi, non sapevamo neanche che si potessero mangiare fruttini allo stadio... eravamo rimaste ai panini del caddozzo... ma non perdiamo la concentrazione: non è facile di per sé riassumere una stagione intera in queste poche righe, figuriamoci se ci mettiamo sotto con l'esegesi del fruttino! Che campionato... fatto di arrivederci e nuovi arrivi, meteore scintillanti e silenziose conferme. Colpi di scena e colpi di culo. Arrivi e partenze. Inaspet

Un ricciolo tra le dita

Tenevo un ricciolo tra le dita mentre ti sognavo Poi ho tagliato i capelli e sei sceso nel cuore Giocavo un ricciolo tra le dita facevamo l'amore Poi ho tagliato i capelli e sei volato lontano Cullavo un ricciolo tra le dita eravamo vicini Poi ho tagliato i capelli e ho imparato a star sola I capelli ora sono sempre più corti non ci sono più ricci, non ci sono più nodi Li accarezza il Maestrale mi ha insegnato a volare A bagnarli di mare A pensare A sostare Vivo e accolgo chi viene con un sorriso Canto e intreccio una storia con la trama del sogno Danzo e amo la vita in ogni stagione Rido Di tutto e di niente Libertà nel mio cuore Tiziana

Alla finestra

Rumoreggia la città nell'orizzonte uditivo del mio orecchio Cinguettano allegri i bimbi alle altalene oltre la strada Cantano i passerotti E preparano Nidi Batte il mio cuore Lento Ritma il respiro Ascolto Muta Voci di primavera Alla finestra Tiziana

Quando si fa sera

Vieni a me quando si fa sera Ti aspetto tra la veglia e il sonno Canta per accendermi le stelle Chiedine una per noi alla notte Resta mentre vago tra i tuoi sogni Aspettami, non tarda il nuovo giorno Sognami, volo leggera sul tuo cuore Tessi una veste di morbide carezze Un mantello invisibile di abbracci Uno scudo per proteggermi dal mondo Portami alle porte del mattino Lascia che vada sola incontro al giorno Voglio percorrere le strade della vita Con passi lievi, eppur sicuri di chi non ha paura Pensami durante la giornata Con quel pensiero che non fa sentire sola Affacciati tra le rughe della vita Come un sorriso che piega gli occhi e scalda il cuore Così poi ci daremo appuntamento Per salutare insieme il sole che tramonta No, non sarà un giorno che finisce e muore Ma un tempo nuovo per vivere Insieme Tiziana