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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Stiletto Sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo

Dolcetto o Stiletto? Sono in ritardo! Sono in ritardo! Scrivo questo stiletto sentendomi il Bianconiglio e mi scuso per il salto di settimana. Arriveremo con gli spiriti e le streghe a bussare alle vostre porte per prepararvi alla domenica imminente. Che poi, chi l’ha detto mai che noi stronze rassegnate non siamo spiriti o streghe? Facendo una breve somma mi toccano tre domeniche di B più due di Eccellenza, in tutto cinque domeniche in cinque minuti… più gli echi della nuova domenica che inizia… ce la farò? La prima delle tre è stata una disfatta come non ne vedevamo da tempo. Il Cagliari era a Novara, dove mai nella sua storia aveva vinto e ha perso. Giusto per ricordare la regola del silenzio a tutti quelli, troppi, che dicevano cose tipo “non abbiamo mai vinto? E oggi è la prima volta!”. Ma siete matti? Muti, ho detto! Non si fa così! Ho ascoltato la partita, ma poverina, era proprio noiosa, e non ricordo a due settimane dal fattaccio nulla che sia degno di essere racconta

Lo sfogo di una badessa dimenticata

Se lo avessi solo immaginato! Ho corteggiato a lungo, tutta la vita, Mnemosine, la dea della memoria. Con caparbietà. Forse per vanità. E sono stata beffata. Non ho mai accettato il ruolo di subalternità destinato alle donne del mio tempo. Un matrimonio combinato in età tenerissima. O il convento, prima o poi. Perché nubile, secondogenita, o vedova. Mi sono impegnata con tutte le mie forze per dare il via ad un corso nuovo, perché emergessero le personalità da quella massa indistinta in cui si confondevano le donne. Come in un gregge. Tutto previsto, tutto programmato, ogni centesimo rendicontato. La scelta del luogo, una valletta amena, dove risuona la musica della forza delle acque del Tirso. Non un corso qualunque. Il più imponente dell’isola intera. Ho curato ogni dettaglio, mi sono rivolta alle maestranze più qualificate. I materiali locali: la bella trachite rossa di Bidonì. Il progetto affidato ad un grande maestro, Anselmo di Como. Una chiesa grandiosa: questo

L'appartamento tedesco. Tutti i colori di una cronaca tedesca

L'appartamento tedesco. Tutti i colori di una cronaca tedesca -Limited Edition- Ritratto Sublime specchio di veraci detti, / mostrami in corpo e in anima qual sono… I capelli castani da folti sono sempre più radi dalle tempie alla nuca e per questo tagliati più spesso, come i pensieri ormai identici e tronchi. Gli occhi cerulei avvolti da una pesante malinconia alleggerita soltanto da visetti paffutelli e birichini, o da musetti curiosoni? Il sorriso rotto e mesto, come di chi ha già capito tutto e lascia stare con una smorfia di comprensione. Le guance pallide e smunte sono ricoperte a man a mano che i giorni passano da una leggera lanugine rasata però settimanalmente. La statura minuta non è mutata, il peso si è fatto cifra tonda nei fianchi. Il capo è fisso a terra, le spalle curvate dalla tedia e dallo sforzo di portare avanti un carico oscuro con un passo sbilenco di piedi gonfi di strada da percorrere ancora. Stanco di tanta voglia di fare, svilito da quanto non

Stiletto Sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo

La domenica delle rivelazioni Uff come passa il tempo! Non faccio in tempo a scrivere uno Stiletto che già devo iniziare a scrivere il successivo. E mi tocca correre, ché è già venerdì sera e domani è domenica! Perché è un caos, la settimana scorsa c’era il sabato ma questa già non c’è più, se lo deve essere mangiato qualcuno, e io non so più come fare. Ne parlavamo proprio ieri a pranzo, io Violet e nonna Nenna. La nostra portafortuna si lamentava più o meno così: “come corre il tempo quando si è vecchietti, figlie mie! Una volta era un’altra cosa, ma adesso corre proprio e nemmeno te ne accorgi!”. Violet, saggiamente, precisava: “va per tutti uguale, mamma, è solo l’impressione!”. Io, dal profondo del mio 75% maschio calciofilo, la correggevo: “è vero, il tempo va sempre alla stessa velocità, ma dal 70’ al 96’ no! È lentissimo!”. “Questo è vero, bisognerebbe capire perché…” e io “boh, non è che le corna dell’arbitro fanno da antenne per gli alieni?”. E qui Violet ha una rive

Stiletto Sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo

La domenica imperfetta (o del latinorum) Ci siamo lasciati la scorsa settimana con il piuccheperfetto indicativo “viceramus”: noi avevamo vinto. Tutti, su tutta la linea, Cagliari primo in classifica, solo soletto, Tonara alla prima vittoria in eccellenza. Che bella cosa! Vi avevo ammonito (monueram, sempre piuccheperfetto) che ciò che è più che perfetto è anche più che passato, trapassato, finito. Per arrivare a nuove perfezioni bisogna riniziare dal presente. E se anche così è stato, nonostante questo la perfezione non è tornata. Sabato pomeriggio era (erat, imperfetto indicativo)  tutto scombinato, niente divano, niente radiolina, niente unione di influssi benefici congiunti tra le dita incrociate di Violet e i miei “uccidete quell’uomo” urlati o “impiccati impiccati impiccati” gonghiati. Quindi mi prendo subito le mie responsabilità, lo dico senza giri di parole: non ho seguito la partita, lasciando così il campo aperto alle cugurre che nel dopopartita si sono divertite

Quando la Terra ricevette in dono i Baobab

Foto da web http://www.benmcraephotography.com/index.html A quel tempo, la Terra era giovane, ricca di suoni e di colori. Il Dio Supremo l'aveva creata bella e accogliente, tonda e sinuosa. Era il suo gioiello, piccolo scrigno di vita nel vasto Universo. Era la gioia dei suoi occhi e il sorriso del suo cuore e, ogni giorno, aveva in serbo per lei un dono: una volta era un fiore profumato, un'altra era un ruscello rinfrescante, un'altra ancora una farfalla dal battito d'ali lieve come una carezza. Il Dio Supremo aveva davvero un'infinita fantasia e amava la varietà e la diversità, così la Terra, pian piano, si trovava ad accogliere esseri piccoli accanto ai grandi, immensi e minuscoli, fragili, forti, teneri, veloci o lenti... Doveva essere un caldo giorno di primavera – uccelli dalle grandi ali cercavano un albero che accogliesse il loro nido, i grandi erbivori della savana bramavano riparo dal sole di mezzogiorno – quando il Dio Supremo regalò alla Terra

Stiletto Sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo

La domenica piuccheperfetta Ih, ta cosa bella!  Andare a letto domenica sera pensando che non poteva andare meglio di così… Da quante domeniche sportive non succedeva? Mah… Ormai che abbiamo la settimana corta e la domenica lunga quando dovesse andare male sarebbe una lunga agonia, ma quando va bene, che meraviglia! Sabato alle quindici puntuali con la radio su Radiolina e tutti gli stratagemmi scaramantici attuati alla perfezione ci prepariamo a faticare. Dobbiamo affrontare il Latina e a quanto pare si tratta di gente agguerrita, Pattolino del cuoricino nostro non è in campo per un problema fisico venuto fuori all’ultimo allenamento e siamo stanche prima di iniziare. Pronti, via, ojamomia! Ormai è così, temo che dovremo farcene presto una ragione: il Latina parte scatenato e prende un palo, per la precisione san Palo martire destro, ma non ha il tempo di girarsi che Di Gennaro è già dall’altra parte del campo che mette la palla dove non batte il sole, che come è noto è