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Stiletto Sport

Sigla!

E alla fine il miracolo è avvenuto: l’Italia è ai quarti di finale. Come ha fatto? Boh!
Partiamo dal principio. Red era in trasferta a Roma e una collega aveva prenotato per le otto e mezza un tavolo in pizzeria, così da poter assolvere al diritto-dovere di ogni bravo cittadino di seguire la nazionale di calcio nella buona e nella cattiva sorte (anche il voto è così, nella buona e nella cattiva sorte, anche quando non ci sentiamo orgogliosamente italiani, va fatto!).
Ma quando l’inno d’Italia stava suonando Red era ancora disfattamente rapita sul luogo di lavoro con un’altra collega ancora, che qui chiameremo Blu. Quando, finalmente libere si sono dirette di fretta alla fermata della MetroB (la fretta a dire il vero era dettata più dall’irrefrenabile voglia di pizza che dal calcio) si sono accorte di una cosa: Roma durante una partita degli europei è meravigliosa! Non hanno incontrato nessuno sulle scale mobili, nessuno ad aspettare alla fermata, nessuno come mai avevano visto prima, nemmeno prendendo l’ultima corsa della notte: c’era pace anche a Termini. Entrando sul vagone Blu ha fatto notare a Red come fossero le uniche italiane, Red ci ha pensato su per un momento e ha sentenziato “Io sono sarda, tu siciliana, niente da fare!”. Il discorso è diverso per le pizzerie, dove invece si stipavano tutti quelli che non erano in metropolitana!
Pink invece si trovava dispersa alle prove del saggio di danza, irrintracciabile e con scarsissima connessione ad internet. Appena messo piede in sala si è svolto il seguente dialogo col maestro, sotto lo sguardo accigliato della nota scienziata Black:
"Lo sai maestro che oggi c'è la partita dell'Italia e io sono qui e non la posso vedere?"
"Davvero?"
"Si, e ti ricordo che notoriamente che fare danza nei giorni in cui l'Italia gioca porta male, molto male..."
"Pink, stai cercando di farmi sentire in colpa???"
"A buon intenditor..."
Tutto questo per dire che Red è giunta davanti a uno schermo all’intervallo tra primo e secondo tempo, a gol di Cassano già fatto, e anche ammesso che i primi quarantacinque minuti avessero regalato emozioni e meraviglie, Red non le ha viste. Pink manco ha visto il gol di Balotelli, poiché è transitata davanti al maxischermo del suo quartiere (si, proprio dove hanno sede la nota televisione sarda e il quotidiano da noi tanto amato) sul Jeepone del papà di Black qualche secondo prima che SuperMarioBros segnasse. (A proposito, quand'è che mettono in campo Yoshi?). Quel che invece si è visto è che il Tonara avrebbe fatto impensierire l’Italia molto più di questa Irlanda, che, poverina, vagava smarrita collezionando un possesso palla ridicolo e svarionando a più riprese, ma gli azzurri nulla. Nessun boccone di pizza per traverso per l’emozione, nessun bicchiere di birra che rischiava di cadere dalle mani, se non per lo stupore di certi tiracci “a bendi cocciula” inguardabili. E poi è entrato Balotelli, poverino, perché in realtà a modo suo è poverino: che è scemo è lampante ma i capri espiatori non servono a nulla, soprattutto quando andiamo in giro con una squadra di caproni. E ha segnato! D'altronde se l’ha fatto Larrivey… E non appena ha segnato ci si sono dovuti mettere tutti i compagni insieme a tenergli la bocca chiusa, e vabbè, una squadra serve anche a questo, ma Prandelli Red lo capisce meno ogni giorno che passa! Che poi, checché Bonucci ne dica, il labiale di Balotelli è stato in parte comprensibilissimo. Si riferiva a probabili filiazioni illegittime da parte delle madri poco morigerate di alcuni dello staff italiano forse. Sta di fatto che Balotelli corrisponde al tipico prototipo di "bambino-burriccu", di quelli che vogliono i giocattoli a tutti i costi, che si sbattono per terra, fanno i capricci e che gli devi dare un sano sculaccione per farli smettere, poi piangono e sono più allegri, solari e gioiosi di prima. Insomma per farlo segnare lo devi mettere in panchina: antitetico, ma (forse) efficace. Nel frattempo la Spagna batteva la Croazia, ed è giusto così, visto che la Spagna è stata la più forte in quella partita, ma non vogliamo più sentire piagnistei italiani che gridino al complotto.
Ora in semifinale ci toccano gli Inglesi e Red pensa che se Bonucci tacesse anziché dichiarare che siamo i più forti (sicuro? Le ha viste le partite? Si rende conto? Ha bevuto?) sarebbe tutto più facile.  Primo perché tacere fa sempre bene (la regola aurea del "Ssssshhhhhh!" vale sempre e in ogni luogo, e ssa è eterna e mai muterà!), secondo perché è stato ampiamente dimostrato in campionato che gli errori di Bonucci, e se ne contano a centinaia, sono per lo più dovuti a sboronaggine ingiustificata, e più fa il figo più la mette nei piedi del miglior attaccante avversario, quando non si prende in carico personalmente il compito di battere Buffon. Bonucci, sai come si dice? "Fly down and schiv the sass!"
La tragedia grossa, intanto, è che oltre che l’Italia è stata miracolata la Francia e questo non ci piace affatto, quindi sabato siamo tutti spagnoli!
Intanto i quarti sono iniziati e il programma di recupero “giovanotti allo sbando Euro2012” continua a dare i suoi frutti: dopo Balotelli che si ricorda di Larrivey e segna, Cristiano Ronaldo si ricorda del suo talento e gioca di conseguenza, trascinando un bel Portogallo in semifinale, la terza nelle ultime quattro edizioni degli Europei. Poi c'è stata ieri Grecia-Germania, la sfida dell’anno, una potenziale buona occasione per la terra di Pericle per fare qualche gestaccio alla Merkel: i tedeschi ci sono andati pesanti e purtroppo la Grecia è fuori, con tutte le fantastiche speranze di vedere una sfida "Achei Vs Romani" che tanto piaceva alla mente contorta della "storica" Pink.
E stasera… La Spagna trova la Francia, l'insegnante di spagnolo di Pink ha detto che per la gli spagnoli la Francia è un avversario da sempre difficile. ne vedremo delle belle???

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