Sole
A Cagliari (lat. 39°21’; lon.
9°13’; alt. 4m s.l.m.) il Sole sorge
alle 6:51 e tramonta alle 19:53.
Luna
La Luna è calante. Luna Nuova il 4 settembre.
Cielo del Mese, i Pianeti
Giove è l’astro più luminoso della seconda parte della
notte. Appare ad oriente e già prima del sorgere del Sole è già molto alto in
cielo a Sud-Est. Il pianeta si trova
nella costellazione dei Gemelli. Degni
di nota i suoi quattro satelliti, Io,
Europa, Ganimede e Callisto, che
si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del
pianeta sulla linea dell’equatore, creando spettacolari configurazioni.
I Santi
2 settembre: san Zenone e figli
3 settembre: san Gregorio Magno
4 settembre: santa Rosalia
5 settembre: beata Madre Teresa
di Calcutta
6 settembre: sant’Umberto
7 settembre: san Grato
8 settembre: Natività della Beata
Maria Vergine
La Notizia del
Giorno… un Anno Dopo
Avventure spaziali nelle grotte sarde (L’Unione Sarda, Edizione del 7settembre 2012, p.1)
Feste, Ricorrenze, Curiosità
L'8 settembre è la Giornata mondiale della fisioterapia. Coincide con la data di fondazione, nel 1951 a Copenaghen, della WCPT (World Confederation for Physical Therapy), La Confederazione Mondiale di Fisioterapia.
La matita Rossa e
Blu
“I due Benossi vengono portato in
caserma e arrestati” (precisiamo che Benossi è il plurale di Benossa, cognome
degli arrestati). Si
dicono indeclinabili quei nomi che
mantengono invariata al plurale la desinenza
del singolare. Ci indica il loro numero
l’articolo che li accompagna o il senso della frase in cui si trovano. Sono indeclinabili
i nomi in –ie e ben 10 eccezioni di
cui solo la decima sono i cognomi!!! Per
chi volesse approfondire dal nostro blog La Matita Rossa e Blu
Il Lama Racconta
Si
narra che tanto tempo fa, nelle notti buie, strane creature attraversassero le
strade dei paesi del centro Sardegna. Alcune di loro erano animate da forze positive,
altre erano in preda a forze oscure, perché avevano percorso le vie del male.
S’Érchitu di giorno era un uomo come
tutti, ma la notte si trasformava in bue.
Portava grosse corna dalla punta d’acciaio alla sommità del capo e muggiva tre
volte davanti alla porta di colui che in breve tempo sarebbe stato visitato
dalla morte. Le donne ne riconoscevano il passo e il muggito, ma sapevano di
non dover uscire. La notte era buia e pericolosa e ormai s’Érchitu aveva già
portato a termine la sua missione. A volte ne parlavano, incontrandosi alla
fonte il mattino seguente. Raccontavano di quei muggiti alti e lugubri che
squarciavano il cielo e turbavano i loro sonni, lasciandole atterrite e con gli
occhi sbarrati fino alle prime luci del giorno. Raccontavano che a volte, se un
uomo era particolarmente malvagio, scontava già qui, su questa terra la sua
pena, condannato ad una vita doppia, da uomo e da bestia, condannato a sapere.
A conoscere in anticipo, egli solo, le vie percorse da colei che recide il filo
della vita di noi tutti, quando giunge l’ora. S’Érchitu era passato. Entro tre
mesi le campane sarebbero suonate a morto, le donne avrebbero messo il lutto, i
bambini avrebbero interrotto i giochi. A chi sarebbe toccato stavolta? Questo
il lugubre figuro non poteva svelarlo. Solo che presto sarebbe accaduto (S’Érchitu, liberamente tratto dalle
leggende della Sardegna, Violet per la Rassegna Stronza).
Così Parlò zio Gecob
C’è
una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia
atomica: la volontà.
Così aggiunse Violet
In un posto dove nessuno “labora” è impossibile “co-laborare”.
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