SIGLA!!!
Sole: A Cagliari
(Sardegna, Europa, pianeta Terra, Sistema Solare, Via Lattea, Universo) il sole
sorge alle 7:43 e tramonta alle 17:13.
Luna: La luna è calante.
L’11 di gennaio avremo la prima Luna
Nuova del 2013.
Onomastici: Tanti auguri a tutte coloro e tutti coloro che portano
il nome di: Epifania o Epifanio, Albo, Felice (di Nantes), Raimondo
(de Blanes), Pier Tommaso (6
gennaio); Raimondo, Anselmo, Ciro, Crispino, Giuliano (di Gozzano), Luciano (di Antiochia), Virginia (7 gennaio); Apollinare, Erardo (di Ratisbona), Lorenzo
(Giustiniani), Severino (8
gennaio); Adriano (di Canterbury), Marcellino (di Ancona), Giuliano, Onorato (9 gennaio); Agatone,
Aldo, Gregorio (di Nissa), Guglielmo
(di Bourges), Marciano (di
Costantinopoli), Valerio (10
gennaio); Alessandro (di Fermo), David (di Scozia), Igino, Liberata (11
gennaio); Antonio Maria (Pucci), Benedetto (Biscop), Tigrio ed Eutropio (12 gennaio); Ilario (di Poitiers), Ivetta,
Leonzio, Remigio (di Reims), Vivenzio
(13 gennaio).
Il Santo: Il 9 di gennaio la Chiesa ricorda Giuliano detto l’Ospedaliere,
martire di Antiochia, sotto Diocleziano. È patrono di Macerata. Protettore dei
viaggiatori e dei pellegrini, degli osti e degli albergatori è invocato anche
dai pescivendoli. È particolarmente venerato in Belgio, Spagna e Sicilia.
Il nome: Questa settimana vi propongo un altro nome di donna, un
altro nome molto raro, Ivetta. È un
antico nome provenzale di origine celtica e significa “prestante”. In Italia ci
sono solo 570 donne con questo nome, il 39,8% delle quali si trova in Toscana. Pochissime nel resto del Paese.
Pare che questo nome si attesti al millequattrocentoventiseiesimo
posto nella classifica dei nomi più comuni! Ivetta: interessante, virtuosa, encomiabile, tenera, ammirevole.
Compleanni storici: Eugenio
Antonio Benni, babbo dell’Uomo
Mascherato, nacque l’8 gennaio 1939.
Questa settimana accadde: Il 12 gennaio 1969 uscì il primo dei nove
album ufficiali dei Led Zeppelin,
intitolato semplicemente Led Zeppelin e registrato agli Olympic Studios di Londra.
La notizia del giorno… un anno dopo: Cagliari. Vie degli errori e
dell’oblio (L’Unione Sarda, Edizione del 9 gennaio 2012, p. 9).
Feste e ricorrenze: Il 7 di gennaio si celebra la Giornata Nazionale della Bandiera,
meglio conosciuta come Festa del Tricolore. Vi confesso che Violet non ne
comprende appieno il motivo, ma, come recentemente ha ricordato Benigni a tanti
italiani, addirittura il Titolo 12
della nostra Costituzione parla della
bandiera, recitando così: “La bandiera della Repubblica è il tricolore
italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”.
Sono colorate, le bandiere, sono belle… speriamo che un giorno (magari nemmeno
tanto lontano) servano solo a riconoscersi, a far festa e non più a dividere!
Curiosità: Stanotte carbone o dolcini hanno invaso le calze di
grandi e piccini… portati dalla Befana,
che come vi ho ricordato in uno degli Almanacco di dicembre, è il quarto
portatore di doni che ci hanno dato un sorriso, e anche tanto di più, dal 6
dicembre ad oggi!
Le buone maniere di ieri e di oggi: Oggi si parla del saluto in
ascensore! Capita nei palazzi, privati o pubblici, nei parcheggi multipiano,
negli ascensori panoramici, o, come a Cagliari, in quelli che sostituiscono un
mezzo pubblico per raggiungere più agevolmente Castello, uno dei nostri
quartieri storici. C’è chi entra in ascensore e si cala sugli occhi un paio di
occhiali, più scuri possibile; chi si guarda le punte dei piedi; o chi controlla
le unghie e, vedendole sporche, non trova di meglio da fare che pulirsele sul
momento e sul luogo; chi fischietta; chi sbuffa; chi legge il giornale (fanno
finta, non fidatevi)… Vi sembra troppo dire “Buongiorno” all’ingresso,
rispondere, in merito al piano al quale dovete scendere, con un verso che non
somigli ad un grugnito e aggiungere
un “Arrivederci” all’uscita? A Violet, no: anzi, le sembra il minimo per
dimostrare un’educazione appena sufficiente. Cercate di non attaccar bottone, per non disturbare, ma
siate cordiali e gentili. E ricordate che normalmente nessuno “vi mangia” solo
perché lo avete guardato negli occhi, nel salutare!
Il Lama racconta: Metti che un
giorno un ragno non sappia che regalo fare ad una vecchia statua. "E'
Natale" - pensa - "ed io sono qui, troppo lontano dalle bancarelle
con i fiori! Cosa potrò fare per ringraziare questa giovane dama bianca per la
sua silenziosa bellezza?" Pensa e ripensa,
cammina e cammina... "Ci sono!" esclama felice. E fu così che un
semplice velo da monaca si arricchì con il pizzo più fine e prezioso. Morale
della favola: i ragni difendono l'arte più degli esseri umani. Morale della favola bis: la luce del primo mattino e gli
occhi di una sorella fanno vedere cose che voi umani nemmeno riuscite ad
immaginare (Il dono del ragno. Valentina,
per La Rassegna Stronza).
Buona settimana... e ancora Sigla!
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